I manoscritti medievali della Biblioteca città d'Arezzo.

Opere di Flavio Bartolozzi, Mauro Bini, Iginia Biriaco, Carmelo Bolognese, Emilio Cervelli, Carlo Desireau, Silvia Fossati, Oriella Francini, Fabrizio Gori, Antonio Martini, Franco Rosselli, Paul Russotto, Claudio Stefanelli. Traduzione di Armando Brissoni. Pistoia, 2004, cm.17x24, pp.124 ill.bn. brossura copertina figurata a colori.

Bologna, Atesa Editrice 1999, cm.17x24, pp.430, numerose illustrazioni b.n. nel testo e 6 tavole b.n. fuori testo, brossura con bandelle Ristampa anastatica dell'ed. di Milano, 1859. Corposa e accurata monografia che illustra la storia di Milano dai primi abitatori fino alla seconda metà dell’Ottocento, con importanti notizie e riferimenti alla topografia, alle origini dei Comuni, alla Lega Lombarda, ai Visconti, agli Sforza, alla Repubblica Cisalpina ed Italiana. Molto dettagliate inoltre le descrizioni di famiglie illustri e dei personaggi famosi nell’arte, nella letteratura, nelle scienze che hanno legato il loro nome alla città di Milano. Nella seconda parte dell’opera sono riportate notizie particolari sulle diocesi e le chiese milanesi, sulla provincia, sull’industria, sull’agricoltura e la viabilità.

1955, cm.17x24, pp.55, fascicolo. Estratto dall'Annuario Vi 1955-1956 del liceo Ginnasio Statale Arnaldo, Brescia.

A cura di Stella Gargantini. Milano, Feltrinelli Editore 2013, cm.13x20, pp.139, brossura copertina figurata a colori. Coll.Universale Economica. I Classici, 56. Con "Candido" pubblicato simultaneamente nel 1759 a Parigi, Londra e Amsterdam, Voltaire portava a perfezione il nuovo genere letterario da lui creato, quel 'conte philosophique' la cui caratteristica essenziale risiede nella tensione dialettica tra allusione ideologica e illusione narrativa. Le convulse e mirabolanti avventure di Candido offrono alla scintillante, ironica e incisiva penna di Voltaire l'opportunità di dimostrare la vanità dell'ottimismo razionalista leibniziano e della teoria del migliore dei mondi possibili. E il lettore di ieri, come quello di oggi, preso dal frenetico ritmo narrativo cede all'incantesimo e si rende partecipe del sottile e intelligente gioco con il quale la consumata maestria dell'"ultimo degli scrittori felici" (Barthes) lo induce a passare velocemente dall'arbitrio narrativo alla meditazione filosofica. Introduzione di Giuseppe Galasso.