La traduzione latina del participio greco nella lettera agli Efesini.

Prolusioni di A.Conti, G.Ercoli, M.A.Holly, A.Lugli. Diz.a cura di R.Cassanelli, A.Conti, M.A.Holly, A.Lugli. Milano, Jaca Book 1993, cm.22x29, pp.445, 69 tavole a colori fuori testo 56 illustrazioni bn. nel testo numerose illustrazioni bn, legatura editoriale int utta tela, con sopraccoperta. Coll.Enciclopedia Tematica Aperta.

Firenze, Olschki Ed. 1981, cm.17x25, 96 pp. con 3 tavv. f.t., Coll. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 58.

Firenze, Olschki Ed. 2006, cm.17x24, pp.XXVIII,344, brossura Coll.Fondazione Luigi Einaudi. Studi,45. Viene affrontato uno dei temi centrali per gli stati europei della seconda metà del Settecento, il rapporto fra ceto negoziante, ordine sociale e sviluppo economico. Nella vicenda di una famiglia di banchieri della seta e del suo esponente di maggior spic The volume deals with one of the themes central to the European states in the second half of the 18th century, the relationship between merchant class, social order and economic development. The focus is on a family of bankers operating in the silk indust

Milano, Marcos y Marcos 2019, cm.14x19,5, pp.320, brossura copertina figurata a colori. Coll.MarcosUltra. Hanno sognato di attraversare l'Europa in Ape Piaggio. Partire un mattino e via, lungo stradine secondarie, su e giù per le Alpi, e un giorno parcheggiare un vecchio Ape ansimante proprio davanti al parlamento di Stoccolma. A Radioimmaginaria non si sogna soltanto. La radio degli adolescenti ha cinquanta antenne in tutto il mondo, la sua voce è forte e chiara. E la voce di chi non ha ancora vent'anni, e sa che il mondo deve essere suo e va raccontato a tutti. Gli 'Spicchi' di Radioimmaginaria hanno trovato un vecchio Ape in Sicilia e l'hanno fatto viaggiare fino a Castel Guelfo, in Emilia. Poi l'hanno trasformato in ApeRadio, la più tenera delle loro tante postazioni mobili, l'hanno guardato e gli hanno detto: "Dài, bestione, sei uno di noi, adesso portaci lassù. Noi vogliamo arrivare a Stoccolma, guardare in faccia l'Europa, chilometro dopo chilometro, a quaranta all'ora. Non ci spaventa la fatica, non ci spaventano le difficoltà". Il 23 agosto 2o19, anniversario del primo sciopero per il clima, c'eravamo anche noi, lì, in quella piazza, sotto la pioggia, con migliaia e migliaia di ragazzi come noi, a dire "noi abbiamo futuro".