Stati Uniti e Italia nella grande guerra (1914-1918).

A cura di Luigi De Rosa, Ennio Di Nolfo. Firenze, Olschki Ed. 1986, cm.17x24, pp.428, br. Coll.Società degli Storici Italiani.

Napoli, Edizioni Scienritifche Italiane 1986, cm.13x21, pp.508, brossura. Biblioteca Storica Fondata da Adolfo Omodeo. Diretta da Elio D'Aria, Renzo de Felice, Rosario Romeo. Da questa prima monografia, si rileva che i rapporti fra Italia e USA durante l'Amministrazione Truman costituiscono un aspetto molto significativo delle relazioni internazionali del periodo, nonchè le radici dell'attuale collaborazione italo-statunitense. Eppure, la polemica per il trattato di pace del '47, la sua revisione e i noti "sospesi" - Trieste e le colonie - le difficoltà per la ricostruzione economica, l'iter assai controverso per l'adesione italiana al Patto Atlantico, resero quei rapporti molto intensi, complessi e tutt'altro che facili. Da questo studio emergono anche alcune tendenze di fondo della politica estera italiana, la sua interrelazione profonda con la politica interna, nonchè gli elementi di continuità rispetto al periodo liberale e fascista. Egualmente suscettibile di un riesame sembrerebbe la politica americana verso l'URSS dal 1945 in poi, poichè l'autrice individua varie fasi nella linea del containment. Resta sullo sfondo l'avvio del processo di unificazione europea su basi federative, promosso dagli USA mediante il Piano Marshall, e la sua progressiva reductio dall'idea dell'unificazione dell'Europa alla sua integrazione attraverso il Patto Atlantico.

Firenze, Vallecchi 2011, cm.14,5x21, pp.376, br., cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Le Stelle. Nel corso del Ventennio, fra la concezione mitica degli States mediata dai cultori della letteratura d'oltreoceano - come Pavese e Vittorini - e l'atteggiamento critico suggerito dal regime, si diffuse una visione più oggettiva degli Stati Uniti, elaborata da quegli scrittori che scelsero gli Usa come meta dei propri viaggi di conoscenza. Oltre a chiarire il ruolo del cinema e dell'emigrazione nella diffusione dell'american dream e i complessi rapporti fra la cultura fascista e quella statunitense, il volume - che si concentra in particolare sulle opere di Ciarlantini, Barzini jr, Depero, Soldati, Borgese e Cecchi - analizza le tematiche più frequenti nelle riflessioni letterarie del Ventennio sull'America: dalla traversata dell'Atlantico all'incontro straniante con le megalopoli e i grattacieli, dalla segregazione razziale al problema dell'alcolismo e del proibizionismo, dalla condizione disagiata dei nostri emigranti all'emancipazione delle american girls. Da queste testimonianze è possibile trarre non pochi spunti per una riflessione più consapevole sul rapporto fra il nostro e il Nuovo Mondo, e per chiarire oggi, nel mezzo di una nuova crisi mondiale, le radici della nostra percezione dell'America, paese ferocemente contestato, ma nel contempo visceralmente amato.

Palermo, Sellerio Editore 1984, cm.13,5x21, pp.236, br., cop.fig. Coll.Prisma,63.