La civiltà delle buone maniere.

Traduzione di Giuseppina Panzieri. Bologna, Il Mulino 1983, cm.13x21,5, pp.434, brossura sovracopertina figurata a colori. Coll.Saggi,247.

A cura di Martino Doni. Milano, Medusa 2021, cm.12x15, pp.84, brossura con bandelle. Collana Le Api,69. La fine degli anni 60 rappresenta una soglia dell'età moderna. Proprio sul margine di questa soglia, uno dei più grandi sociologi del nostro tempo, con ineguagliato coraggio e serena caparbietà, ha provato ad affrontare una questione che, di lì a pochi anni, si sarebbe imposta nel dibattito pubblico: la follia. Una questione che, a partire dalle sperimentazioni italiane di Basaglia e dei suoi collaboratori, avrebbe avuto riscontri che ancora oggi stiamo vivendo nella quotidianità postmoderna. Prima della diffusione dei movimenti antipsichiatrici, e a prescindere da essi, prima che Foucault, Laing, Deleuze, lo stesso Basaglia, divenissero passaggi obbligati per un radicale ripensamento della ragione e della sragione del mondo occidentale, Norbert Elias metteva in risalto il cuore del cuore del problema. Un nucleo che non è nulla di pateticamente individualistico (la condizione disagevole del folle), né di ideologicamente comunitario (la responsabilità dei poteri forti). Il punto è, dice Elias, che l'individuo senza la società non è niente. E viceversa: pensare la società senza avere a cuore i suoi componenti è una mistificazione. Nel mondo della bugia istituzionalizzata e del nulla irreggimentato, la posizione netta e libera da condizionamenti di Elias, si presenta come un messaggio la cui forza profetica l'autore stesso non avrebbe forse sospettato.

Prato, a cura dell'Autore 1988, cm.24,5x31,5, pp.205, ca. 100 ill.e tavv.in bn.e a col.nt., legatura editoriale cartonata, sovraccoperta figurata a colori.

A cura di Jesus M. Garcia. Madrid, Historia 16 1985, cm.13x19, pp.798, brossura con bandelle, Collana Cronicas de America,13. Testo in spagnolo.

Introduzione di Rosanna Bossaglia. Firenze, Alinea 1988, cm.16x24, pp.96, brossura con copertina figurata a colori. Collana Cataloghi,33. Ugo La Pietra, architetto, artista, designer, presenta una serie di mobili e oggetti di arredo che rispondono ad una sua idea di spazio abitativo. Presentazione di Rossana Bossaglia. «Sono mobili vivibili ` La Pietra si vanta e compiace della perfetta funzionalità dei suoi arredi, e non vi è dubbio che sia così sul piano dell'uso immediato; ` ma insieme la stessa loro esemplarità li rende astratti e surreali, la loro quiete appare fittizia. Non vorrei far torto alla insinuante dolcezza dell'inventiva di La Pietra, ma non mi pare che il suo proposito sia quello di lasciarci tranquilli». (R. Bossaglia)

Dalla pellicola al pixel, 250 immagini, 50 fotografia, 20 modelli Leica completi di caratteristiche tecniche. Azzano San Paolo, Bolis Edizioni 2013, cm.24x30, pp.173, 250 illustrazioni a colori. legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata a colori. Ediz. illustrata. La Leica è la testimone più discreta e più efficace per raccontare il mondo. Così è stato fin dalla sua nascita, quando Oscar Barmack la costruì nel 1913 ed è così ancora oggi nell'epoca della tecnologia digitale. Questo libro, giunto ora alla sua terza edizione aggiornata agli ultimissimi modelli, racconta l'epopea della Leica, unendo in modo sorprendente l'emozione di immagini indelebili e le vicende degli uomini che le hanno scattate alla storia di questa macchina, fornendo inoltre, con doppie pagine a colori, la riproduzione di tutti i modelli con dettagliate informazioni e dati tecnici.