Romes enemies 2. Gallic and british celts.

Colour plates by G.A. Embleton. 1993, cm.18x24,5, pp.40 illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori. Coll.Mea at Arms, series 129. These vigorous northern 'barbarians' were the destroyers of the Western Empire of Rome. It was they who delivered the coup de grâce to the dying colossus in the south, subsequently creating medieval Europe, the feudal system and chivalry. Their direct descendants were the knights and men-at-arms. In every sense, they were the creators of the modern world; it is ironic that many people know virtually nothing about them. This book explores the history, weapons and dress of the Germanics and Dacians who fought Rome two thousand years before our time.

Colour plates by Angus McBride. Botley, Osprey Publishing Ltd 1993, cm.18x24,5, pp.48, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms, series 175. Testo Inglese. The Parthians were a warrior people. Though possessing no regular army they were superb horsemen and archers, and in time of war the nobility provided heavily armoured knights mounted on weight-carrying chargers. At Carrhae, it is believed that 20,000 Roman troops out of a force of about 36,000 died at the hands of the Parthians. In the third of four volumes covering Rome's enemies, this fascinating text by Peter Wilcox examines the armies and campaigns of the Parthians and Sassanid Persians. This worthy addition to Osprey's Men-at-Arms series contains a wealth of illustrations, including eight full page colour plates by popular artist Angus McBride.

La vita di una città prima della morte. Traduzione di Marcello Militello. Milano, Mondadori 1975 cm.13x18,5, pp.194, brossura copertina figurata a colori. Coll.Oscar.

Solomon R. Guggenheim Museum, Museo Guggenheim Bilbao. 1998, cm.23x34,5, pp.510 illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori.

Venezia, GiovanPietro Spinelli 1637, In 12, cm.7,5x14, pagine 538, una carta contenente l’errata corrige (le ultimissime carta con un restauro nella parte laterale alta che non danneggia il testo). Legatura (dorso staccato) coeva in mezza pergamena con punte e piatti marmorizzati, un po’ sbiadita e consunta, dorso con titolo in inchiostro nero in bella calligrafia. Prima edizione della prima opera di narrativa dell’autore, a carattere novellistico, cui segue l’anno successivo un secondo volume. Libro oltremodo interessante per le tematiche e per l’esemplarità dei virtuosismi barocchi. Raro. Quanto alle sue "favole tratte dal vero", ai suoi racconti, ai suoi melodrammi, una certa argutezza o vivacità o anche schiettezza di vena popolare emerge in alcuni passi, pregevoli anche per scorrevole limpidità o facilità di composizione. Essa è unita a trovate originalmente fantasiose, frammischiate ad una girandola di elementi buffoneschi e licenziosi e ad un lusso sfarzoso di inventiva e di orpelli retorici, in conformità al gusto corrente dell'epoca. Zeppe di episodi amorosi galanti o scollacciati, di tumultuose vicende e strabilianti avventure di viaggio, di truci fatti di sangue, le novelle si informano tutte comunque (pur se non mancano puntuali tirate di retorica moraleggiante) ad un genere di letteratura fra il picaresco e il libertino, con forse maggior propensione per quest'ultima tendenza. Inoltre il Bisaccioni fu buon conoscitore della letteratura francese secentesca e in strette relazioni con gli ambienti culturali d'oltralpe, traducendo non senza eleganza vari romanzi della de Scudéry e di altri précieux come il Desmarets, il La Calprenède, il d'Audiguier. L’albergo funge da cornice dove vari avventori raccontano le più disparate novelle, ed il libro è preziosa documentazione per l’apparecchiatura delle tavole e per i cibi, e riuscendo pertanto anche di interesse gastronomico. Il Bisaccioni inoltre, come spesso i libertini dell’epoca, sembra si interessò di cabala e di negromanzia, e fu un avventuriero dedito anche a maneggi e spionaggio.

Accedentibus incertorum idylliis recensuit Henricus Ludolfus Ahrens, Editio Stereotypa Secuda. Lipsiae, In Aedibus B.G. Teubneri 1902, cm.11x17,5, pp.VIII,130, rilegatura povera in mezza tela.