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M. Proust. (Il tempo perduto e ritrovato).

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Publisher: La Nuova Italia.
Date of publ.:
Details: cm.17x24, pp.106, brossura (menda al dorso).

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#205518 Ebraica
A cura di Pier Cesare Ioly Zorattini, Michele Luzzati e Michele Sarfatti. Firenze, Olschki Ed. 2012, cm 17 x 24, xx-338 pp. con 14 figg. n.t. e 1 tav. f.t. a colori. Storia dell'Ebraismo in Italia - Studi e testi, 27. Il volume contiene 13 studi dal Medio Evo all’Età contemporanea su temi concernenti il mondo sefardita, in particolare dell’Italia, dai prestatori iberici in Toscana nel primo Cinquecento all’evacuazione degli ultimi ebrei italiani a Salonicco nel 1943, spaziando tra le letterature dei Portoghesi nella Francia d’ancien régime a Daniel Rodriga e il commercio nell’Adriatico, dalle case dei Sefarditi alla prima anagrafe del ghetto di Ferrara. Completano il volume i ricchi Indici a cura di Laura Graziani Secchieri. / The volume presents thirteen studies on the Sephardic world, particularly the Italian one, from the Middle Ages to the Contemporary Age. From the Iberian pawnbrokers in early sixteenth-century Tuscany to the last Italian Jews evacuated from Salonicco in 1943, the topics covered are Portuguese-Jewish literatures in Ancien Régime France, Daniel Rodriga and trade in the Adriatic, Sephardic houses, the first register office of Ferrara’s ghetto. Comprehensive indexes edited by Laura Graziani Secchieri complete the volume.

EAN: 9788822261663
EUR 43.00
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Milano, Mondadori Ed. 1974, cm.11x18,3, pp.185, tascabile, cop.ill.a col. Coll.I Classici del Giallo,202.
EUR 4.00
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Traduzione di Susanna Basso. Torino, Einaudi Ed. 2014, cm.14x22, pp.302, legatura editoriale con sovraccoperta illustrazioni a colori. "Dear life", cara vita... Il titolo originale della tredicesima raccolta di storie di Alice Munro sembra la consueta formula epistolare di un pacificato congedo. Ma ha anche, nel contesto narrativo e nell'espressione idiomatica da cui proviene, il senso di un pericolo appena scampato. Scrivere alla vita, dunque, per uscirne vivi. Con l'urgenza di ogni fuga, un'impazienza nuova che si manifesta in un inedito nitore. Quello della narratrice di "Ghiaia", il cui disincanto e tormento esistenziale sembrano raccontati dalla prospettiva raggiunta di una lucidità imperturbabile. O del protagonista fuggiasco di "Treno", che attraversa le stazioni della propria esperienza e di quella altrui con lo sguardo di un semplice passeggero a bordo della vita. Quello che segue i percorsi mentali della vecchia di "In vista del lago" e del suo sconclusionato viaggio verso un passato irrecuperabile. Un nitore che connota anche la lingua di pagine nelle quali Munro concede alla sua prosa un'ulteriore, estrema libertà, asciugando le proprie frasi come pietre, spolpandole fino all'osso. Ossa di storie, voci lontane e ancora vive, sguardi, una parsimonia di parole, ellittica e più che mai essenziale. Ecco che cosa resta da dire, ecco che cosa trova il lettore in "Uscirne vivi": tracce di materiale radioattivo, lo stesso, pericoloso e potente, che ha attraversato, illuminandole, tutte le storie. Il residuo secco. Le prime e le ultime cose, rivela Munro, il bandolo di un mondo realizzato in sessant'anni.

EAN: 9788806214920
EUR 19.50
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#236387 Religioni
Città del Vaticano, Tipografia Poliglotta Vaticana 1951, cm.15,3x21,5, pp.309,(3), alcune tavv. a un colore ft., legatura ed. in cartoncino leggero, titoli al piatto ant. e al dorso.
Note: Dedica a penna al frontespizio.
EUR 14.00
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