Arte Pittura

Verona, Adriano Parise Ed. 1991, cm.23x30, pp.300, numersoe figure bn.e a colori nel testo, brossura con sopracoperta figurata a colori. Prima edizione.

Milano, Amilcare Pizzi Editore 1962, cm.23x31, pp.30 con 40 tavole a colori ft. legatura editoriale cartonata con sopracoperta figurata a colori. Mario Carletti è nato a Torino nel 1912 ed è morto a Cossato nel 1977. «La sua pittura d'urto, violenta, aggressiva, viene qui raccolta per la prima volta in volume in tutta la sua evoluzione per offrire la sintesi di uno svolgimento lento e difficile, ardito e rischioso, drammaticamente vissuto e pagato. E per la prima volta, anche, si traccia un ritratto coraggioso e ardito dell'uomo, delle sue scontrosità e dei suoi handicap, un ritratto spietato e affettuoso a un tempo...».

English Text. Firenze, Olschki Ed. 2008, cm 22,5 x 30, pp.XII,462 pp. con 144 tavv. f.t. di cui 64 a colori. legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta figurata a colori. Fondazione Carlo Marchi - Studi, 24. Francesco d’Ubertino Verdi (1494-1557), detto Bachiacca (o anche Bacchiacca), produsse per la corte medicea opere d’arte mpio studio affronta i vari generi dell’opera di Bachiacca e dimostra che, al contrario di quanto sostenuto dalla storiografia d’arte, fu un gusto cosmopolita e non solo un’ambizione nazionalista ad ispirare la cultura pittorica del ’500. Il volume include un catalogo ed un’appendice documentaria. Francesco d’Ubertino Verdi (1494-1557), nicknamed Bachiacca, (or also Bacchiacca)provided the Medici court and privileged Florentine patrons with opulent works of art that combined the figural inventiveness of Italian artists with lush northern European landscapes. This comprehensive study of Bachiacca’s work in all media explicates the artist’s distinctive, hybrid style and demonstrates that cosmopolitan tastes, not nationalist narratives, inspired the vibrant pictorial culture of Renaissance Florence. It includes a catalog and documentary appendices. / Francesco d’Ubertino Verdi (1494-1557), nicknamed Bachiacca (also known as Bacchiacca), provided the Medici court and privileged Florentine patrons with opulent works of art that combined the figural inventiveness of Italian artists with lush northern European landscapes. This comprehensive study of Bachiacca’s work in all media explicates the artist’s distinctive, hybrid style and demonstrates that cosmopolitan tastes, not nationalist narratives, inspired the vibrant pictorial culture of Renaissance Florence. It includes a catalog and documentary appendices.

Villa Fiorentino, Città di Sorrento, 2024. A cura di Isabella Valente. 2024, cm.23,5x30, pp.248 illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori.

Con una lirica di Alfonso Gatto, Firenze, Edizioni della Bezuga 1984, cm.25x29, LXXVIII tavole a colori ed in nero nei testi, legatura editoriale cartonata con sopracoperta figurata a colori. Edizione in 1000 esemplari.

Firenze, Olschki Ed. 1996, cm.21,5x30, 110 pp. con 85 ill. f.t. Rilegato., legatura editoriale con sopracoperta figurata a colori. Coll. Fondazione Carlo Marchi - Studi, 8. Una interpretazione della pittura del Rosso Fiorentino dove i contenuti e la forma delle sue opere vengono avvicinati alla cultura savonaroliana e arcaizzante della Firenze aristocratica, alla quale appartenevano gran parte dei committenti dell'artista. V An interpretation of Rosso Fiorentino’s paintings where the style and subject of his works are set against the culture of Savonarola and of the past history of aristocratic Florence, to which the majority of the artist’s customers belonged. It also introd

Presentazione di Giorgio Soavi. Milano, Skira per Corriere della Sera 2011, cm.17x21, pp.189, num.tavv.a col. brossura copertina figurata a colori. Coll. I Classici dell'Arte8

Presentazione di Piero Bargellini. Milano, Skira per Corriere della Sera 2011, cm.17x21, pp.189, num.tavv.a col. brossura copertina figurata a colori. Coll. I Classici dell'Arte,61.

Firenze, Palazzo Pinucci, Galleria Via Larga. Presentazione di Gianni Pozzi. Firenze, Accademia delle Arti del Disegno 1994, cm.21x25, pp.2, 30 tavole a colori fuori testo, brossura copertina figurata a colori.

Testi di Eleonora Frattarolo, Mark Gisbourne, Omar Galliani. Art Today. Firenze, TornabuoniArte 2017, cm.24x30, pp.110 illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori.

