La resurrezione di Mozart.

Traduz.di Donatella Sant'Elia. Milano, Adelphi Ed. 1991, cm.10,5x18, pp.79, brossura con bandelle. Coll.Piccola Bibblioteca,249.

Traduzione di Gabriele Mazzitelli. Parma, Guanda Ed. 1991, cm.12x20, pp.60, brossura copertina figurata a colori. Coll.Prosa contemporanea. A un centinaio di chilometri da Parigi, una sera di giugno del 1940, un viandante, un musicista, bussò alla porta di Marija Leonidovna Suskova. Marija accolse lo sconosciuto senza fare domande, non poteva immaginare che quel desiderio espresso per scherzo pochi giorni prima, rivedere il suo amato Mozart, si sarebbe avverato. Marija divise con l'ospite misterioso lunghe giornate, ma la guerra era ormai alle porte; quando per Marija e la sua famiglia giunse il momento di fuggire, lo sconosciuto, all'improvviso come era arrivato, se ne andò, solo e silenzioso, verso nuove, oscure destinazioni.

Traduzione di Gabriele Mazzitelli. Parma, Guanda Ed. 1990, cm.12x20, pp.96, brossura cop.fig.a col. Coll.Prosa contemporanea.

Traduzione di Maurizia Calusio. Milano, Adelphi Ed. 1996, cm.10,5x18, pp.184, brossura Coll.Piccola Biblioteca Adelphi. E' una storia fatta di piccoli tocchi crudeli, che lasciano il segno. Sullo sfondo, l'inconfondibile Parigi slavizzata, molle e malinconica, di cui la Berberova aveva il segreto. C'è un giovane russo emigrato, Sasa, pieno di sentimenti e slanci confusi e informi, da una parte, e dall'altra Lena, "la sovrana", che ha pochi anni più di lui, "indipendente, distaccata, affascinante, lontana". La distanza fra i due è quella, enorme, che creano la ricchezza e la spregiudicatezza. L'incontro amoroso è breve, ma basta a sconvolgere il precario equilibrio del ragazzo. Le felicità sfiorata aiuta a percepire la desolazione.

Tradotto dal francese. Gembloux, Stamperia J.Duculot 1929, cm.12,5x19, pp.87, alcune figg.bn.nt. brossura

Editor of Fine Arts Catalogue: H.Hobart Nichols. Boston, Noyes,Platt & Company 1900, cm.11,5x18, pp.XVII,110, 48 tavv.in bn.ft.in append., leg.ed.in t.tela bordeaux, titoli in nero e impress.in oro al piatto ant., titoli in oro al dorso, tagli colorati in rosso (copia in buono stato.)

Fotografie di Frank Connor. Traduz.di Pier Francesco Paolini. Milano, Longanesi & C. 1983, cm.13,5x21, pp.108,(4), 19 tavv.fotogr.nt. + una all'antip., legatura ed.cartonata, sopraccop.fig.a colori. [buon esemplare.]

Köln, Taschen 2015, cm.22,5x30, pp.280, illustrazioni. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Collana Fotografia. Testo Italiano, Spagnolo e Portoghese. Richard Kern negli anni Ottanta l'artista era stato una figura chiave del cinema della trasgressione in veste di regista di pellicole iconiche quali You Killed Me First, Fingered e Submit to Me Now; produttore dei video "Death Valley '69" dei Sonic Youth e Lunchbox di Marilyn Manson; oltre che oltre che editore all'avanguardia della rivista autoprodotta The Heroin Addict, in seguito The Valium Addict. Dopo aver dato un calcio alla propria dipendenza dall'eroina, Kern si è dedicato alla fotografia, iniziando a ritrarre le ragazze della sua cerchia sociale pseudo-punk di New York: nude, sfrontate, tatuate, piene di piercing e in pose casuali dentro a set minimali, che spesso erano semplicemente il fatiscente appartamento di Kern. Erano giovani ma per nulla innocenti, e completamente consenzienti quando si trattava di bondage, gunplay, e della famigerata candle insertion. Il testo era un'intervista a Kern realizzata da Kim Gordon. Tutto questo anticipava SuicideGirls di sei anni, ed era totalmente, superbamente, figo. Questa edizione aggiornata contiene fotografie scartate dalla prima edizione e mai pubblicate finora, oltre a scatti rifiutati perché troppo espliciti per il primo libro e fermi immagine estratti dai suoi 25 film.