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La Divina Commedia di Alfonso d'Aragona Re di Napoli.
L’opera è accompagnata da due volumi di commentario a cura di Milvia Bollati, con contributi di Luca Azzetta,Milvia Bollati,Peter Kidd,Marco Petoletti e GennaroToscano. Un volume di saggi, pp.204 pagine con 95 illustrazioni a colori. Un volume di schede con 140 pagine con 112 illustrazioni a colori.
Ms. Yates Thompson 36, British Library ,London. Modena, Franco Cosimo Panini Editore
2006,
1 vol.+ 2 di commentario.
cm.26x37,
pp.396 con miniature a colori oro.
Tiratura 750 copie numerate e certificate. Esemplare 716. Collana La Biblioteca Impossibile.
Gelosamente custodito presso la British Library di Londra, questo eccezionale manoscritto della Divina Commedia è riccamente decorato con oltre 100 splendide miniature e con iniziali istoriate poste in apertura di ogni cantica.
Il codice fu realizzato in Toscana, intorno alla metà del XV secolo, per conto di un illustre committente, il re di Napoli Alfonso d'Aragona, detto il Magnanimo. Mecenate illuminato ed egli stesso sensibile umanista, il sovrano fece di Napoli un vivace centro artistico e culturale. Il sontuoso corredo di miniature della Divina Commedia è opera di due diverse mani, anche se l'incarico di decorare le tre cantiche venne probabilmente conferito a un unico artista identificato con il senese Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta. Il pittore toscano decorò tutti i capolettera e le scene dell'Inferno e del Purgatorio, alle quali attese fra il 1442 e il 1450. La decorazione del Paradiso si deve invece a un altro senese, Giovanni Di Paolo, artista immerso in una trasognata dimensione spirituale che nelle sue miniature si traduce in atmosfere fiabesche e irreali accomunate da tre costanti: la struttura dell'universo, rappresentata dal nitore azzurrino del cielo e dalle sfere celesti, spesso sfolgoranti d'oro; la struggente bellezza dei paesaggi, ispirati alla campagna toscana a sud di Siena e talora chiaramente riconoscibili; e la presenza unificante, nella maggior parte delle miniature, delle figure appaiate di Dante e Beatrice. Alla straordinaria suggestione delle miniature del codice, si aggiunge la ricchezza degli elementi in oro che decorano finemente la cornice di ogni scena. L'elegantissima calligrafia del testo, scritto su una colonna e impreziosito dai capolettera, è perfettamente leggibile: peculiarità questa che permette di unire all'incanto delle illustrazioni il piacere della lettura in versi.
Usato, molto buono
Note: Esemplare in stato eccellente. Piccole porzioni del dorso in pergamena del cofanetto presentano un distacco dal cartone sottostante .