Roma, Libreria Editrice L'Erma Di Bretschneider 1995, cm.25x31, pp.128, 35 illustrazioni in bianco e nero numerose fuori testo , 35 tavole in bianco e nero numerose f.t, brossura. copertina figurata a colori con bandelle.

Firenze, Polistampa 2001, cm.24x28, pp.80, illustrazioni, tavole. brossura sopracoperta figurata. Collana Controcampo, 1. Catalogo della mostra Rodolfo Ceccotti: cieli e terre di Maremma , (Firenze, Museo Marino Marini, 10 maggio - 10 giugno 2001). Il volume, introdotto da uno scritto di Antonio Natali, presenta le opere di Ceccotti ispirate ai paesaggi della Maremma in 39 tavole a colori. ?Ceccotti è uno dei rari pittori che possono vantare ancora qualche segreto di Pleinair. Non si rifà ad un repertorio, variandolo. Si sente che tutti i suoi quadri sono una testimonianza diretta: di quei luoghi e di quelle ore. L'uomo che, si diceva, non è mai dentro il quadro, si identifica con la camera ottica. Lo sentiamo piazzato davanti al paesaggio, come un pellegrino romantico che misura lo spazio della sua anima? (Luigi Baldacci).

Roma, U.Bozzi Editore per Istituto per il Credito Fondiario 1974, cm.26x29, pp.336, centinaia di illustrazioni bn.e a colori e 23 diss.bn. nel testo, legatura editoriale in tutta tela. Prima edizione. Con questa importante monografia l’Autore porta un suo ulteriore contributo per la realizzazione di un panorama d’insieme del capitolo finale di quella storia della pittura di paesaggio che si era iniziata a Roma con il Bril, che aveva raggiunto le sue punte culminanti con Claude Lorrain, Dughet e Salvator Rosa e che trova nel Settecento la sua piena continuità. Locatelli è essenziale per le origini del Panini e per lo sviluppo dei seguaci italiani Monaldi, Anesi, Busiri, per francesi a Roma quali Lallemand, Vernet e Hubert Robert e per lo stesso “genere pastorale” veneziano. Mentre van Bloemen segue le orme del Dughet risultando il più fecondo pittore di paesaggi a cavallo fra i due secoli, Andrea Locatelli, nato trentatre anni dopo il fiammingo e setto dopo il suo arrivo a Roma, ne confermerà le visuali in un genere pittorico più consono ai nuovi tempi e al nuovo spirito arcadico e pastorale, ma anche più realistico, divenendo il grande protagonista della pittura di paesaggio di tutto il Settecento italiano. La monografia del Busiri Vici fa risaltare in modo esauriente la personalità completa dell’artista, le cui scene popolari, pur risentendo di quelle seicentesche dei “bamboccianti” , già preludono a quelle del Pinelli ed esercitano un importante influsso su analoghe composizioni dei maestri che a lui seguirono nel corso del secolo. E’ affrontato il difficile problema della cronologia, ma data la vastità della produzione e la difficoltà di classificazione in ordine di tempo essa è distribuita nel catalogo per materia e formati, suddivisa cioè in quattro gruppi distinti: vedute con reperti archeologici ed architettonici, marine e paesaggi laziali, bambocciate ed infine i soggetti mitologici, oltre ad una sezione di aggiunte di dipinti notevoli, apparsi dopo la chiusura della numerazione.

Milano, Prometheus 2003, cm.21x26, pp.200, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. Collana Arte e Artisti del Terzo Millennio, 3. Testo Italiano e Inglese.

Roma, Museo del Corso, 29 aprile - 7 settembre 2008. A cura di Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli. Milano, Skira Ed. 2008, cm.24x28, pp.272, numerose illustrazioni e tavole a colori e illustrazioni e, tavv. in bianco e nero nel testo brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Il catalogo e la raccolta di saggi realizzati in occasione della mostra organizzata nella capitale e dedicata agli artisti del Quattrocento e al loro rapporto con la città di Roma, svolgono l'arduo compito di ricostruire la giusta prospettiva storica e culturale, nella consapevolezza di restituire corretto peso e ragionevole considerazione, a un periodo che, sebbene distante dagli splendori del Cinquecento dei Raffaello e dei Michelangelo, ha offerto alla nuova temperie artistica l'opportunità di una vetrina unica al mondo, e le ha consentito di arricchirsi con i canoni estetici della religiosità e della sacralità propri della città sede del papato, cuore della cristianità, gettando così le basi per la nuova nascita dell'Urbe come vera e riconosciuta capitale dello Stato della Chiesa. I pittori che hanno partecipato alla rinascita della Roma artistica, dopo il disgelo avignonese, sono Masolino, Masaccio, Donatello e Giovanni Dalmata, oltre all'importante presenza di Piero della Francesca, chiamato in città da Niccolò V, il quale incaricherà Beato Angelico e Benozzo Gozzoli della realizzazione della Cappella Niccolina in Vaticano. Tra gli artisti influenzati dalla lezione di Piero troviamo inoltre Antoniazzo Romano e Melozzo da Forlì. Importante anche il ruolo degli scultori, come Pollaiolo che realizza la Tomba di Sisto IV e Michelangelo con la Pietà e infine gli artisti dell'ultimo periodo del XV secolo quali Filippino Lippi con la Cappella Carafa e Andrea Mantenga e Pintoricchio.

