Firenze

Firenze, Alessandro Falciani 1997, cm.17x24,5, pp.127, brossura. Coll.Le Stanze dei Libri, diretta da Roberto Mascagni.

Con la collaboraz.di Francesca Di Marco. Firenze, Loggia de' Lanzi 1995, cm.17x24, pp.175, num.figg.bn.nt. brossura sopracop.fig.a col. Coll.Saggistica.

Firenze, Alberto Bruschi 1992, cm.15x21, pp.55,14, brossura con bandelle, cop. ornata, Ristampa anastatica ediz. 1891, 1900.

Introduz.di Antony de Witt. Firenze, A cura della Cassa di Risparmio 1959, cm.24,5x34, pp.8, XLIX tavv.bn. e alcune a col.ft. legatura ed. titoli al piatto anteriore.

Introduz.di Antony de Witt. Firenze, A cura della Cassa di Risparmio 1955, cm.24,5x34, pp.8, XXXV tavv.bn. e alcune a col.ft. legatura ed. titoli al piatto anteriore.

Guerra Mondiale. Firenze, Alinea Ed. 1992, cm.22,5x22,5, pp.215, oltre 200 ill.e tavv.bn.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Saggi e Documenti di Storia dell'Architettura,20.

A cura di Rolando Jahier. 1999, cm.21,5x31, pp.168, num.figg.bn.nt. brossura sopraccoperta figurata.

Firenze, Mandragora 2023, cm.21x28, pp.144 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Conosciuta dai fiorentini come “Il Palagi” – dal nome del direttore, il medico Piero Palagi – Villa Santa Margherita rappresenta un vero e proprio bene del nostro patrimonio architettonico e artistico. La Villa, già convalescenziario durante la celebre peste di manzoniana memoria, nel 1923 diventa Istituto “ortopedico” sotto la direzione appunto di Palagi e da allora questo luogo di cura – come solitamente accade alle realtà di successo – subisce continue trasformazioni e adattamenti, per adeguarne le strutture alle sempre più stringenti esigenze di sviluppo. Il valore del recente restauro e della nuova destinazione sanitaria dell’antica “Villa Margherita” – dei quali questa pubblicazione dà conto – appare, alla luce di ciò, particolarmente significativo perché esprime la compiuta realizzazione di un adeguamento alle necessità sanitarie all’interno di una struttura storica. L’antica Villa, il suo giardino, il corpo a padiglioni adagiato sul pendio sono pezzi diversi ma espressivi di una volontà insediativa e di una intenzionalità comunicativa che ancora trasmettono i propri significati, i propri principi e inducono a pensare. Anche se oggi si presentano un po’ variate e degradate, queste parti hanno un valore che va recuperato, per preservarlo e offrirlo ai cittadini, ai pazienti, ai visitatori. È il valore dell’architettura come arte civica, che testimonia il proprio tempo e ne offre un’immagine significativa e originale. Contributi di Fabrizio Rossi Prodi, Giancarlo Landini, Donatella Lippi, Francesco Baldanzi, Emiliano Romagnoli, Marco Massagli, Luca Meucci, Luisa Berretti.

Testi di Carlo Salvianti per il Capoluogo. Osvaldo del mela per la Valle del Mugnone. Berlinghiero Buonarroti per la Valle dell'Arno. A cura di Jahier Rolando. Firenze, JR 2008, cm.21,5x31, pp.190, brossura sopraccoperta figurata a colori.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1967, cm.13,5x20, pp.140, num.figg.bn.nt. brossura copertina figurata.

Firenze, Sismel Edizioni del Galluzzo 2000, cm.16x24, pp.458, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Millennio Medievale,18. Raccolta di saggi, pubblicati nel corso degli ultimi quindici anni, tesi a ricostruire non tanto la biografia del Savonarola quanto piuttosto un suo ritratto filosofico e politico, fondato sulle sue scelte spirituali. Centrale, in quest’ottica, sia il rapporto con gli intellettuali ‘laurenziani’ sia con i maestri della tradizione domenicana, primo fra tutti Tommaso d’Aquino; oltre alla Bibbia, è la lettura dell’Aquinate che consente al Savonarola di elaborare il concetto di profezia che sta alla base di tutta la sua elaborazione teorica e della sua azione pratica.

Firenze, Bemporad & Figlio Ed. 1922, cm.13,5x20, pp.260, una tavola bn.in antiporta . brossura. Seconda edizione, Settimo migliaio.

Fiorenza, Nella Stamperia Graficia Il Bandino 1988, cm.15x21, pp.232, brossura sopraccoperta figurata a colori.

Geo Edizioni 2004, cm.22x30, pp.414, ill.bn.nt. legatura editoriale cartonata.

