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Le diverse et artificiose macchine 1588.

Author:
Curator: Intr.di Gustina Scaglia, ricerche di Adriano Carugo, note di Eugene S.Ferguson.
Publisher: Ediz.il Polifilo.
Date of publ.:
Series: Coll.Libri Rari.
Details: cm.24,5x36, pp.LXXIX, di introduzione 338 carte con numerazione a foglio e non a pagina, con 194 tavv.a piena e doppia pag. legature editoriale cartonata, sopraccoperta. Cofanetto. Coll.Libri Rari. Testo francese a fronte.

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#167272 Biografie
Tradotta dall'inglese ed illustrata con aneddoti, e Note Istoriche. Venezia, Appresso Antonio Locatelli 1768, cm.12,5x18,5, pp.XXXVI,211, un ritratto inciso in antiporta. rilegatura in piena pergamena, titoli a penna al dorso. [esemplare in ottimo stato].
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Traduzione di Attilio Veraldi. Milano, Rizzoli Ed. 1977, cm.14x22, pp.184, legatura ed. sopraccop.fig. Coll.La Scala.
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Piacenza Frassinelli, 1996, cm.12,5x19,5 pp.394, brossura coll.Tascabili

EAN: 9788876843983
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Roma, Salerno Editrice 2021, cm.15x23, pp.140, brossura sopraccop.fig. Coll.Studi e Saggi,59. Alla luce delle teorie "apocalittiche" della letteratura elaborate da Northrop Frye e Frank Kermode, nei quattro capitoli di questo volume vengono affrontati testi assai diversi fra loro e rappresentativi di fasi distinte della modernità, dalla fine dell'Ottocento al secolo presente. Si succedono nell'analisi un capolavoro del naturalismo tardo (I Viceré di Federico De Roberto, 1894), un romanzo "modernista" della Resistenza (Uomini e no di Elio Vittorini, 1945), un racconto molto sperimentale di un narratore cattolico (Il cane sull'Etna di Mario Pomilio, scritto nel 1967, a stampa nel 1978), un monumento cupo e fervido del nostro millennio appena iniziato (Dai cancelli d'acciaio di Gabriele Frasca, 2011). Pagine distanti per il momento e il clima di cui serbano il colore, per i retroterra inassimilabili degli autori, per le poetiche: ma ne emerge una condizione comune, dolente e inquieta. De Roberto, Vittorini, Pomilio e Frasca testimoniano infatti, ciascuno a suo modo, che l'inferno - quale secondo Frye può essere trasposto nelle metafore «demoniache» del reale che la letteratura produce - è divenuto, quasi, il luogo naturale dell'uomo, da quando non ci assistono più, col loro splendore remoto, le promesse della Storia che confortarono l'Occidente fino alla metà dell'Ottocento. Orfani, come tutti, delle grandi narrazioni collettive, questi scrittori sembrano rifletterne l'esaurimento in intrecci problematici e ambigui; non possono più sciogliere le peripezie in un finale che sia un approdo e una risposta, del genere di quelli ritenuti da Kermode risolutivi, in un racconto, come un'apocalisse. I loro personaggi restano ad aggirarsi nell'inferno; e insieme manifestano il bisogno di evaderne (col riso, con la profezia, col respiro di un'utopia) e di trovare, cosi, un'altra via per il senso.

EAN: 9788869732676
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