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#11060 Filologia

Scritti di Pietro Aretino nel Codice Marciano It. XI 66 (=6730).

Autore:
Curatore: A cura di Danilo Romei.
Editore: Franco Cesati Editore.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Filologia e Ordinatori, II.
Dettagli: cm.17x24, pp.194,(2), br., cop.fig. [copia allo stato di nuovo] Coll. Filologia e Ordinatori, II.

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A cura di Angelo Romano. Introduzione di Giovanni Aquilecchia. Milano, Rizzoli 1989, cm.11x18, pp.400, brossura coeprtina figurata a colori. Collana Classici della Bur , 703.

EAN: 9788817167031
EUR 7.00
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Premessa di Paolo Procaccioli. A cura di Giuseppe Crimi. Roma, Salerno Ed. 2023, cm.16x24,5, pp.590, legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta. Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino,VIII. Sebbene Pietro Aretino abbia affrontato generi letterari differenti nel corso della propria esistenza, opere "erotiche" come i Sonetti lussuriosi (1525), il Ragionamento (1534) e il Dialogo (1536) hanno costituito a lungo gli scritti più rappresentativi, complici le parole dei detrattori, una tradizione storiografica miope e una oggettiva fortuna editoriale di questi famigerati testi. Imitato già in vita, Aretino aveva raggiunto uno stile che rappresentava un modello, anche per la produzione licenziosa, come suggeriscono gli scritti di alcuni suoi "protetti". La messa all'Indice ha contribuito ad alimentare la sua fama di autore scandaloso: soprattutto dopo la morte dello scrittore, furono realizzate opere di natura erotica, in prosa e in versi, spesso clandestine e talvolta di fattura modesta, che correvano sotto il suo nome. In Francia il termine Arétin, tra il XVII e XVIII secolo, designò perfino un genere letterario, naturalmente legato alla pornografia. Quello del Flagello de' principi è senz'altro un unicum nella nostra letteratura: nessun autore può vantare un numero così elevato di opere attribuite nel corso dei secoli. Nel volume, oltre a essere illustrati alcuni punti nodali di questo singolare caso letterario, sono pubblicate criticamente La tariffa delle puttane di Vinegia, il Ragionamento del Zoppino, il Dialogo intitulato la Cortigiana (meglio conosciuto come il Dialogo di Maddalena e Giulia o La puttana errante) e i Dubbi amorosi: si tratta delle quattro opere più fortunate e significative assegnate – infondatamente – ad Aretino, che, nell'arco di meno di un secolo, consacrano il suo nome come quello dello scrittore erotico per eccellenza. Opere che, tradotte, riprodotte e imitate, in maniera straordinaria e inaspettata apriranno la strada alla produzione licenziosa e libertina del Seicento e del Settecento, in Italia e in Europa. Premessa di Paolo Procaccioli.

EAN: 9788869736667
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A cura di Slvatore De Carlo. De Carlo 1945 cm.14,5x19,5, pp.158, brossura. Coll.I Libri Proibiti. Volume 5.
Note: mende alla copertina.
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A cura di Elise Boillet. Premessa di Giulio Ferroni. Roma, Salerno Editrice 2017, cm.16x24, pp.734, legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta. Edizione Nazionale delle Opere di Pietro Aretino. Nel 1551-1552 Pietro Aretino pubblicò a Venezia la riedizione delle sue opere religiose in due volumi dedicati a papa Giulio III, nella speranza di ottenere il cappello cardinalizio. Il primo volume raccoglieva il gruppo delle parafrasi bibliche - inizialmente costituito da "La Passione di Gesù Cristo" (giugno 1534), "I Sette Salmi della penitenza" di David (novembre 1534), "L'Umanità di Cristo" (maggio 1535) e "Il Genesi con la visione di Noè" (1538) -, riorganizzandolo in "Genesi, Umanità" (con il testo della Passione) e "Salmi". Al compendio di storia vetero e neotestamentaria seguiva cosi la parafrasi della poesia penitenziale davidica in un volume che si offriva come alternativa alla lettura della Bibbia. La presente edizione, oltre alle tre opere incluse nell'aldina del 1551, propone in Appendice la Passione. Primo testo religioso dell'autore e oggetto di una profonda revisione testuale, l'opera è in effetti indispensabile alla comprensione dell'elaborazione della prosa sacra aretiniana. Le parafrasi bibliche si fondano sull'idea erasmiana della divulgazione del messaggio evangelico nel rispetto della sua "semplicità", che Antonio Brucioli aveva messo in atto nelle sue traduzioni. Di chiara derivazione erasmiana è anche la centralità della figura di Cristo e del tema della misericordia divina. L'intento edificante, al quale l'esposizione dottrinale appare sempre subordinata, si attua in una prosa che si riallaccia a una cultura religiosa insieme scritta e orale, ispirata in particolare alla predicazione e alla sacra rappresentazione. La scelta della "semplicità" non esclude l'emulazione letteraria: la poesia biblica rinnovata da Sannazaro e da Vida in latino e da Folengo in italiano. Di fronte alla spinosa questione dell'ornamento letterario del testo biblico, l'Aretino non rinuncia all"'invenzione". Mentre l'arte della narrazione serve la nuova sinossi dei Vangeli nella Passione e l'originale costruzione del percorso penitenziale davidico nei Salmi, prolungandosi nel racconto inedito della conversione di Maria Maddalena nell'Umanità e in quello della visione di Noè nel Genesi, l'invenzione stilistica verte su una complessa rete di similitudini e sulla ricerca di effetti che annunciano l'estetica barocca. Questa è la prima edizione critica delle quattro parafrasi bibliche aretiniane. Opere che, lungi dal costituire un aspetto "minore" e un momento separato nella produzione e nella carriera dell'Aretino, sono essenziali alla comprensione del percorso di un autore che ebbe un'influenza duratura sulla cultura europea.

EAN: 9788884029737
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