Opere. Vol.II:ifigenia in Tauride, Tasso, Elegie, Epistole, Epigrammi veneziani, Nausica, La volpe Renardo, Viaggio in Italia, Campagna di Francia del 1792, Viaggi nella Svizzera.

Satiro. Frammenti drammatici. Saggi in prosa. A cura di L.Mazzucchetti. Firenze, Sansoni 1990, cm.13,5x21, pp.XXIV-1340, legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Le Betulle.

A cura di V.Santoli, con un saggio intr.di T.Mann. Firenze, Sansoni 1988, cm.14x22, pp.XXXVI-1412, legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Le Querce.

A cura di Lavinia Mazzucchetti. Firenze, Sansoni Ed. 1990, cm.13,5x21, pp.1133, legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Le Betulle.

A cura di Claus Riessner. Con un contributo di Vanda Perretta su "Ludwig Pollak: uno Swann romano". Roma, Ediz.dell'Ateneo & Bizzarri 1978, cm.14,5x21,5, pp.XXVIII,140, 28 tavv.di facsimili ft. legatura ed. Coll.Testi e Materiali,1.

Prefazione di G.Ansaldo. Firenze, La Nuova Italia 1937, cm.14x22, pp.190, brossura Biblioteca di Cultura.

Ouvrage illustré de plus de 130 gravures sur bois, entièrement inédits. Paris, A. Lévy Editeur s.d. (ca. 1880), cm.18,5x28,3, pp.(8),310,(2), rilegatura coeva in mz.pelle, titoli e filetti in oro al dorso, piatti in carta francese. (modeste abrasioni alla pelle del dorso e piccoli d'uso ai labbri dei piatti ma copia ben tenuta.)

Milano, Feltrinelli 2015, cm.14x22, pp.256, brossura cop.fig.a col. Coll.I Narratori. Stefano Benni sfida il racconto di genere e apre la porta dell'orrore. Lo fa con ironia, lo fa attingendo al grottesco, lo fa tuffandosi nel comico, lo fa tastando l'angoscia, lo fa, in omaggio ai suoi maestri, rammentandoci di cosa è fatta la paura. E finisce con il consegnarci una galleria di memorabili mostri. E allora ecco gli adolescenti senza prospettiva o speranza, ecco il Wenge, una creatura misteriosa che semina panico e morte, ecco il plutocrate russo che vuole sbarazzarsi di un albero secolare, ecco una Madonna che invece di piangere ride, dolcemente sfrontata, ecco il manager che vuole ridimensionare un museo egizio sfidando una mummia vendicativa. Stefano Benni scende negli anfratti del Male per mettere disordine e promettere il brivido più cupo e la risata liberatoria. E in entrambi i casi per accendere l'immaginazione intorno ai mostri che sono i nostri falsi amici, i nostri veleni, le nostre menzogne.

Traduz.di Marisa Caramella. Torino, Einaudi Ed. 2001, cm.14x22, pp.102, brossura copertina figurata a colori.