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#101660 Filologia

De partu Virginis.

Autore:
Curatore: A cura di C. Fantazzi e A. Perosa.
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Studi e testi, 17.
Dettagli: cm.17x24, cxxvi-134 pp. con 5 tavv. f.t., Coll. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Studi e testi, 17.

EAN: 9788822236159
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Testo critico, traduzione e commento a cura di A. Saiani. Firenze, Olschki Ed. 1994, cm.17x24, pp.684, br. Coll. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 139. (copia con scritta a penna alla copertina).

EAN: 9788822242693
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#182653 Facsimili
L’Officio della Vergine di Modena è un libro d’ore di manifattura lombarda datato 1390. Il codice, scritto e miniato su pergamena finissima, nel formato di cm.15x21, si compone di 272 carte, corrispondenti a 544 pagine. L’apparato decorativo, dipinto con grande profusione di oro in lamina, presenta 28 miniature a piena pagina dedicate ai santi e alle festività religiose, 15 carte interamente incorniciate con fregi a motivi vegetali e miniature raffiguranti episodi della vita della Vergine e di Gesù, 10 capilettera dorati ornati con grandi fregi, 522 capilettera dorati, oltre 2500 iniziali miniate, di cui 1350 laminate in oro e 300 finalini di riga in gran parte dorati. La scrittura è in carattere gotico rotondo, con titoli rubricati. Il contenuto, partendo dal calendario, è quello classico dell’Officium del rito della Chiesa romana. Il committente fu il ricco nobile milanese, Balzarino de Pusterla, ambasciatore e uomo di corte di Gian Galeazzo e di Filippo Maria Visconti, e il cui stemma compare a c. 12r e ricamato sul retro della copertina. Il codice subì diversi passaggi di proprietà prima di giungere, nel Settecento, nella raffinata collezione del marchese Obizzi del Catajo, donata interamente nel 1817 alla Biblioteca Estense. Il codice è riconosciuto dagli studiosi come uno dei capolavori assoluti della miniatura, ascrivibile al periodo aureo del gotico internazionale. Le miniature sono state recentemente attribuite a Tomasino da Vimercate, autore di altri manoscritti per la corte viscontea e operante, negli ultimi anni del Trecento, nella bottega milanese di Giovannino de Grassi. L’Officium dell’Estense rappresenta l’espressione massima della sua arte, sempre originale, elegante e particolarmente dolce nelle rappresentazioni delle figure femminili. La bellissima e lussuosa legatura del codice, in delicata seta rossa, è interamente ricamata con cornici ornamentali sui piatti e sul dorso a fili d’oro, d’argento e sete colorate; al centro del piatto anteriore è incorniciato il busto della Vergine Maria, mentre al centro del posteriore è ricamato lo stemma del possessore. Anche la copertina, presumibilmente manufatta nel Cinquecento per un alto personaggio di corte, costituisce per sontuosità e rarità una vera e propria opera d’arte. Per consentirne la piena visibilità e godibilità, il codice è custodito in apposita teca sormontata da una protezione trasparente. L’edizione in facsimile del Libro d’ore di Modena, presentata nel Palazzo dei Musei di Modena da Arturo Carlo Quintavalle e Giuseppa Z. Zanichelli, è stata realizzata in collaborazione con la Biblioteca Estense Universitaria, su autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in concomitanza con il restauro e la messa in sicurezza della delicata copertina. Le fasi riproduttive – fotografia, digitalizzazione, elaborazione cromatica, stampa speciale su carta appositamente scelta, applicazione degli ori in lamina e a pennello, profilo fustellato delle singole carte e ricamo della copertina – sono state eseguite con le tecnologie più moderne sapientemente coniugate alle nostre metodologie creative, mentre la rilegatura del codice – raccolta e cucitura dei fascicoli, taglio dorato e cesellato, applicazione della copertina su assi di legno – sono state effettuate con procedimenti manuali. Commentario di 128 pagine con saggi e studi. La tiratura in esclusiva mondiale è di 499 esemplari numerati e certificati; altri 56 esemplari sono riservati alle istituzioni e all’editore. Modena, Bibl. Estense Univ., lat. 842 (=alfa R.7.3). Modena, Il Bulino 2006, Coll.Ars Illuminandi.

EAN: 9788886251655
EUR 7,200.00
-62%
EUR 2,700.00
3 copie
A cura di Alvise Andreose. Padova, Roma, Editrice Antenore 2010, cm.14,5x22, pp.688, br. cop.fig.a col. Coll.Medioevo e Rinascimento Veneto,6. Enselmino da Montebelluna, frate agostiniano di Treviso del Trecento, è l'autore di questo fortunato ed intenso poemetto in cui la Madonna racconta, in prima persona, il dramma della madre per la morte del Figlio. L'opera si compone di tre parti: il proemio, in cui Enselmino chiede alla Vergine di raccontare il suo dolore; poi il "Pianto di Maria" vero e proprio, in cui la Madonna rievoca in prima persona la Passione di Gesù, dalla flagellazione alla sepoltura; infine, l'orazione del poeta che ringrazia la Vergine per avergli concesso di narrare il suo pianto. Il poema - scritto in un vigoroso volgare veneto, permeato di forti influssi toscani e danteschi in particolare - ebbe subito una straordinaria fortuna, come prova l'elevato numero di manoscritti e stampe antiche (oltre cento) che lo hanno tramandato integralmente o in parte. In questa nuova edizione critica, a cura di Alvise Andreose, l'opera è corredata di una introduzione storica, di un esauriente apparato di commento letterario e linguistico e di un pratico e dettagliato glossario.

EAN: 9788884556509
EUR 62.00
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EUR 29.00
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