La letteratura civile e religiosa del Trecento.

Roma-Bari, Laterza Ed. 1980, cm.16,5x22, pp.144, brossura, copertina figurata. Coll.Letteratura Italiana,11.

Dall'indice: Cronologia, Vita e Opere, Bibliografia, La critica, Gerusalemme Liberata, Aminta, Dialoghi, Lettere poetiche, Rime. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato-Archivi di Stato 1998, cm.20x28, pp.XXIII,1218, legatura ed.in relutan, [copia allo stato di nuovo]. Coll.Cento Libri per Mille Anni.

Traduz.di Camillo Pellizzi. Milano, Bompiani 1952, cm.12,5x19,5, pp.496, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Opere Complete di Joseph Conrad,9.

Paris, Atlas 2004, cm.22x28,5, pp.172, ill.col. broché. Coll.Les Bonnes Saveurs. Tous les amoureux de la bonne chère se laisseront guider par leurs souvenirs gourmands tout au long de cet ouvrage, qui propose des recettes qui fleurent bon la campagne... En effet, de l'entrée au dessert, vous retrouverez les plats de nos grands-mères qui mijotaient et embaumaient la maison, comme le potage Crécy, les rougets à la nage, les coquelets à la normande, le haricot de mouton, le chou frisé à l'auvergnate, ou encore la tarte lorraine aux mirabelles. Chaque recette est accompagnée de variantes, des temps de préparation et de cuisson, du coût, de tours de main et aussi de vins conseillés. Ainsi, un Pomerol accompagnera parfaitement des cailles aux pommes de terre et aux girolles ! Toutes ces recettes faciles à réaliser suivent les traditions régionales et populaires, et rappellent le temps béni de l'enfance...

Unter Mitwirkung von Helfrid Dahlmann Koln, Friedrich Walter Lenz, Cola Minis, Alf Onnerfors, Hans Walther. Ratingen-Wuppertal-Kastellaun, A. Henn Verlag 1970, cm.16x23, pp.305,(1), brossura 6. Jahrgang.

A cura di Stafano Pavarini. Roma, Salerno Editrice 2021, cm.17x25, pp.492, legatura editoriali in tutta tela, sopraccoperta. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi. Pubblicato a Firenze nel 1572 con dedica a Francesco I de' Medici, il "Discorso sopra la prima cantica del divinissimo teologo Dante d'Alighieri del Bello, nobilissimo fiorentino, intitolata 'Commedia'" doveva costituire, nelle speranze del suo autore Vincenzio Buonanni (del quale sono purtroppo ignoti i dati biografici), il primo tomo - rimasto poi l'unico edito - di un progettato vasto commento al poema dantesco. Membro dell'Accademia Fiorentina, Buonanni si proponeva di restaurare il testo originale sulla base di antichi codici e al contempo di illuminarne i punti oscuri mediante un'esegesi attenta alle suggestioni della cultura umanistica. Nel clima della Controriforma, egli si proponeva inoltre di continuare la tradizione del commento filosofico-morale ai versi di Dante, rinunciando però alla sistematicità di altri interpreti per la scelta originale della misura - sempre varia - della chiosa, quasi avesse di fronte un classico greco o latino per cui approntare un adeguato corredo di glosse. Linguista ed erudito, il Buonanni propose per il dettato una singolare riforma ortografica al fine di rendere perspicua la pronuncia del testo trecentesco e attuò insieme una complessa strategia ermeneutica, basata su un poderoso sistema di fonti (anche di letteratura greca antica e bizantina), ulteriormente vivacizzato da dotte polemiche con l'ambiente fiorentino (dal Landino al Lasca) e veneziano (Bembo). Furono però proprio queste diatribe a causare l'interruzione dell'opera...