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Romanzi d'ambo i sessi.

Author:
Curator: Prima edizione. Con introduzione di Pietro Pancrazi.
Publisher: A.Mondadori Editore.
Date of publ.:
Details: cm.13x20, pp.XXIV,1072,(2), legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a colori. Collez.Omnibus.

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Verona, A.Mondadori Editore 1932, cm.13x19,5, pp.260, brossura Coll.I Libri Azzurri,5. Prima edizione.
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Bologna, FirenzeLibri Editore 1997, cm.14x21,5, pp.116, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Studi e Testimonianze,7. Il lettore ha capito da un pezzo che se Panzini, a varie riprese, e sotto diverse luci e forme d'arte, si mise a ritrarre Monaldo, è che, non solo il soggetto gli piaceva, ma anche sentiva di somigliargli un po'. Ma credo che di Monaldo so-prattutto a lui piacesse una certa franca verità nel dire e nel fare, che i nobili, specie di provincia, spesso hanno, o avevano, in comune col vero popolo; e questo era anche di Panzini.

EAN: 9788876224676
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Bologna, FirenzeLibri Editore 1999, cm.15x21, pp.220, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Scrittori Italiani Moderni,11. Il libro, pubblicato per la prima volta nel 1907 dalla casa editrice Treves di Milano, è stato, come è noto, il libro che diede notorietà al suo autore. Difatti ottenne successo non solo tra il pubblico ma anche tra i critici. Renato Serra nel suo saggio, o, forse meglio, ritratto di Panzini, di fondamentale importanza anche oggi per capire lo scrittore romagnolo, dà al libro netto rilievo su tutta l'altra opera pubblicata, fino ad allora. In una recente, anzi recentissima breve storia della letteratura italiana del '900, pubblicata dalla casa editrice Bompiani di Milano a cura di Piero Cudini, il Panzini riesce ad inserirsi tra i non molti "eletti", proprio in grazia appunto della "Lanterna". È considerazione che il libro merita. Come è noto, il libro è costituito da un diario o giornale di viaggio da Milano a Bellaria in Romagna con una notevole deviazione all'itinerario stabilito, dedicata a una visita di alcuni giorni all'Appennino modenese/pistoiese. Ma dire il contenuto del libro è dire ben poco. Difatti la validità del libro è costituita dalla freschezza, in certi casi anche dalla intensità, con cui gli incontri e i sentimenti dell'autore del diario, sono artisticamente resi. Sentimenti liberamente descritti, mai con la preoccupazione di "che cosa ne penserà il lettore". Quindi spontanei e umanissimi. Incontri con uomini e (soprattutto) donne. Tra queste stupendamente rese le figure della danzatrice giovinetta, della "piccola attrice famosa" e in special modo di Imperia, la marchesina ciclista. Incontri con i paesaggi descritti in modo mai "acquerelloso" ossia descritti come usualmente dipingono i pittori domenicali i loro quadri o quadretti, ma resi attraverso una sensibilità attentissima ai colori, agli animali, alle piante e a tutto ciò che costituisce appunto un paesaggio. Un libro in sostanza riuscito bene, che non ha nulla da invidiare al "Viaggio sentimentale attraverso la Francia e l'Italia" di Lorenzo Sterne o alle "Impressioni di viaggio" di Heinrich Heine, opere spesso citate a proposito del libro panziniano e, a volte, per dimostrarne la maggior validità, sotto l'aspetto poetico. Infondatamente.

EAN: 9788876223808
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In appendice viene ristampato al completo il volumetto da cui poi il Panzini trasse il Diario sentimentale ossia Il romanzo della guerra nel 1914, perché nel "Romanzo" vi sono pagine importanti che il Panzini non riportò nel "Diario". Prefazione di Giorgio Barberi Squarotti. Bologna, FirenzeLibri Editore 1995, cm.15,5x21,5, pp.XIV,358, brossura copertina figurata. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Scrittori Italiani Moderni,11. Dei molti libri che scrisse, probabilmente questo è uno dei più belli di Alfredo Panzini. Il libro non descrive, come quasi tutti i libri che nacquero da questa guer-ra, la vita del fronte, con le sue vittorie o le sue sconfitte, ma piuttosto la guerra come vista e sentita nel paese, sia quando si stava preparando sia dopo che l'Italia fu entrata in guerra. Il libro pertanto è una testimonianza preziosa su quegli anni. Ma il libro si raccomanda anche come libro di poesia che nasce dagli stati d'animo dello scrittore stesso ma anche dalle molte figure, ignote o celebri, che il Panzini descrive, spesso, in modo magistrale. Memorabili sono le pagine che egli dedica a Renato Serra, vivo e morto. Ma vi sono anche riusciti ritratti di Clemente Rebora, di Marino Moretti, di Mario Missiroli e di altri. Nel libro vi sono anche alcuni bellissimi paesaggi e bellissimi perché non "estranei" ma visti e creati at-traverso l'animo spesso inquieto, e più di una volta angosciato, dell'autore. In appendice viene ristampato al completo il volumetto da cui poi il Panzini trasse il Diario sentimentale ossia Il romanzo della guerra nel 1914, perché nel "Romanzo" vi sono pagine importanti che il Panzini non riportò nel "Diario".

EAN: 9788876223792
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Indetto dal Centro di studi coloniali sotto gli auspici della Società Africana d'Italia. Napoli 1-5 ottobre 1934-XII. R.Ist.di Sc.Sociali e Politiche"C.Alfieri". Firenze, Olschki 1936-1937, 7 voll. cm.18x25, brossura
EUR 92.96
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#17144 Scienze
Present.di G.Castellani, Intr.di A.Bianchin. Venezia, Il Cardo 1994, cm.17x24, pp.XII-140, brossura cop.fig. Coll.Techne.
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#176642 Filosofia
Traduz.di M.Fiorini. Milano, Marco Tropea Ed. 2011, cm.13,8x19, pp.92, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.L'Atelier delle Idee. L'immortalità è il desiderio più recondito dell'uomo; la morte una delle sue preoccupazioni più assillanti. Partendo da queste due verità innegabili, in un agile e rigoroso pamphlet il pensatore Roger-Poi Droit e il genetista Axel Kahn ci illustrano il modo in cui filosofia e scienza, nel corso dei secoli, si sono confrontate (e continuano a confrontarsi) con due temi fondamentali dell'esistenza: la caducità della vita e i sogni di eternità. Se da un lato la speculazione filosofica è stata spesso concepita come percorso intellettuale in grado di alleviare e lenire l'angoscia che l'idea della morte può generare, dall'altro la scienza ha cercato di comprendere i meccanismi alla base dell'invecchiamento, sviluppando biotecnologie che oggi possono allungare di molto le prospettive di vita. Filosofia e genetica: due discipline diverse che però a volte sembrano voler rispondere alle stesse domande. In "Vivere sempre di più", gli autori, incrociando queste due prospettive, tentano di configurare il problema alla luce del dibattito scientifico più recente e sulla base dei moderni orientamenti filosofici. Prospettando scenari fino a poco tempo fa impensabili.

EAN: 9788855801577
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Douziàme mille. Paris, Librairie Charpentier et Fasquelle 1919, cm.13,5x20,5, pp.(8),359,(1), rilegatura coeva in mz.pergamena con angoli, piatti in seta, dorso a 4 nervi con fregi in oro e tassello con titoli in oro. Ex libris al I risguardo.
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