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Morire è poco. L'esilio di Edda Ciano.

Author:
Publisher: Neri Pozza Editore.
Date of publ.:
Series: Coll.I Colibrì.
Details: cm.12x24, pp.232, brossura con bandelle e copertina figurata. Coll.I Colibrì.

Abstract: Fu per un ventennio una delle donne più potenti d'Europa, o per questo almeno passò, circonfusa da un'aura di leggenda che non l'abbandonò mai. Era la figlia del dittatore d'Italia: ne fu sempre consapevole anche se talvolta non a suo agio nel ruolo. Ma alla fine del 1943, Edda Ciano Mussolini era una donna disperata, in fuga, inseguita dai nazisti e aiutata da un passato amante che sarà tra i fondatori della moda Made in Italy. In quei giorni, il marito Galeazzo Ciano, uno dei delfini del regime fascista, stava per essere condannato a morte per aver votato, nella notte del Gran Consiglio, il 25 luglio 1943, contro il suocero Benito. Edda decise di fuggire, sotto falso nome, portando con sé i diari di Galeazzo. In Svizzera sarebbe rimasta per un anno e mezzo, dapprima isolata in un convento a Ingenbohl, poi - sempre sotto sorveglianza da parte delle autorità - in una casa di cura a Monthey, non senza imbarazzo del governo elvetico, che non sapeva bene come trattare questa ingombrante rifugiata. Lei, peraltro, non era tipo da rendere le cose facili; gli svizzeri non comprendevano i suoi sbalzi di umore, talvolta la inquadravano come una figura dissoluta; la sottoposero, infine, a numerosi esami clinici e psichiatrici. Il più importante fu quello del dottor Repond, il primario della clinica di Monthey, che compilò un approfondito rapporto dove descrisse, sotto una luce inedita, le dinamiche della famiglia Mussolini e inquadrò Edda come «una grande neuropatica». Dalla clinica, la Ciano riuscì a entrare in contatto con i servizi segreti americani, con Allen Dulles, colui che poi fonderà la Cia, e, dopo una lunga trattativa, gli cedette i Diari del marito, considerati dagli Alleati di valore strategico. Rientrata in Italia nell'agosto 1945, quattro mesi dopo la macabra esposizione del padre a piazzale Loreto, venne confinata a Lipari, l'isola dove erano stati reclusi tanti oppositori del regime. E dove, poco dopo il suo arrivo, la incontrò e intervistò Carlo Levi, l'autore di Cristo si è fermato a Eboli, antifascista militante che si trovò davanti la donna che non era più «la figlia del dittatore».

EAN: 9788854526846
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#341099 Storia Moderna
Prefazione di Luigi Mascilli Migliorini. Napoli, Tullio Pironti Editore 1999, cm.14x21, pp.171, brossura con copertina figurata a colori. "Chi ha presenti le pagine famose che Stendhal dedica alla battaglia di Waterloo nella Certosa di Parma, provi a confrontarle con quelle che nel "Napoleone" di Dumas fanno da epicentro narrativo di tutta la seconda parte. Dove Stendhal sceglie una narrazione in soggettiva, che fa apparire quel grande fatto d'armi un epidosio caotico che la coscienza del protagonista fatica a comprendere, pare quasi, invece, che Dumas stia accanto a Napoleone, guardi la battaglia con gli stessi occhi dell'Imperatore e ne viva in simbiosi il trascorrere delle ore e degli avvenimenti fino al drammatico scioglimento finale." (dalla Prefazione di Luigi Mascilli Migliorini)

EAN: 9788879370721
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Napoli, Marotta & Marotta 2012, cm.15,5x21, brossura con copertina figurata.

EAN: 9788888842998
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