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#322048 Arte Restauro

Opd. Quarantanni di Attività 1975-2015: Conservazione, Ricerca, Formazione.

Author:
Publisher: Edifir.
Date of publ.:
Details: cm.21x28, pp.200, 172 illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura copertina figurata a colori. Collana Problemi di Conservazione e Restauro, 44.

Abstract: Il volume s'inserisce nelle iniziative assunte dall'Opificio delle Pietre Dure in occasione dei primi quarant'anni dalla sua nascita moderna (1975-2015), avvenuta contemporaneamente alla creazione del Ministero per i Beni Culturali, che portò alla definizione della nuova struttura conferita all'antico istituto fiorentino. La proposta di Umberto Baldini di riunire il grande laboratorio della Fortezza da Basso, erede del Gabinetto restauri della Soprintendenza fondato da Ugo Procacci, con l'Opificio e con gli altri laboratori di restauro sorti in città a seguito dell'alluvione del 1966, fu accolta e realizzata grazie a Giovanni Spadolini. Dopo quarant'anni di intensa attività viene ricostruito, ormai in una prospettiva storica, il contributo fornito daH'O.P.D. nei suoi tre ambiti di attività: l'operatività, la ricerca e la formazione. A tale scopo si è preferito impiegare una forma piana di narrazione cronologica, iniziando dal riferire qual era la situazione della conservazione a Firenze prima del 1975, per proseguire con le caratteristiche che Baldini volle conferire all'Istituto, molte delle quali sono rimaste invariate sino a noi, e poi accompagnare il trascorrere del tempo seguendo le attività compiute.

EAN: 9788879707565
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#95932 Firenze
text in english. Firenze, Edifir 2003, cm.21x28, pp.182, num.ill.bn. 53 tavv.a col. brossura copertina figurata a colori. Un'equipe di esperti italiani e stranieri coordinata da Marco Ciatti da conto degli studi compiuti in occasione del restauro eseguito sull'antica tavola di Santa Maria Maggiore a Firenze. La grande icona lignea, molto venerata in passato e poi declinata nel culto e nelle attenzione conservative, si svela oggi - dopo il recupero effettuato dall'Opificio delle Pietre Dure - come una delle piu importanti e suggestive testimonianze figurative della Firenze delle origini. I risultati a cui gli studiosi sono giunti - con accurate analisi storico-artistiche e scientifiche - aprono il campo a ulteriori studi attraverso i quali rispondere a quelle affascinanti domande sulla cronologia e la paternita di questa straordinaria opera riscoperta, che emergono ora con piu urgenza.

EAN: 9788879701624
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Firenze, Edifir 2016, cm.22x27, pp.134, num.figg.a col.nt. brossura copertina figurata a colori con bandelle. Coll.Problemi di Conservazione e Restauro.

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#281319 Arte Restauro
Firenze, Edifir 2021, cm.21x28, pp.256, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Coll.Problemi di Conservazione e Restauro. «Nella storia artistica di Firenze la produzione di magnifiche opere d'arte e la loro conservazione sono sempre state strettamente collegate. Per amore dell'arte i Medici crearono una propria manifattura nel 1588 e quasi contemporaneamente iniziò la raccolta di capolavori per quella strepitosa raccolta che oggi costituisce la ricchezza dei musei statali fiorentini ed in particolare per le Gallerie degli Uffizi. La necessità di mantenere e trasmettere al futuro questo patrimonio artistico portò anche a creare una figura di pittore-restauratore che si prendesse cura dei preziosi dipinti. L'Opificio delle Pietre Dure è oggi l'erede di questa doppia tradizione artistica: la produzione della manifattura, riconvertita verso il restauro già a fine Ottocento, e i restauratori "di Galleria" organizzati da Ugo Procacci negli anni Trenta del Novecento come un moderno laboratorio di restauro. Queste due anime dell'esposizione e della conservazione hanno quindi sempre collaborato nella storia e si sono sostenute e stimolate l'una con l'altra e nei tempi moderni, dopo la nascita dell'attuale Opificio nel 1975, questa collaborazione è sempre proseguita. Con la recente riforma che ha interessato le Gallerie degli Uffizi il contatto si è intensificato quasi ritornando all'originario stretto rapporto con una ottimale sinergia ed una ottimizzazione nell'impiego delle forze umane e delle risorse dei due Istituti. Le Gallerie degli Uffizi e l'Opificio delle Pietre Dure oggi credono che la conservazione e la trasmissione alle future generazioni dello straordinario patrimonio d'arte di cui siamo eredi non possa più essere attuato solo con sporadici, sia pur necessari, interventi di restauro. Tale scopo può essere conseguito solo con una azione costante nel tempo che accompagni la vita delle opere d'arte. La collaborazione esistente, infatti, opera quotidianamente sui tre livelli: la conservazione preventiva, con verifiche e controlli, la manutenzione e, quando necessario, con il restauro. Per rendere possibile tutto ciò si è quindi stabilito un accordo tra i due istituti che sta conseguendo ottimi risultati a tutti questi livelli. Quello che oggi qui presentiamo rappresenta un ottimo esempio di questa felice e storica collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e l'Opificio delle Pietre Dure, con un nuovo importante risultato: il restauro del Ritratto di papa Leone X con i due cugini cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi di Raffaello, completato subito prima del lockdown, ha arricchito la straordinaria mostra presso le Scuderie del Quirinale dedicata dalla Repubblica Italiana al grande pittore urbinate in occasione dei cinquecento anni dalla sua morte. Adesso, dopo la sua conclusione, il dipinto è tornato a Firenze e abbiamo insieme voluto sottolineare con questa iniziativa il risultato ottenuto dal restauro. Profondo è stato il rapporto dell'O.P.D. con le opere di Raffaello delle Gallerie degli Uffizi, per rimanere solo ai tempi più recenti, in occasione delle iniziative di conservazione promosse per i due centenari: quello della nascita, con la grande e bellissima mostra del 1984 "Raffaello a Firenze. Dipinti e disegni delle collezioni fiorentine", e quello della morte "Raffaello 1520 - 1483". Ancora più significativo è stato il contributo, ai fini della conservazione e dell'incremento delle nostre conoscenze sul pittore, che I'O.P.D. ha fornito attraverso le sue ricerche ed i suoi interventi di restauro, condotti su sedici dipinti, tutti appartenenti alle Gallerie fiorentine: un'ulteriore prova dell'importanza di una collaborazione tra i due Istituti dello stesso Ministero...» (Dall'Introduzione)

EAN: 9788892800298
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