Le pitture della Casa del Colonnato Tuscanico. La pittura ellenistico-romana. Ercolano.

Bologna, Forni 1975, cm.17,5x24, pp.XLIII-143, 227 stemmi nt. brossura Rist.dell'ediz.di Firenze,1771.

Firenze, Salimbeni Ed. 1983, cm.17x24, pp.VI,162, 20 ill.bn.e 8 a col. brossura copertina figurata a colori. Quaderni di Storia Urbana e Rurale.

Roma, La Nuova Italia Scientifica 1996, cm.14,5x21, pp.151, brossura Coll.Biblioteca di Studi e Testi,25. Statistica.

In Firenze, Nella Stamperia dell'Autore 1743, cm.16x21,8, pp.VIII,143,(1), XII sigilli incisi + una tav. ft., rilegatura coeva in tutta pergamena, titoli ms. al dorso, blasone della famiglia fiorentina De Nobili impresso in oro al piatto ant.; una epistola dedicatoria all'abate Gian Lorenzo De Nobili, "patrizio fiorentino", precede la trattazione dei sigilli, che inizia proprio con quello appartenente alla famiglia.)

Milano, Helvezina 1948, cm.17x24,5, pp.(8),12,16,48,16,84,52,12,16,12,8,8,16,(8), 19 tavv.in bn.ft., legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al piatto anteriore. Dedica autografa dell'A. al frontespizio. L'Helvezina, farmaco a larghissimo spettro e dalle prodigiose virtù terapeutiche, è frutto della mistificazione di un classico 'cavaliere d'industria', lo svizzero Hans Auf der Maur. "Sein Name war in der Familie tabu. Er war ein grosszügiger und charmanter Schuldenmacher und Hochstapler", afferma il nipote Jost in un lungo, divertente articolo comparso sul numero di luglio 2014 di "Folio", periodico del Neue Zürcher Zeitung (per chi volesse leggerlo ne trascriviamo l'indirizzo internet: http://folio.nzz.ch/2014/juli/onkel-tanten). Nel libro edito dalla S.r.l. Elvezina, frutto dell'iniziativa imprenditoriale dello stesso Hans, la documentazione "scientifica", integrata da documenti fotografici, appare a primo colpo del tutto convincente; e parecchio deve essersi divertito l'autore a redigere quest'opera di geniale mimetismo, in tutto e per tutto degna di figurare nella storia della letteratura parodistica di ogni tempo.

Firenze, Polistampa 2017, cm.15x21, pp.72, illustrazioni a colori. brossura copertina figurata a colori. Se le vette artistiche raggiunte da Giotto restano manifeste e indiscutibili, molti dubbi aleggiano ancora sulla sua biografia. Impugnando con maestria gli strumenti dello storico, l'autore affronta un viaggio nel tempo verso la Firenze della seconda metà del Duecento per svelare, grazie a testimonianze e documenti inediti, alcuni dei misteri che avvolgono le origini del grande pittore e il suo ruolo nelle vicende del tempo. Chi era veramente Angiolo (o forse Ambrogio) di Bondone, dove aveva visto la luce, da dove aveva attinto per il suo genio tradotto in segno e in colore?

Milano, Rizzoli 2000, cm.13,5x19, pp.77, legature editoriale, sovraccoperta figurata a colori. Collana Scala Stranieri. Novembre 1932. L'ebreo Max Eisenstein e il tedesco Martin Schulse, soci in affari a San Francisco e amici fraterni, si separano. Martin torna in Germania con moglie e figli e tra i due comincia uno scambio di lettere su cui si stende ben presto l'ombra nera della storia: nel 1933 Hitler prende il potere e Martin si lascia sedurre dall'ideologia nazista. Martin non cambia atteggiamento nemmeno quando Max, disperato, gli raccomanda di vegliare sulla sorella Griselle, un'attrice austriaca che è stata amante di Martin e che, nonostante gli avvertimenti ricevuti, ha voluto ugualmente recitare a Berlino. E proprio questo comportamento porterà a un simbolico rovesciamento dei ruoli e ad una raffinata vendetta.