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#42227 Dantesca

Capitoli danteschi.

Author:
Curator: Prefaz.di S.Pasquazzi.
Publisher: Bonacci Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.L'Ippogrifo,8.
Details: cm.15,5x20,5, pp.XII-164, brossura Coll.L'Ippogrifo,8.

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Milano, Mondadori 2018, cm.25x28,5, pp.324, legatura editoriale, cop.fig. Coll.Saggi. Ieri, i «quattro colpi di sirena» della Seconda sinfonia di Dmitrij Sostakovic per la fabbrica di primi Novecento: acciaio, rumore, fumo, fatica pesante della produzione in serie. Oggi, il violino di Salvatore Accardo e gli archi dell'Orchestra da Camera Italiana che interpreta i ritmi della manifattura digitale degli anni Duemila, con computer e robot. Tutta un'altra «civiltà delle macchine» e delle persone che vi lavorano. Cambia, nel corso del tempo, la fabbrica, nei rapidi mutamenti hi-tech del predominio dell'«economia della conoscenza». Cambia, radicalmente, anche la musica per raccontarla. In questo libro c'è l'analisi di questi mutamenti e delle loro rappresentazioni contemporanee. La musica, appunto. Ma anche le immagini e la letteratura, le relazioni industriali, le dinamiche produttive, la cultura d'impresa. La fabbrica del Novecento ha rappresentato una forma della razionalità dominante nel secolo appena concluso, applicata alle logiche della produzione e del consumo di massa, con tutto il carico di conflitti e di mediazioni messe in atto per attenuarli. Ma quella razionalità ha avuto una sua cadenza storica, e da tempo cambia e trasforma gran parte delle regole e delle ricadute produttive in conseguenza delle profonde innovazioni scientifiche e tecnologiche. La fabbrica digitale ne è dunque metamorfosi, innovando radicalmente produzioni e prodotti, materiali, mestieri e professioni, linguaggi, radicamenti sui territori e adattamenti ai mercati globali, con masse di consumatori sempre più ampie ma anche con nicchie sempre più definite. Con un corpus iconografico di oltre 120 immagini sul Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, ieri e oggi, e sul concerto dell'Orchestra da Camera Italiana diretta da Salvatore Accardo, tenutosi all'interno dello stabilimento, con l'esecuzione del Canto della fabbrica, brano inedito appositamente composto ispirandosi ai suoni della fabbrica Pirelli.

EAN: 9788804702986
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#43664 Dantesca
A cura di Pier Giacomo Pisoni e Saverio Bellomo. Padova, Editrice Antenore 1998, cm.17,5x25, pp.XIV,548, brossura a fogli chiusi. Coll.Medioevo e Umanesimo,100.

EAN: 9788884550866
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Available
Traduz.di R.Prati. Milano, Alberto Corticelli Ed. s.d., ma circa 1930. cm.13x19,5, pp.355, brossura
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EUR 15.00
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#166119 Facsimili
Riproduzione facsimilare dell’originale. Contributi di Gianfranco Ravasi. Firenze, Vallecchi 2003, cm.37,2x52, pp.240, tavole applicate nt. e apribili in 3 dimensioni. Rilegatura artigianale in pelle, con impressioni in oro, che riproduce fedelmente l’originale. Carta speciale appositamente realizzata dalle Cartiere Miliani di Fabriano Tiratura limitata di 1000 esemplari. Esemplare come nuovo. Tre secoli fa il conte milanese Sebastiano Resta poneva mano ad una raccolta di disegni che per tipologia, qualità e quantità dei soggetti non aveva precedenti e non avrebbe avuto eguali. Erudito e plurilaureato, Resta visse a Roma dove entrò nella congregazione dell’Oratorio fondata da San Filippo Neri e abitò nella casa dei Filippini alla Chiesa Nuova, dove cominciò a raccogliere disegni originali, bozzetti, studi, miniature dei più grandi artisti a lui contemporanei o che lo avevano preceduto. Resta riunì questa straordinaria collezione in un volume che egli stesso denominò “Galleria portatile”, un vero museo itinerante nel quale è possibile seguire le tracce degli stili e degli artisti che avevano caratterizzato le età precedenti e che soprattutto segnavano il XVII secolo. Intese così coprire l’intero arco dell’arte italiana da Giotto fino ai suoi giorni, offrendo un’antologia di disegni dei “capi delle quattro scuole Fiorentina antica, Romana antica e moderna, Lombarda antica, Veneziana antica e moderna”. Su ogni pagina il collezionista annotò di suo pugno notizie, informazioni, considerazioni e aneddoti, come quando scrive “Quindi nacque il proverbio: tu sei più tondo che l’O di Giotto”. Il volume così concepito venne dato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano che tutt’ora lo custodisce e che ha consentito in esclusiva alla Vallecchi di riprodurre la selezione delle cento tavole più belle. Questi i principali autori delle tavole contenute nel volume: Leonardo da Vinci, Giotto, Masaccio, Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Perugino, Pollaiolo, Filippo Lippi, Ghirlandaio, Raffaellino del Garbo, Michelangelo Buonarroti, Botticelli, Bramante, Tiziano, Dürer, Dosso Dossi, Daniele da Volterra, Raffaello, Perin del Vaga, Baccio Bandinelli, Baldassarre Peruzzi, Rosso Fiorentino, Raffaello del Colle, Giulio Mazzoni, Giorgio Vasari, Francesco Brizio, Mantegna, Correggio, Parmigianino, Barocci, Tintoretto, Bernardino Luini, Aurelio Luini, Giulio Campi, Taddeo Zuccari, Federico Zuccai, Pomarancio, Cavalier d’Arpino, Hendrik Goltzius, Agostino Carracci, Annibale Carracci, Lodovico Carracci, Guido Reni, Domenichino, Guercino, Bernini.

EAN: 9788884270610
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Torino, Tipografia del Giornale "La Stampa" 1935, cm.19,5x28,2, pp.31,(1), 5 foto e 2 facsimile in nero nt., fasc. con un punto metallico, copertina fig.
Da collezione, buono
Note: Interni uniformemente ingialliti per il tipo di carta.
EUR 9.00
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