Militaria

Prefazione di Otto d'Asburgo. Roma, Ciarrapico Editore 1982, cm.15x23, pp.318, illustrazioni in bianco e nero, brossura con copertina figurata a colori. Coll.I Soldati.

Ermanno Albertelli 1994, 2 volumi. cm.19,5x26, pp.64, 64, brossura con copertina figurata a colori.

Traduzione di S.Maddaloni. Bologna, Il Mulino 1985, cm.15,5x21,5, pp.340, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Coll.Biblioteca Storica.

Bolzano, Athesia Buch Gmbh 2020, cm.13,5x21, pp.272, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori Tre uomini e un destino: Dien Bien Phu, la battaglia di 56 giorni che il 7 maggio 1954 segna la sconfitta della Francia, il trionfo di Ho Chi Min nella guerra di Indocina, e il crollo del colonialismo europeo in estremo Oriente. Quando si parla del Vietnam, viene in mente in automatico l'intervento americano degli anni Sessanta nel sud del paese. Ma prima, altrettanto devastante, spietata e orribile, c'è stata la guerra nel nord tra la Francia e il Vietminh, l'esercito di liberazione del Vietnam guidato dal generale Giap. In Indocina, dal 1946 al 1954, hanno combattuto oltre 5000 italiani inquadrati nella legione straniera. Più di mille sono morti in combattimento o nei campi di prigionia viet. Una generazione uscita a pezzi dalla seconda guerra mondiale, caduta nel "tritacarne" della Legione, ultimo approdo di chi non conosceva più il significato della parola "futuro". Ex fascisti, ex partigiani, clandestini arrestati in Francia e poi costretti ad arruolarsi, giovani alla fame senza la prospettiva di un lavoro. Il libro racconta la storia di tre ventenni altoatesini, partiti "volontari" per motivi diversi, che, senza conoscersi l'uno con l'altro, hanno visto le loro vite affondare nel fango "in-mezzo-al-nulla" di Dien Bien Phu, a diecimila chilometri da casa, in una guerra che non gli apparteneva, circondati dalla giungla ostile. "Prigionieri" di una valle spoglia, martellata dall'assedio feroce dei viet. Per capire cosa li ha spinti in questo viaggio all'inferno, bisogna però conoscere anche la loro vita "prima". I drammi e la solitudine che gli hanno fatto credere di non avere più buone carte in mano e nessun altro posto al mondo dove andare. Sono le storie di Beniamino Leoni, che ha disertato e combattuto nel Vietminh contro i suoi ex compagni. Di Emil Stocker, sopravvissuto per caso al massacro insieme al suo straordinario reportage di 1036 foto che racconta i suoi quattro anni di Vietnam. E di Rudi Altadonna, ucciso e poi sepolto nella terra rossa di Dien Bien Phu.

Torino, Einaudi 1978, cm.14x21, pp.321, brossura. Coll. piccola Biblioteca Einaudi,348.

Illustrated by Ernest Lisle Reedstrom. Blandford Press 1984, cm.19.6x25.5. pp.190 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori.

Tavole a colori a cura dell'autore. Milano, Editrice Militare Italiana 1988, cm.18,5x25, pp.90, numerose figure e tavole bn.e a colori, brossura copertina figurata a colori. Serie "De Bello" 7.

Colour plates by Mike Chappell. Blandford Press 1981, cm.19.6x25.5. pp.160 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori.

Colour plates by Mike Chappell. Botley, Osprey Publishing 1996, cm.18x24,5, pp.64, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms Series,161. Testo Inglese.

Colour plates by Bryan Fosten. Botley, Osprey Publishing 1985, cm.18x24,5, pp.48, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms Series,161. Testo Inglese.

Colour plates by Kevin Lyles. Botley, Osprey Publishing 1994, cm.18x24,5, pp.64, brossura copertina a colori. Coll.Elite Series.6. Testo Inglese. The decision, in Spring 1948, to form two battalions of Foreign Legion paratroopers was prompted by the requirement for enlarged airborne forces in Indochina, and the healthy recruitment then employed by the Legion. There were some initial doubts. The Legion were known to be magnificent heavy infantry, but were felt by some to lack the flexibility and agility demanded by independent airborne operations. In the Legion itself there were some misgivings over the possible clash between the self-consciously exclusive 'para mentality', and the Legion's own very marked ésprit de corps. Over time, however, all these doubts evaporated with experience

Botley, Osprey Publishing 1993, cm.18x24,5, pp.98, brossura copertina a colori. Coll.Campaign Series,29. Testo Inglese.

Botley, Osprey Publishing 1993, cm.18x24,5, pp.98, brossura copertina a colori. Coll.Campaign Series,23. Testo Inglese.

