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Correttione d'alcune cose del "Dialogo delle lingue" di Benedetto Varchi.

Author:
Curator: A cura di Valentina Grohovaz.
Publisher: Editrice Antenore.
Date of publ.:
Series: Coll.Scrittori Italiani Commentati,3.
Details: cm.15x22,5, pp.XIV-268, brossura a fogli chiusi. Coll.Scrittori Italiani Commentati,3.

EAN: 9788884551689
EUR 29.00
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A cura di Matteo Motolese. Padova, Ed.Antenore 2004, cm.15,5x22, pp.CXVII,332, brossura a fogli chiusi. Coll.Scrittori Italiani Commentati,11.

EAN: 9788884555793
EUR 39.00
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EUR 31.00
Available
#304353 Dantesca
A cura di Vera Ribaudo. Roma, Salerno Editrice 2017, cm.17x25, pp.532, legatura editoriali in tutta tela, sopraccoperta. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi. Assai distante dalla tradizionale prassi esegetica e soprattutto dalle diverse declinazioni dell'approccio landiniano realizzate nei XVI secolo, la Spositione di Lodovico Castelvetro da Modena (1505-1571) assume una fisionomia particolare riconducibile allo statuto intellettuale del suo autore. Filologo, grammatico, ma soprattutto critico severo alieno da ogni dogmatismo, Castelvetro matura un interesse per Dante contestuale al vaglio delle due massime autorità del Cinquecento, Pietro Bembo e Aristotele. Risolta nella Ragione (1559) e nella Giunta (1563) la questione della lingua della Commedia senza mettere in discussione l'appartenenza di Dante al canone volgare, al Modenese non resta che valutare il poema alla luce del vasto repertorio di norme desunte dal commento alla Poetica di Aristotele concluso nel 1567 a Lione, la terra che lo accoglie esule dopo la condanna per eresia. Ultimata proprio a Lione, e qui andata perduta nell'infuriare delle lotte tra cattolici e ugonotti (1567), la Spositione viene riscritta a Vienna tra il 1569 e il 1570 da un Castelvetro che, debilitato nel fisico e ormai prossimo alla morte, ne arresta la stesura al ventinovesimo canto agl'Inferno. Ma non è neppure da escludere che alla base dell'interruzione vi fosse l'urgenza di replicare all'Hercolano di Benedetto Varchi, a chiudere la storica polemica con l'acerrimo rivale Annibal Caro. Il metro di giudizio castelvetrino è la conformità delle terzine all'aristotelica verosimiglianza, intesa sia come coerenza interna della favola sia come suo adeguamento alle coordinate culturali e linguistiche del lettore. Il profondo scollamento con la cultura medievale che ne deriva, evidente nella riduzione della visio dantesca a mera questione di poetica, è desumibile dallo stesso repertorio di fonti con cui Castelvetro conduce la sua esegesi: si tratta di una variegata scelta di testi greci, latini e volgari con cui egli valuta la conformità del dettato tanto a ciò che è noto per tradizione - ad esempio la rappresentazione dei mostri infernali - quanto alle soluzioni lessicali, giudicate valide solo se garantiscono al lettore la comprensibilità del messaggio. L'edizione, condotta sul ms. autografo Deposito Collegio di San Carlo, F 2 1, della Biblioteca Estense Universitaria di Modena, sostituisce la princeps pubblicata alla fine dell'Ottocento per le cure di Giovanni Franciosi (Modena, Soliani, 1886). Il testo è accompagnato al piede da un apparato diviso in due fasce, una ecdotica e una esegetica, quest'ultima con segnalazione delle fonti, il cui indiscusso interesse ha indotto alla stesura di uno specifico. Indice in chiusura di volume.

EAN: 9788869730092
EUR 62.00
-35%
EUR 39.90
Available

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Milano, Jaca Book Ed. 1987, cm.17x24, pp.XVI,443, num.ill.e carte in 24 tavv.ft. legatura ed.sopracop.fig.a col. Coll.Uomini e Tempo.

EAN: 9788816280205
EUR 22.72
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EUR 10.00
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A cura di Enzo Bartocci. Traduz.di Giuseppe Ciccarone. Roma, Donzelli Ed. 1996, cm.12x17,5, pp.LXXXIV,75, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Biblioteca,18. "La democrazia, come attualmente la conosciamo, è basata su un malinteso relativo alle realtà della natura umana e dell'organizzazione sociale. Fino a quando le nebbie non si saranno alzate dalla nostra filosofia sociale e politica non potremo essere certi che la democrazia si muova nella direzione della libertà umana e dell'autonomia personale".(Elton Mayo).In ""Democrazia e libertà"", scritto nel 1919 con ancora ben viva la memoria delle esperienze politiche e sociali che condussero alla Grande Guerra, Elton Mayo, autentico pioniere della sociologia industriale e grande teorico delle relazioni aziendali nell'America tra le due guerre, getta le basi per così dire filosofiche delle sue opere più famose. E se già appare matura la vocazione "organicistica" che finirà col prevalere nella sua interpretazione, qui Mayo è interessato a valutare i rischi che corre un paese il quale voglia rafforzare le istituzioni democratiche, ovvero a riflettere sugli elementi di mobilità e mobilitazione attorno a cui ansiosamente e contraddittoriamente ruotano le società libere: il ruolo e la natura delle organizzazioni politiche e sindacali in rapporto alla loro capacità di "rappresentanza", la volatile formazione del consenso e le dinamiche psicologiche dell'opinione pubblica, la ricaduta dei conflitti sociali sia nel campo della lotta politica che in quello dell'organizzazione industriale.Che molti dei temi trattati da Elton Mayo risultino sempre più rilevanti e vitali, nella loro problematicità, per lo sviluppo delle società occidentali, è la riprova ad un tempo del vigore scientifico del grande sociologo e dell'esigenza di fornire, in questa fine secolo, nuova linfa teorica e civile alla difesa del binomio democrazia e libertà.

EAN: 9788879892148
EUR 18.08
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EUR 9.00
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