Analisi storico topografico antiquaria della Carta de' dintorni di Roma.

Compilato dal fu A.Nibby secondo il metodo del Vasi. Nuova edizione rettificata ed accresciuta dall'editore proprietario Agostino Valentini sopra le diverse opere dello stesso Nibby e di altri celebri archeologi, con giunte che servono di guida esatta al forestiere per recarsi con ogni facilità da un edificio all'altro. Roma, Coi Tipi di Clemente Puccinelli 1853, 2 voll.in uno, cm.12x18,5, pp.L,334,(2); 335-758,(2), 29 tavv.e piante incise a p.pag. e una cartina ripiegata, rilegatura coeva in cartone priva del dorso. Firma di appartenenza coeva alla prima bianca. Ottimi interni, con lievi e rare fioriture.

Firenze, Cult Editore- Barbès 2009, cm.14x21, pp.200, brossura Coll.Saggistica. Quello femminile è un bullismo sottile, tagliente, intellettualizzato. I recenti fatti di cronaca indicano un crescendo preoccupante di episodi di violenza fisica tra ragazze, ma il bullismo femminile riesce ad essere spietato anche senza l’abuso fisico. Il motivo per cui il bullismo psicologico viene poco considerato è che è molto meno vistoso rispetto a quello maschile, ma proprio per questo molto più subdolo. Le ragazze, a differenza dei bulli maschi, prediligono, nella maggioranza dei casi, un’aggressività indiretta, non fisica, più sottile e spesso più dolorosa. Emarginano le compagne più deboli, le calunniano, le ricattano, le isolano, le dileggiano, le escludono, le fanno sentire invisibili. Una tortura psicologica, una forma di persecuzione che, se protratta, può avere conseguenze anche molto gravi: stress, esaurimento nervoso, disturbi alimentari e della concentrazione. E anche forme di autolesionismo.

Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato-Archivi di Stato 1992, cm.17x24, pp.167, brossura Coll.Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato,67.

Edizioni Darte Bonadies 1962, cm.35x60, portfolio contenente 2 fogli ripiegati in 2 di testo, il testo presenta la firma autografa dell'Autore Armando Ginesi. La tiratura complessiva è 200 esemplari il nostro facente parte della serie di 100 con una litografia firmata e numerata dall'Artista Guevara e le altre non firmate.

Roma, Lipa Ediz. 1994, cm.17x24, pp.208, brossura cop.fig.col. Coll.Pubblicazioni del Centro Aletti,6. Della bellezza il mondo è pieno, ma ogni bellezza, in quanto particolare, è limitata e lascia insoddisfatti. Alla fine del secolo scorso Solov'ëv fa esperienza della separazione, dello scisma che divide i rami della conoscenza: le scienze naturali, la metafisica e la mistica. Comprende così che bisogna risvegliare l'intuizione del "vedere l'uno nell'altro", uno in tutto e tutto nell'uno. Questa intuizione, che non distrugge né l'uno né la molteplicità, è la visione della bellezza che "salverà il mondo". La bellezza è per Solov'ëv incarnazione, illuminazione, venuta del Regno. La sua concezione non è per niente "estetica", nel senso di una riflessione solo psicologica imprigionata in una immanenza senza mistero, ma potenzialmente sacramentale.