Battlescene plates by Alan & Michael Perry. Botley, Osprey Publishing 1998, cm.18x24,5, pp.98, brossura copertina a colori. Coll.Campaign Series,54. Testo Inglese. The first major battle in the Western theatre of the American Civil War (1861-1865), Shiloh came as a horrifying shock to both the American public and those in arms. For the first time they had some idea of the terrible price that would be paid for the preservation of the Union. On 6 April 1862 General Albert Sidney Johnston caught Grant and Sherman by surprise and very nearly drove them into the River Tennessee, but was mortally wounded in the process. Somehow Grant and Sherman hung on and the next day managed to drive back the hordes of grey-clad rebels.

Colour plates by Mike Chappell. Botley, Osprey Publishing Ltd 1989, cm.18x24,5, pp.48, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms, series 325. Testo Inglese. In this worthy addition to the Men-at-Arms series, Martin Windrow examines the history and uniforms of the French Foreign Legion from the start of the First World War to the end of the Second World War. The author's knowledgeable text covers such topics as a comprehensive battle history of the Legion on the Western Front 1914-18, the colonial campaigns in Morocco, Syria and Indochina, the Battle of France and campaign in Tunisia. This volume is splendidly illustrated throughout, containing a wealth of contemporary photographs and eight full page colour plates by Mike Chappell.

Colour plates by Richard Hook. Botley, Osprey Publishing Ltd 1989, cm.18x24,5, pp.48, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms, series 208. Testo Inglese. In the Sudan in 1881 an obscure son of a carpenter pronounced himself the 'Mahdi' or 'Guided One of the Prophet', the long-expected Messiah of the Islamic faith. His influence was so strong that Egypt (co-ruled by Britain and France) was plunged into war. Robert Wilkinson-Latham provides an absorbing account of the Sudan campaigns, including the siege of Khartoum, the unpredictable General Charles Gordon, and the Nile Expedition. The author details the organisation and fortunes of all forces involved, painting a fascinating picture of the place and its peoples from 1881-98.

Colour plates by Michael Roffe. Botley, Osprey Publishing Ltd 1980, cm.18x24,5, pp.48, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms, series 59. Testo Inglese. In the Sudan in 1881 an obscure son of a carpenter pronounced himself the 'Mahdi' or 'Guided One of the Prophet', the long-expected Messiah of the Islamic faith. His influence was so strong that Egypt (co-ruled by Britain and France) was plunged into war. Robert Wilkinson-Latham provides an absorbing account of the Sudan campaigns, including the siege of Khartoum, the unpredictable General Charles Gordon, and the Nile Expedition. The author details the organisation and fortunes of all forces involved, painting a fascinating picture of the place and its peoples from 1881-98.

Colour plates by Richard Hook. Botley, Osprey Publishing Ltd 1984, cm.18x24,5, pp.48, brossura copertina a colori. Coll.Men at Arms, series 197. Testo Inglese.

Botley, Osprey Publishing 1991, cm.18x24,5, pp.98, brossura copertina a colori. Coll.Campaign Series,8. Testo Inglese.

Battlescene plates by Adam Hook. London, Osprey 1994, cm.18,2x25,7, pp.96, numerosi disegni e cartine a colori e in bn. nel testo , brossura, copertina figurata a colori. Coll.Osprey Military - Campaign Series,10. The Confederate invasion of the Northern states was General Lee's last great gamble. By taking the war to the Union he hoped to force Lincoln into peace negotiations, or win support from the European powers who were watching events closely from across the Atlantic. Equally, Meade's Army of the Potomac needed to regain it's fighting credibility after the setbacks of Fredericksburg and saw this as an opportunity to redeem its honour. The clash of 150,000 soldiers from both sides would ultimately decide the fate of a nation.

London, Osprey 1993, cm.18,2x25,7, pp.96, numerosi disegni e cartine a colori e in bn. nel testo , brossura, copertina figurata a colori. Coll.Osprey Military - Campaign Series,26.

London, Osprey Publishing Limited 1992, cm.16x24, pp.96, numerose figure bn.e a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori. Coll.Campaign Series,17.

Bologna, Odoya 2015, cm.12x24, pp.208, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. Collana Odoya Library, 188. Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale "macchina" bellica. L'esercito romano fu l'efficace strumento dell'espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d'Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso. Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un'organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l'Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano. Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Alba, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte. La grandezza dell'Impero fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici insuccessi militari.

Richard Hook (Illustrator). London, Osprey Publishing Limited 1995, cm.18,5x24,5, pp.96, numerose figure bn.e a colori nel testo, brossura con copertina figurata a colori. Coll.Campaign Series,39,