L'Epillio Greco.

A cura di G.Liguori. Roma, Editori Riuniti 2001, cm.15x21, pp.316, brossura con bandelle. Coll.Nuova Biblioteca di Cultura.

Pisa, Giardini Ed. 1994, cm.17x24,5, pp.104, brossura Coll.Letteratura e Dintorni,2. Intonso.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 8 settembre 1963, cm13x19, pp.195, [copia in ottimo stato]. tascabile, cop.ill.a col. Coll.Urania,316.

Traduzione di Franca Doriguzzi. Roma, Edizioni e/o 2001, cm.14x21, pp.249, brossura copertina figurata a colori. Collana Dal Mondo. La storia parla di tre marinai, tre navigatori del Mediterraneo, tre "Ulisse" contemporanei: il libanese Abdul Aziz, il greco Diamantis e il turco Nedim. La loro nave, l'Aldebaran (Abdul è il capitano, Diamantis il suo secondo, Nedim è il marconista), è una vecchia carretta abbandonata nel porto di Marsiglia a causa del fallimento dell'armatore. I tre sono così costretti all'immobilità forzata, terribile per dei marinai, che però consente alle loro avventurose storie di emergere e di fondersi l'una con l'altra.