Firenze,Sala d'Arme di Palazzo Vecchio,12/01-24/02/1985. Firenze, Arte Centro 1981, cm.15x21, pp.90, numerose figure bn.e a colori nel testo, brossura con copertina figurata a colori.

Città di Castello, 7 aprile - 9 giugno 2001. Testo bilingue in italiano e in inglese. Arte a cura di Giuliano Serafini. Comune di Città di Castello, 2001, cm.21x29,5, pp.158 illustrato a colori. brossura.

Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale 2008, cm.23x28, pp.192, illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura copertina figurata. Testo Italiano e Inglese. Diana Baylon, eclettica "artista per il design" dagli anni Sessanta a oggi, amica di Lucio Fontana, Alberto Burri, Bruno Munari, ha sperimentato con temeraria sensibilità il volo e la velocità. Con partiture geometriche, luci, ritmi, superfici maiuscole e minuscole ha spaziato tra tecniche e materiali: dal gioiello all'arazzo, dalla pittura alla scultura, dall'oro alla lana, dall'alluminio alla pietra, dal plexi-glass al marmo, dalla parola alla carta... Da autentica protagonista dell'avanguardia italiana del Novecento. Testi di Marta Casati, Carlo Cioni, Philippe Daverio, Lucrezia de Domizio Durini, Anna Mari, Anty Pansera, Aldo Ricci, Paola Barbara Sega, Giuliano Serafini, Lara-Vinca Masini.

14/12/1998-19/2/1989. a cura di Giovanna De Feo, Patrizia Rosazza Ferraris, Livia Velani. Arnoldo Mondadori Ed. - De Luca Ediz.D'Arte 1988, cm.21,5x24, pp.121, numerose illustrazioni bn.e tavole a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori.

Firenze, L'Indiano 1970, cm.22x24, pp.109, 44 figure bn.e a colori, brossura copertina figurata a colori con bandelle.

Livorno, 30 luglio-21 agosto 1966. Saggio introduttivo di Carlo L.Ragghianti. A cura di Raffaele Monti, Giacinto Nudi. Firenze, s.e. 1966, cm.17x24, pp.ca.30, 81 tavole bn.e a colori fuori testo, brossura copertina figurata a colori. Coll.Mostre Retrospettive dei Pittori Livornesi.

Introduzione di Palma Bucarelli, opere di , Lo Savio Francesco, Mari Enzo, Pascali Pino, Pistoletto Michelangelo, Prini Emilio, Schifano Mario, Twombly Cy, Zorio Giberto, Lucio Fontana e altri. Gallerina Nazionale di Arte Moderna. 1969, cm.20,5x24, pp.218, brossura con copertina figurata a colori.

Forte di Belvedere. Firenze. 2008. 2008, cm.19x23, pp.130 illustrato a colori. brossura con sopraccoperta figurata a colori.

Firenze, 27 settembre 2016-8 gennaio 2017. Firenze, Giunti 2016, cm.23x28, pp.320, a colori, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori. Il catalogo della mostra, dedicata ad Ardengo Soffici (1879-1964), sarà occasione per ripercorrerne l'esperienza artistica di pittore, scrittore, critico d'arte e polemista. Il titolo della mostra, "Scoperte e massacri", riprende quello della raccolta dei testi critici di Soffici, pubblicati tra il primo e il secondo decennio del Novecento, decisivi per il rinnovamento in chiave novecentesca dell'arte in Italia. Le opere in mostra vanno da Segantini a Cezanne, da Renoir a Picasso, da Degas a Medardo Rosso, da De Chirico a Carrà, oltre a quelle dello stesso Soffici e sono scelte sulla base delle sue predilezioni e delle avversioni. I testi in catalogo ci aiutano a orientarci fra le sue "scoperte" e i suoi drastici "massacri".