London, Jonathan Cape 2003, cm.12,5x19,5, pp.XVIII,302, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. In April 1478, a plot to murder the two heads of the powerful Medici family miscarried dramatically in the cathedral of Florence. The younger of the two brothers was killed, but Lorenzo the Magnificent, the brilliant poet and connoisseur escaped. A bloodbath followed in reprisal. All Italy was at once affected, as it emerged that the Pope, the King of Naples, and the Duke of Urbino were deeply implicated in the plot, and that binding treaties required Milan and Venice to assist Florence. A tangle of Florentine interests now came to light, revealing a dangerous archbishop, a cosseted papal nephew, and the Pazzi - an ambitious family of bankers with lofty connections abroad. The Pazzi were the foremost social and financial rivals of the Medici, but they were forced - like all other leading families in Florence - to pay political obeisance to them, in a play of attitudes that was stifling public discussion and subverting the Florentine republic. Against the high abstract shadows of power politics and the menace to political debate, the Pazzi Conspiracy was driven by bankers, priests, politicians, and mercenaries, caught up in a tangle of passion and armed violence.

Fatti di storia vera raccontati in forma di favola. Illustraz.di Sarah Duque. Firenze, Cantini Ediz. d'Arte 1984, cm.19,5x27,5, pp.125, ill.bn.nt. brossura con bandelle, cop.fig.

text in english. Firenze, Edifir 2003, cm.21x28, pp.182, num.ill.bn. 53 tavv.a col. brossura copertina figurata a colori. Un'equipe di esperti italiani e stranieri coordinata da Marco Ciatti da conto degli studi compiuti in occasione del restauro eseguito sull'antica tavola di Santa Maria Maggiore a Firenze. La grande icona lignea, molto venerata in passato e poi declinata nel culto e nelle attenzione conservative, si svela oggi - dopo il recupero effettuato dall'Opificio delle Pietre Dure - come una delle piu importanti e suggestive testimonianze figurative della Firenze delle origini. I risultati a cui gli studiosi sono giunti - con accurate analisi storico-artistiche e scientifiche - aprono il campo a ulteriori studi attraverso i quali rispondere a quelle affascinanti domande sulla cronologia e la paternita di questa straordinaria opera riscoperta, che emergono ora con piu urgenza.

Santa Chiesa. Vita del gran Principe Ferdinando di Toscana. Edizione di 250 esemplari per ordine numerati. Firenze, Il Giornale di Erudizione 1887, cm.12,5x18,5, pp.86, brossura originale in rosso e nero. Bibliotechina Grassoccia Capricci e Curiosità Letterarie inedite o rare raccolte da F.Orlando e G.Baccini,3. Edizione di 250 esemplari per ordine numerati. Esemplare 85.

Ente Teatrale Italiano. ETI 1967, cm.22x24, pp.circa 90 di tavole bn. e anche alcune stampe su cartoncino pesante internamente. brossura copertina figurata a colori.

A cura di Foresto Niccolai. Firenze, Ediz.SP44 1989, cm.16x23,5, pp.num.tavv.bn.nt. brossura con bandelle, cop.fig.

Firenze, Adriano Salani Ed. 1969, cm.12x18, pp.978, 64 tavv.bn.ft. legatura editoriale copertina con fregi in oro.

A cura di Umberto Baldini. Fotografie di M.Listri. Firenze, Nardini Ed.per Banca Toscana 1981, cm.22x29, pp.348, num.ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura editoriale in tutta tela, titoli in oro al piatto anteriore e dorso,con sopraccoperta figurata. Ottimo esemplare. Fotografie di Massimo Listri.Con la collaborazione di Lando Bartoli, Luciano Berti, Ornella Casazza, Marco Chiarini, Isnardo Pio Grossi o.p., Francesco Gurrieri, Roberto Lunardi, Giuseppe Marchini, Daniela Mignani, Bruno Nardini, Alessandro Parronchi, Roberto Salvini, Fiorenza Scalia. Santa Maria Novella è la prima, in senso cronologico, delle grandi basiliche fiorentine. Il nome "Novella" le viene dall'aver sostituito sulla piazza un oratorio del IX secolo, già ingrandito nel 1094, chiamato Santa Maria delle Vigne. Nel 1221 questa chiesa e l'area circostante vengono assegnati ai frati domenicani, che subito iniziano la trasformazione. La costruzione di quella che sarà la sontuosa sede del potente Ordine domenicano inizia nel 1246 ad opera di due monaci architetti, frà Sisto Fiorentino e frà Ristoro da Campi, e viene conclusa nel 1360 sotto la direzione di frà Iacopo Talenti, autore anche del Cappellone degli Spagnoli (1350-55), del Refettorio del convento (1353) e del grande campanile cuspidato in stile romanico-gotico (1330). La ricca facciata a intarsi di marmo bianco e nero è un capolavoro: iniziata nel 1300, sarà poi completata nel 1470 da Leon Battista Alberti. L'interno della Basilica ospita una serie di opere che portano la firma di Giotto, Andrea Orcagna, Brunelleschi, Ghiberti, Benedetto da Maiano, Masaccio, Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi. Nei Chiostri sono visibili affreschi di Paolo Uccello e della scuola fiorentina dal XIII al XV secolo. Ottime condizioni.

Rufina, Firenze, Tipografia Poggiali 1993, cm.17x24, pp.139, 73 ill.e tavv.bn.e col.nt. brossura sopraccop.ill.a col.

A cura di Luigi Zangheri. Uniedit 1977, cm.12x21,5, pp.94 ill.bn.nt. brossura copertina figurata. Biblioteca di Architettura. Saggi e Docuementi,13.