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Storia del Reame di Napoli dal 1734 sino al 1825.

Author:
Curator: Ristampa dell'ediz.Milano,Pagnoni,1861.
Publisher: Ediz.Brenner.
Date of publ.:
Details: 2 voll. cm.15,5x21,5, pp.351, 366, brossura sopracc.figg.

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A cura di Carlo Zaghi. Torino, UTET 1982, cm.18x24, pp.LXIII,105, num.ill.e tavv.a col.ft. facsimili. legatura editoriale cartonata,. Coll.Strenna,1982.
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A cura di Anna Bravo. Torino, UTET 1975, cm.15x23,5, pp.912, 8 tavv.bn.ft. Legatura editoriale in tutta tela, scritte e fregi in oro al dorso. Collezione Classici della Storiografia.

EAN: 9788802023311
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Capolago, Tipografia Elvetica 1834, 4 volumi. cm.11x17, pp.336, 288, 303, 325, tagli colorati. rilegature in mezza pelle, titoli e fregi in oro ai dorsi. Tasselli in pelle.
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Con una lettera del Petrarca al Cardinal Colonna sul Maremoto di Napoli del 1343. A cura di G.Piergili. Firenze, Le Monnier 1894, cm.12x18,5, pp.285, brossura Collez.Scolastica.
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#29121 Arte Varia
Presidente Paolo Portoghesi. A cura di Marie George Gervasoni. Venezia, Ediz.La Biennale Gruppo Editoriale Fabbri 1990, cm.21x29,5, pp.348, centinaia di ill.e tavv.bn.e col.nt. brossura copertina figurata con bandelle. Catalogo generale della quarantaquattresima edizione della Biennale di Venezia (1990). `Padiglione Italia`, a cura di Laura Cherubini, Flaminio Gualdoni, Lea Vergine, documenta opere di Giovanni Anselmo, Davide Benati, Alighiero Boetti, Dadamaino, Gino De Dominicis, Nicola De Maria,Giuseppe Gallo, Alberto Garutti, Franco Guerzoni, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Carlo Maria Mariani, Claudio Olivieri, Vettor Pisani, Ernesto Tatafiore, Marco Tirelli, Antonio Trotta. `Ambiente Berlin`, con testi di Giovanni Carandente, Jorn Merkert, Ursula Prinz, Herman Raum, Armando. `Omaggio a Eduardo Chillida`, con testo di Giovanni Carandente. `Tre scultori scozzesi`, con testo di Clare Henry, documenta opere di David Mach, Arthur Watson, Kate Whiteford. `Partecipazioni Nazionali`. `Aperto 90`, con testi di Renato Barilli, Bernard Blistène, Michael Grauer, Wenzel Jacob, Linda Shearer. `Ubi Fluxus ibi Motus`, con testo di Achille Bonito Oliva. Indici.

EAN: 9788820803568
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A cura di Chiara Frugoni. Firenze, Casa Ed.Le Lettere per Cassa di Risparmio 2005, cm.25x33,5, pp.263,centinaia di tavole a colori nel testo, legatura editoriale in tutta tela, titoli in oro al dorso e al piatto, con sopraccoperta figurata a colori.

EAN: 9788871669168
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Milano, Corbaccio 2008, cm.14x21, pp.228, legatura editoriale, sopraccoperta figurata. Per qualche decennio il Partito comunista italiano ha realizzato un miracolo. Apparteneva al Movimento comunista internazionale e aveva rapporti "fraterni" con l'Unione sovietica, ma era al tempo stesso una grande forza democratica, un argine contro le incombenti minacce fasciste, una indispensabile componente della vita democratica nazionale e, grazie al ruolo di Palmiro Togliatti nell'immediato dopoguerra, uno dei principali costruttori dello Stato repubblicano. Quasi tutti erano stati fascisti sino al 1942 e avevano quindi una particolare familiarità con la professione dell'intellettuale organico. Il Partito comunista conosceva i loro trascorsi, ma li aveva perdonati e sapeva che questo atto di clemenza avrebbe garantito la loro fedeltà. Il successo dell'operazione ebbe l'effetto di oscurare l'esistenza di un'altra intelligencija italiana, poco incline a lasciarsi attrarre dalle seduzioni del grande Partito comunista. I suoi esponenti avevano combattuto il fascismo negli anni del regime, in patria o all'estero, conoscevano la natura del movimento comunista, sapevano che le sue strategie non erano compatibili con il futuro di un paese democratico. Le loro origini politiche erano diverse, ma avevano una comune ispirazione liberale. Erano "Profeti disarmati", come li definisce Mirella Serri, ma avevano un piccolo quotidiano, "Risorgimento Liberale", che fu in quegli anni uno dei più vivaci e brillanti organi d'informazione e di opinione della rinata democrazia italiana.

