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La voglia.

Author:
Curator: Traduzione Traduzione di Rossana Sarchielli.
Publisher: Euroclub su licenza Frassinelli.
Date of publ.:
Details: cm.13,5x21, pp.212, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori.

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A cura di Luigi Reitani. Milano, SE Ediz. 1991, cm.11x19, pp.60, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Coll.Piccola Enciclopedia,77.

EAN: 9788877102058
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Traduzione di Francesca Gabelli. Milano, La Nave Di Teseo 2023, cm.15,5x21,5, pp.256, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll.Oceani, 221. Un'indagine della guardia di finanza austriaca, che ha coinvolto molti importanti scrittori e artisti, diviene l'occasione per Elfriede Jelinek di guardare indietro nel tempo e stilare un bilancio della sua vita e del suo lunghissimo percorso di autrice di romanzi, saggi e teatro. Sono due, perlopiù, le strade di questo intimo quanto feroce memoir che ora si intrecciano, ora si separano, ora tornano a collidere: quella della sua famiglia ebraica - di cui Jelinek racconta qui per la prima volta -, della fuga dall'Austria durante l'incubo nazista, delle deportazioni e degli assassinii. E quella direttamente legata al caso finanziario, che vede l'autrice riflettere sui flussi globali dei capitali e di come, durante i decenni, questi si siano mossi e rinverditi spesso anche grazie ai beni ebraici espropriati durante il regime nazista e che mai sono ritornati nelle mani dei loro legittimi proprietari. Mentre, ed è paradossale, dopo la fine del secondo conflitto mondiale si è spesso provveduto a risarcire, senza esitazioni, molti personaggi legati al nazismo. Tanto autobiografico quanto universale, tanto sarcastico quanto rabbioso, Dati personali è la resa dei conti in cui Jelinek affronta se stessa e il dramma della sua famiglia, ma anche una società che è sempre - ed è sempre stata - più interessata ai carnefici che alle vittime e che permette ai pochi miliardari del nostro pianeta di divenire ancora più ricchi. Critica sociale e aspetti privati si mescolano con un ritmo incalzante, trasformandosi in un'invettiva spietata che il premio Nobel austriaco rivolge a tutta la società moderna, andando alla ricerca di risposte a domande vecchie e nuove che da sempre accompagnano la sua esistenza ma che, in fin dei conti, riguardano anche tutti noi.

EAN: 9788834615584
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#205553 Religioni
Maria-Cristina Pitassi et Daniela Solfaroli Camillocci (éd.). Firenze, Olschki Ed. 2010, cm 17 x 24, xxviii-268 pp. con 2 figg. n.t. e 1 pieghevole a colori. Biblioteca della «Rivista di storia e letteratura religiosa» - Studi, 23. Francese Les contributions de ce volume s’interrogent sur les dynamiques confessionnelles de la conversion religieuse. Se dégage des recherches ici présentées une image de la frontière confessionnelle qui correspond à une réalité clairement établie, et vérifiable dans les pratiques de conversion, tout comme dans ses représentations sociales et culturelles. Ce volume propose ainsi une perspective inédite sur l’Europe de la première époque moderne, quand la question du choix religieux devient un élément spécifique de la construction identitaire des individus et des communautés. I contributi di questo volume analizzano le dinamiche confessionali della conversione religiosa. Le ricerche qui raccolte presentano un’immagine della frontiera confessionale come una realtà ben definita, di cui testimoniano sia le pratiche di conversione sia le sue rappresentazioni sociali e culturali. Il volume offre così una prospettiva inedita sull’Europa della prima età moderna, a un’epoca in cui la questione della scelta religiosa diventa un elemento specifico della costruzione identitaria di individui e comunità. / This volume’s contributions analyse the confessional dynamics of religious conversion. Emerging from the research here presented is an image of the denominational frontier as a well-defined reality, of which conversion practices as well as social and cultural representations are testimony. Thus the volume offers a new perspective on Europe during the first modern age, a time when the question of religious choice becomes a specific element within the construction of identity of individuals and communities. Les contributions de ce volume s’interrogent sur les dynamiques confessionnelles de la conversion religieuse. Se dégage des recherches ici présentées une image de la frontière confessionnelle qui correspond à une réalité clairement établie, et vérifiable dans les pratiques de conversion, tout comme dans ses représentations sociales et culturelles. Ce volume propose ainsi une perspective inédite sur l’Europe de la première époque moderne, quand la question du choix religieux devient un élément spécifique de la construction identitaire des individus et des communautés.

EAN: 9788822259677
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#205814 Religioni
Traduz.di Marina Girardet. Milano, Rizzoli Ed. 1978, cm.11x18, pp.267, tascabile, cop.ill.a col. Coll.BUR,260.
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Traduz.di Alessandra Costa. Milano, Il Saggiatore Ed. 2008, cm.13,5x20,5, pp.310, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.La Cultura,631. Una rilettura della Guerra Americana - come la chiamano i vietnamiti - che si propone di raccontarne la storia e di chiarirne il senso attraverso gli occhi e la voce di chi ne fu protagonista: contadini e guerriglieri vietnamiti, soldati e pacifisti americani. Chi volle la guerra? Come fu combattuta? Perché gli Stati Uniti ne uscirono sconfitti? Jonathan Neale risponde punto per punto, avvalendosi anche di testimonianze dirette, con attenzione a chi si oppose alla guerra sia sul fronte interno sia sul campo di battaglia. In questo libro uno degli episodi più traumatici della storia mondiale recente viene raccontato dal punto di vista "sbagliato", attraverso le testimonianze di chi la guerra non l'ha decisa, non l'ha voluta e ha dovuto subirla. Da questa prospettiva si scopre come il conflitto non tanto sia stato perso da Washington, quanto vinto dalla schiera sempre più vasta dei suoi oppositori. A cominciare dalla resistenza ostinata dei contadini vietnamiti, il cui coraggio silenzioso rappresentò il più grande aiuto alla guerriglia, fino al rifiuto dei soldati statunitensi al fronte, che dal 1970 smisero di combattere e di obbedire agli ordini dei superiori, creando un precedente sconcertante nella tradizione eroica dell'esercito americano. Si può stimare che approssimativamente un migliaio tra ufficiali e sottufficiali furono uccisi dai propri uomini. Un ruolo fondamentale fu svolto dai reduci, dipinti da Hollywood e dalla propaganda come soggetti disturba ti e pericolosi, unici responsabili delle atrocità commesse, ma la cui adesione alle proteste contro la guerra fece pendere l'ago della bilancia a favore del movimento pacifista.Jonathan Neale fornisce una nuova chiave di lettura della guerra del Vietnam, vedendo nel suo svolgimento e nella sua risoluzione un intreccio complesso tra relazioni internazionali e lotta di classe. La guerra del Vietnam rappresenta lo spartiacque, e l'onda lunga della "sindrome del Vietnam" continua ad avere ripercussioni sulla politica interna ed estera degli Stati Uniti, in particolare dopo l'11 settembre.In tempi di "missioni di pace" e grande distacco tra istituzioni e società, questa "storia popolare" ha il merito di ricordare a tutti l'importanza dell'espressione del dissenso mentre fissa con puntuale caparbietà i parametri democratici del vivere civile.

EAN: 9788842812036
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Pordenone, Studio Tesi Ed. 1983, cm.14x23, pp.222, brossura sopracop.fig.a colori. Cofanetto. Collez.Biblioteca,16.

EAN: 9788876920660
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