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#98687 Filologia

Aspetti di letteratura gnomica nel mondo antico. II.

Author:
Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Series: Coll. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 225.
Details: cm.17x24, pp.X,470, 12 tavv. nt. e figg. nt., brossura Coll. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 225.

Abstract: Il volume è costituito da 19 contributi che toccano vari aspetti della gnomologia antica, dai «Detti dei Sette Sapienti», alla definizione e utilizzo della ‘chreia’ in ambito scolastico, filosofico, pagano e cristiano, alla «Comparatio Menandri et Philistionis». Vi compaiono interventi sulla recezione della letteratura gnomica in ambito siriaco e arabo, sulla trasmissione dei dicta platonici e democritei, sugli aspetti bibliologici degli gnomologi, dai papiri alla rinascenza, e un’utile messa a punto della trasmissione degli gnomologi sacro-profani.

EAN: 9788822254009
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#98686 Filologia
Firenze, Olschki Ed. 2003, cm.17x24, pp.XVI,304, brossura Coll. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 218. Vengono qui raccolti 17 contributi presentati ad un incontro di studio incentrato principalmente sulle «Menandri sententiae», uno gnomologio la cui circolazione è attestata in varia forma dal sec. I d.C. fino alle redazioni tardobizantine. Di esso si analizzano tipologie grafiche, modalità di rielaborazioni del trimetro, i filoni di tradizione testuale, comprese le traduzioni, e il recepimento di singoli monostici all’interno di altri testi. Figurano inoltre contributi sui Theognidea, lo Pseudo Epicarmo e sulla letteratura ‘di raccolta’, sia del tardoantico, come Stobeo e Orione sia nella forma del ‘sentenziario’ inteso come produzione letteraria del sapere che perdura fino all’età moderna.

EAN: 9788822252159
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Bologna, Nicola Zanichelli Editore 1933, cm.15,5x23,5, pp.303, brossura intonso. Eccellente esempl.
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#125260 Filosofia
Dall'indice: Leo Carruthers, Ending the Millenium: Escathology and Orthodoxy in the Late Anglo-Saxon Church. Riccardo Quinto, Giubileo e attesa escatologica negli autori monastici e nei maestri della sacra pagina. Graziella Federici Vescovini, Escatologia e previsione astrologica: Abramo Savosarda. David Flood, Peter of John Olivi and the End of History. Ludwig Hodl, Die Glosse des Kardinals Johannes Monachus zur Ablass-Epistel Antiquorom. Stefano Simonetta, Sulle tracce dell'Anticristo. L'escatologia in Giovanni Wyclif. Marco Grusovin, Razionalità e storia nell'Examen religionis di Elia Del Medigo. Note e discussioni di Robert Andrews, Marc Geoffroy. Indice dei nomi. Indice dei manoscritti. Padova, Antenore Ed. 2001, cm.16x24, pp.364, brossura Coll.Rivista.

EAN: 9788884555472
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Roma, 7-10 ottobre 2002. Roma, Salerno Ed. 2003, cm.15,5x23, pp.744, brossura cop.fig.con bandelle. Pubblicaz.del Centro Pio Rajna. Studi e Saggi, sez.I/12. Qual è il ruolo giocato oggi dal patrimonio culturale della nostra nazione nel mondo? In cosa consiste la percezione della nostra cultura all'estero? A questi e altri interrogativi ha cercato di dare risposta un convegno promosso da Centro Pio Rajna e svoltosi a Roma nell'ottobre del 2002. Il presente volume raccoglie gli Atti di quel convegno, proponendo una dettagliata analisi della diffusione della cultura italiana all'estero e del ruolo che questa ha svolto nel corso dei secoli. Lo sviluppo degli studi si svolge in senso verticale approfondendo l'esame nel tempo a partire dalla nascita della lingua italiana fino a oggi e in senso orizzontale analizzando presenza e consistenza della nostra cultura in altre realtà nazionali.

EAN: 9788884024343
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Palermo, Enzo Sellerio Editore 2023, cm.12x24, pp.336, brossura copertina figurata a colori. Collana La Memoria, 1264. Camilleri è un maestro del racconto. Si presta sia alla misura minima della novella che a quella del romanzo breve. E, nella raccolta La paura di Montalbano (uscita in prima edizione, per Mondadori, nel 2002), alterna «ritmi» brevi e «ritmi» lunghi. Concerta il tutto nella forma compattamente ritmica di un libro di grande felicità narrativa e di sicuro diletto. Fa da preludio Giorno di febbre. Vi abita un Montalbano febbricitante, impegnato nella vana ricerca di un termometro. È quasi una comica. Eppure il commissario, che assiste a uno scippo e al ferimento di una bambina, ha modo di fiutare, nel segreto di un barbone che si prodiga a dare soccorso, l'inabissamento di un giallo. La ricerca investigativa irrompe nel romanzo breve Ferito a morte. Montalbano si incarica di dare di sé un ritratto a contrasto, un attestato di esistenza in vita in qualità di personaggio nel ruolo di sbirro: lui «è» in quanto esistono i delinquenti. Un colpo di pistola ha ucciso, nudo nel suo letto, uno spurcissimo strozzino, che tiene in casa come serva una nipote diciottenne e ha come esattore un pregiudicato. Entra in scena un altro morto ammazzato. Si tratta del fattorino Dindò, personaggio di lunare innocenza. Per risolvere il caso, Montalbano si atteggia a regista cinematografico. Prova e riprova sul set le ricostruzioni possibili. Si insinua veloce, nella trama del libro, Un cappello pieno di pioggia. Ed è un imprevedibile cappello, quello del titolo, che consente allo sbigottito Montalbano, in trasferta a Roma, di favorire la cattura di uno spacciatore. Il quarto segreto vede in azione un Montalbano inedito che segretamente collabora con i carabinieri; e, senza la sua squadra, ma con l'aiuto esclusivo di un Catarella «affelicitato», porta a termine l'indagine sulla morte di un misterioso muratore e sulle attività di un costruttore mafioso. Segue, con La paura di Montalbano, l'ultimo «movimento» corto. Nella luminosità gelida di una passeggiata in montagna, accade a Montalbano di salvare una donna sospesa su uno «sbalanco». E di rispondere mentalmente alla provocazione di Livia, che lo accusa di non spingersi oltre le «prove» nelle sue investigazioni, proibendosi di scendere negli «abissi dell'animo». Montalbano confessa di avere «scanto». Sapeva che, «raggiunto il fondo di uno qualsiasi di questi strapiombi, ci avrebbe immancabilmente trovato uno specchio». Conclude il libro Meglio lo scuro. Dapprima Montalbano è riluttante. Non vuole affrontare il caso. Gli sembra di dover entrare in un romanzo d'appendice da smorfiare in romanzo poliziesco. C'è una confessione in punto di morte: un veleno che non è veleno; un omicidio che non è omicidio. La storia è datata 1950. Le persone implicate sono già morte, o prossime a morire. Alla fine il commissario non si sottrae. Purtroppo la verità che scopre è diventata superflua. Anzi, la sua «luce» può risultare inutilmente ustionante.

EAN: 9788838944949
Usato, molto buono
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