EAN: 9788879729789
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#337675 Arte Disegno
San Michele, Edizioni Essegi 2015, cm.22x29,5, pp.160, brossura con copertina figurata a colori. La mostra prevede un percorso articolato e approfondito che intende, attraverso 120 opere, valorizzare l'arte del disegno e della fiorente attività degli artisti, che nella seconda metà dell'Ottocento dalla Romagna crearono un flusso con e da Firenze, prima meta del giovane Boldini prima di approdare a Parigi. Inserita nell'ambito degli eventi collaterali alla grande esposizione di Giovanni Boldini a Forlì, parte proprio dal confronto con il celebrato Maestro ferrarese del quale saranno in esposizione disegni provenienti da collezioni pubbliche e private, accanto ad alcuni disegni di Silvestro Lega, il più rappresentativo degli artisti romagnoli dell'Ottocento. Il percorso prosegue con Vittorio Corcos, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e Domenico Baccarini, grandi pionieri del moderno, messi in relazione con artisti come Licinio Barzanti, Antonio Berti, Achille Calzi, Ercole Drei, Augusto Gardelli, Riccardo Gatti, Domenico Rambelli, Angelo Torchi, Orazio Toschi, Edgardo Saporetti, Gino Barbieri, Anselmo Gianfanti, Domenico Miserocchi, fino a Lorenzo Viani e ai meno conosciuti Fortunato Teodorani e Giuseppe Rambelli. E ancora gli eccellenti pastelli di Vittorio e Alessandro Guaccimanni, e quelli del loro maestro Arturo Moradei fiorentino di nascita e formazione, chiamato dall'Accademia di Belle Arti di Ravenna nel 1870 ad insegnare pitturaAprono la mostra tre ritratti dipinti ad olio di spiccato taglio boldiniano, fra questi l'elegante "Ritratto della Contessa Gamberini Cavallini" eseguito dall'artista bagnacavallese Giuseppe Rambelli. Come Parigi rappresenta per i protagonisti dell'Ottocento italiano, tra cui Boldini, un fervido ambiente di dimensione internazionale e centro assoluto dell'arte e della cultura grazie alla leggendaria stagione della "Belle Époque", così Firenze costituisce una straordinaria officina di giovani artisti, molti dei quali diventano i più noti esponenti dell'arte italiana interpretando gli slanci e le tensioni della modernità. Nell'allora capitale d'Italia, il vivace clima dei Macchiaioli era motivo di grande fascino e attrazione; furono le scuole di Giovanni Fattori e di Telemaco Signorini, come il contatto con il teorico Diego Martelli, a coinvolgere i nostri giovani pittori indirizzandoli alla Regia Accademia di Firenze e alla Scuola del disegno dove la lenta ma progressiva conversione dal formalismo accademico al naturalismo romantico, liberava nell'espressione della macchia le aspirazioni artistiche dei giovani romagnoli. Gli allievi erano accompagnati all'aria aperta, educati a osservare e a trarre schizzi presi direttamente dal vero. Il disegno diventava così l'unico mezzo per cogliere immagini di vita corrente. Si trattava di appunti veloci, che si trasformano in taccuini d'artista, "prime" impressioni, che saranno la base delle rielaborazioni successive fino alle composizioni pittoriche definitive. La natura diventa fonte inesauribile di ispirazione, il disegno archetipo della pittura, ma anche espressione autonoma di una grande modernità.

EAN: 9788871893068
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