Epitres.

Paris, Desclée 1902, cm.14,5x23, pp.XXXIX,528, num.ill.e piante bn.interc.nt. brossura copertina figurata.

A cura di Giovanna Franci, Rosella Mangaroni. Pordenone, Edizioni Studio Tesi 1996, cm.14x23, pp.82, alcune figg.in bn.nt., brossura, cop.muta, sovraccop.fig.a col. Coll.Il Flauto Magico,5.

Traduz.di M.G. e G.Galtieri. Torino, Einaudi 1956, cm.13x19,5, pp.312, legatura ed.in mz.tela,cop.fig.a col. Coll.I Coralli.

Translated into english by the Rt.Hon. William Ewart Gladstone,M.P. London, John Murray Pub. 1894, cm.14x24, pp.ix,154, legatura ed.in tutta tela,titoli in oro sul piatto ant.e sul dorso,parz.intonso,fioriture sulle sguardie.

Testo latino a fronte. Note di Maria Pellegrini. A cura di Luca Canali. Milano, Mondadori 2003, cm.10,5x17, pp.XVIII,83, brossura copertina figurata a colori. Collez.Oscar. Classici Greci e Latini,146. Poeta dalla forte tensione intellettuale, morale e filosofica, Persio compose ancora giovanissimo queste sei satire che costituiscono un modello di poesia "umile" e aderente alla realtà, in opposizione alla poesia ufficiale e altisonante. Nei suoi versi il giovane volterrano esalta i piaceri semplici e profondi: lo studio, l'amicizia, la libertà interiore, sferzando con violenza i vizi e costumi dei suoi contemporanei, dall'ipocrisia all'avarizia, dalle dissipatezze della gioventù gaudente al servilismo e all'adulazione verso il potere. Persio resituisce così il genere satirico alla forte tensione morale e civile delle sue origini, costituendo un unicum nella letteratura latina.