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#6658 Archeologia

Scavi di Luni. Relazione preliminare delle Campagne di Scavo 1970-1971. Relazione preliminare delle Campagne di Scavo 1972-1973-1974. Volume Primo in 3 tomi di cui uno di testo, uno di tavole e 1 di Fogli planimetrici. pp.XXII,890,(89), 234 figg.in tavv.bn. --Volume Secondo in 3 tomi di cui uno di testo, uno di tavole e 1 di Fogli planimetrici. pp. XXIII, 748, 360 tavole (58).--Testi di Antonio Bertino, Maria Bonghi Jovino, Ida Calabi Limentani, Giuliana Cavalieri Manasse, Cristina Chiaramonte Trerè, Francesco D'Andria, Antonio Frova, Maria Paola Lavizzari Pedrazzini, Silvia Lusuradi Siena, Lucia Merzagora Conca, Elisabetta Roffia, Maria Pia Rossignani, Annapaola Ruggiu Zaccaria e Gemma Sena Chiesa.

Author:
Curator: A cura di Antonio Frova. Rilievi di Stanislaw Kasprzysiak.
Publisher: L'Erma di Bretschneider.
Date of publ.:
Details: 6 tomi in 2 cofanetto. cm.26x35, legatur editoriali in tela, cofanetto.

EAN: 9788870620825
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EUR 550.00
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A cura di G.Semerano. Firenze, Sansoni Ed. 1960, cm.18x25, pp.276, 25 facsimili. brossura Coll.Biblioteca Bibliografica Italica,23. Ediz.num.in 666 esemplari.
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EUR 19.90
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Redaz.a cura dell'Ist.di Storia dell'Arte dell'Univ.di Firenze. Coordinam.redaz.di C.De Benedictis. Firenze, Sansoni Ed. 1984, cm.17x25, pp.622, 200 tavv.bn.ft. legatura ed.sopracop.
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A cura di Renzo Piovesan. Pubblicazione della Facoltà di Magistero dell'Univ.di Padova. Firenze, Sansoni Ed. 1972, cm.15x23,5, pp.148, brossura Dall'Indice: M.Sbisà. Il problema della classificazione degli atti illocutori. P.Leonardi."Buono"come adjuster-word. Ricerca sui rapporti fra descrizione e valutazione. Pavanello A. Considerazioni "austiniane"sulla derivabilità di "Ought" da "is". R.Sartori. "Buono" come degno di scelta. M.Andreatta. Il metodo filosofico di Ayer di fronte al problema delle altre menti. A.Squadrito. Linguistica e filosofia del linguaggio in Andrè Martinet. M.Sbisà. Bibliografia austiniana.
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Note: Lievi fioriture nel testo.
EUR 8.00
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A cura di Piero Gadda Conti. Firenze, Sansoni Ed. 1960, cm.17x24, pp.210, brossura cop.con bandelle. Coll.Quaderni di San Giorgio,22.
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Roma, Antenore 2012, cm.17x24, pp.XXXIV,178, brossura. Coll.Studi Petrarcheschi,40. Uno studio per comprendere meglio il "Canzoniere" e l'immaginario poetico del Petrarca. Il lavoro di Maurizio Fiorilla indaga il Petrarca filologo e lettore di testi classici e il Petrarca autore di rime in volgare: mettere in relazione questi due momenti consente di ricostruire più concretamente l'immaginario letterario di un'opera complessa come il "Canzoniere", sapientemente elaborata attraverso l'intreccio di fonti diverse. Vengono presi in considerazione i manoscritti contenenti sia testi poetici sia opere in prosa (storiche, geografiche, enciclopediche, retoriche, filosofiche e narrative). Per ogni autore vengono per prima cosa presentati i testimoni appartenuti a Petrarca con notizie sul periodo in cui entrarono a far parte del suo scrittoio e furono da lui annotati, con particolare attenzione ai casi problematici in cui la datazione o la stessa autografia delle glosse è ancora sub iudice. Vengono quindi registrate e discusse le annotazioni collegabili al Canzoniere ancora inedite o già pubblicate in studi precedenti ma riesaminate alla luce di nuovi elementi e di più esatte letture paleografiche. L'indagine, oltre all'acquisizione di nuove schede esegetiche a commento di singoli luoghi del "Canzoniere", permette di analizzare quindi il complesso e sottile rapporto che lega le varie tipologie di note vergate da Petrarca in margine ai suoi libri alla sua memoria e scrittura poetica. Il volume è corredato da 16 tavole con immagini in bianco e nero dei manoscritti.

EAN: 9788884556745
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1a edizione. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. settembre 1975, cm.13,5x21, pp.156, con 42 disegni di Ferruccio Bocca. legatura ed. sopraccop.fig.a col.
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#238329 Orientalistica
English Text by Purnaprajna Dasa (Robert Carol). Paintings by Parama Dasa. Bhaktivedanta Book Trust Europe Ltd 2011, cm.25x35, pp.230, numerose tavole a colori nel testo. Splendida legatura in tutta tela con lastra dipinta applicata. Cofanetto in tuta tela colorato.
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#279746 Ebraica
A cura di Marina Sartorio. Milano, SE Ediz. 2021, cm.13x22, pp.108, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Coll.Testi e Documenti,237. «Da quando il mondo europeo, sul finire del Medioevo, venne a contatto con la mistica e la teosofia ebraica, ossia con la kabbalah, ha coniugato, nel corso dei secoli, le più varie rappresentazioni con il suo complesso propriamente costitutivo. Il nome di questa misteriosa disciplina, esaltata e ammirata dai suoi primi diffusori cristiani, Giovanni Pico della Mirandola e Reuchlin, come la custode della più antica e della più alta saggezza misterica dell'umanità, divenne una parola d'ordine in tutti i circoli interessati alla teosofia e all'occultismo nell'epoca del Rinascimento e in quella successiva del Barocco. Divenne una sorta di bandiera dietro la quale - poiché non v'era da temere alcun controllo da parte dei pochi autentici cultori della kabbalah - praticamente tutto poteva venire offerto al pubblico: da contenuti autenticamente ebraici a meditazioni solo vagamente ebraizzanti di profondi mistici cristiani, fino agli ultimi prodotti scaduti della geomanzia e della cartomanzia. Il nome kabbalah, con il brivido reverenziale che immediatamente incuteva, comprendeva tutto. Anche i più estranei elementi del folklore occidentale, anche le scienze del tempo in qualche modo orientate verso l'occultismo, come l'astrologia, l'alchimia, la magia naturale, divennero "kabbalah". E ancor oggi essa è appesantita da questa zavorra, giunta in certi casi a oscurare totalmente il suo autentico contenuto, presso la communis opinio, tra i profani come tra gli adepti della teosofia, nell'uso linguistico di numerosi scrittori europei e persino di studiosi. [...] Gran parte degli scritti sul cui frontespizio campeggia la parola kabbalah non ha nulla, o pressoché nulla, a che vedere con essa. Risulta così decisivo distinguere quegli elementi che realmente appartengono storicamente alla kabbalah o le si connettono da quelli che sono stati confusi con essa attraverso uno sviluppo prodottosi al di fuori dell'ebraismo. Si pone dunque primariamente il compito di risolvere il problema dei rapporti tra alchimia e kabbalah. Da oltre quattrocento anni, infatti, per i teosofi e gli alchimisti cristiani d'Europa alchimia e kabbalah sono divenuti ampiamente concetti sinonimici e si tende a credere che esistano tra loro forti e intimi legami. Approfondire criticamente questo problema sarà lo scopo del presente studio».

EAN: 9788867235988
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