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Le compositeur, l'interprète, le public. Une étude d'intercommunication.

Autore:
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Conseil International de la Musique Publication - Série «Musique et Communication», 1.
Dettagli: cm.14,5x20,5, 224 pp., Coll. Conseil International de la Musique Publication - Série «Musique et Communication», 1.

EAN: 9788822217530
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Firenze, Olschki Ed. 1970, cm.14,5x20,5, 214 pp., Coll. International Music Council Publications - Series «Music and Communication», 1.

EAN: 9788822217523
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#134761 Archeologia
Firenze, Edizioni Il Ponte 1999, cm.21,5x28, pp.236, ill.bn.nt., brossura, sopracop.fig.
EUR 30.00
Ultima copia
A cura di Paolo Piani. Firenze, Sarnus 2014, cm.17x24, pp.320, brossura cop.fig.a col. Coll.Diari e Memorie,XXIX. Libri Bianchi,3. Ricordi il suono della campanella, il momento della ricreazione, i viaggi con lo scuolabus? Come si chiamavano i tuoi maestri? Chi tra i compagni di classe ti stava più simpatico? Questo "libro bianco" devi scriverlo tu, rispondendo alle domande e riempiendo i tanti spazi vuoti con pensieri e memorie. Un modo per tornare ancora una volta tra i banchi, a scherzare con gli amici di una volta e chiedersi cosa mai vorremmo fare da grandi. Ma anche un possibile regalo per i nostri genitori, per scoprire com'era la scuola ai loro tempi e che cos'è cambiato nel frattempo.

EAN: 9788856301069
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#310637 Dantesca
A cura di Federico Ruggiero. Coordinamento editoriale di Massimiliano Corrado. Roma, Salerno 2022, cm.18,5x25,5, pp.1020, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Coll.Censimento dei Commenti Danteschi. Guiniforte Barzizza (Pavia 14061463), figlio prediletto del noto umanista Gasparino, è conosciuto perlopiú come giureconsulto dedito all’oratoria e ai classici, mentre degli altri suoi interessi letterari non resta oggi quasi piú memoria. Fra questi, acquista rilievo la composizione di un poderoso Commento all’Inferno, realizzato su esplicita richiesta del duca Filippo Maria Visconti nel 1438, quando ormai Guiniforte si era stabilmente trasferito a Milano. Secondo il progetto iniziale, il Commento si sarebbe dovuto estendere a tutta la Commedia, ma il silenzio della tradizione sulle altre due cantiche e i pochi dati ricavabili dai paratesti che lo precedono lasciano credere che la chiosa a Purgatorio e Paradiso non abbia mai visto la luce. Il Commento, strettamente legato all’ambiente che ne promosse la realizzazione, non ha goduto di grande diffusione: la morte del committente (1447), ultimo della propria dinastia, e con essa la conseguente dispersione della biblioteca di famiglia ebbero non poco peso sul silenzio da cui fu presto avvolto il testo. Le poche testimonianze manoscritte giunte fino a noi, tutte di area lombarda, entrarono nei fondi della Bibliothèque Royale o in collezioni private, togliendo visibilità all’opera. Se ne recuperò memoria soltanto quattro secoli piú tardi, quando l’avvocato imolese Giuseppe Zacheroni, esule a Marsiglia, ne pubblicò il testo con la collaborazione degli editori Mossy e Molini (1838). L’edizione Zacheroni si fondava in larga parte sull’esemplare di dedica fortunosamente ritrovato pochi anni prima in Dordogna dal pubblicista Gaston de Flotte, qua e là integrato attraverso la consultazione di un secondo codice. Benché prestigiosa sotto il profilo tipografico, l’edizione – la sola fin qui disponibile – ha stabilito un testo altamente inaffidabile, guastato da numerosi errori di lettura e da tagli arbitrari. Sulla base di ulteriori acquisizioni filologiche, la presente edizione fornisce il primo testo critico del Commento. La collazione del testimoniale ha inoltre portato alla luce indizi circa la sussistenza di almeno due fasi elaborative: questo dato, fin qui insospettato, emerge in tutta la sua rilevanza se si considera che alla fase elaborativa piú tarda sono da addebitare migliorie esegetiche di discreto rilievo. Il Commento di Barzizza offre una preziosa testimonianza di gusti che vanno progressivamente trasformandosi e di nuove modalità di lettura del poema, ormai stabilmente acclimatatosi in Lombardia: se pure la corte viscontea dell’epoca condivideva pochi valori con la Firenze di primo Trecento, di certo non poteva non subire il fascino della sua migliore letteratura in volgare.

EAN: 9788869736537
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#317983 Dantesca
A cura di Nicola Bizzi. Prato, Aurora Boreale 2022, cm.13x21, pp.58, illustrazioni. brossura. Collana A riveder le stelle. Nel 1838 uscì a Firenze "Una notte di Dante", l'opera più celebre di Giovanni Marchetti, straordinaria e poliedrica figura di umanista, letterato e politico, nonché grande studioso delle opere e del pensiero di Dante Alighieri, vissuto a cavallo tra l'età napoleonica e la stagione del Risorgimento. Si tratta di un componimento poetico in quattro canti in terza rima, tra i più rilevanti della produzione dantesca del Marchetti, che segue un discorso sull'Alighieri del 1819 e il Discorso intorno allo stato presente della letteratura italiana del 1824. Basandosi su un'antica leggenda, in "Una notte di Dante" l'autore racconta la notte trascorsa da Dante Alighieri il 2 Maggio 1318 presso il convento camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, sotto il monte Catria, nei pressi di Gubbio, il suo colloquio con il priore (uno degli Angiolini da Brivio, antenato quindi del Marchetti stesso) e con Castruccio Castracani, Capitano del Popolo di Lucca, sul misero stato dell'Italia e sulla speranza di riscatto che, ammonisce un profetico eremita, non avverrà che molti secoli più tardi.

EAN: 9791280130914
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