Pedretti,Carlo.
Leonardo Da Vinci. L'"Angelo incarnato & Salai".
Saggi di Daniel Arasse, Murat Aydemir, Luciano Bottoni, Collins Bradley, Giuseppe Fornari, André Green, Dawson Kiang e altri. Campi Bisenzio, C.B. Cartei & Bianchi Ediz.
2009,
cm.24x28,
pp.416, num.ill.a col.,
legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata a colori.
L’'"Angelo Incarnato" di Leonardo fu esposto per la prima volta nella grande mostra
sui Ponti di Leonardo organizzata dalla Svezia a celebrazione del suo ingresso nella
Comunità Europea nel 1993 e 1994. La spiegazione del ponte da parte di Sigmund
Freud nel 1932 ne giustificava la presenza nel contesto di quella mostra addirittura
come punto focale accanto alla Dama con l’ermellino. Come tale gli fu dato spazio
perfino nelle prime pagine della stampa quotidiana. E poiché nella singolare immagine
di blasfema nudità veniva spontaneo riconoscere le sembianze del demoniaco Salai
- il bellissimo giovanetto oggetto delle presunte attenzioni di ordine omosessuale di
Leonardo -, un’altra novità della mostra svedese fu l’immagine opposta dello stesso
personaggio, cioè il “Salai vestito” in una tavoletta di proprietà della Fondazione Alos
e che Janie Anderson avrebbe messo in rapporto con un dipinto di Leonardo presente
nelle favolose raccolte del cardinale Grimani a Venezia nel 1528.
Il dipinto dell’Alos Foundation meglio di ogni altro si presenta come eloquente
commento visivo alle acute e profetiche considerazioni che il Freud ebbe a fare nel
suo celebre saggio sull’infanzia di Leonardo del 1910. L’indole e l’aspetto del giovane
Salai venivano da lui esposte solo visualizzandone lo sguardo, quindi senza considerare
i disegni dei quali si sarebbe occupato Emil Möller nel 1928, e senza, naturalmente,
conoscere l’ “Angelo incarnato”, vestito com’è appena da un velo che, ben lontano dal
coprirlo, ne esalta il membro virile in turgida erezione.
EAN:
9788895686110