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Lo sposalizio del Mare e altri saggi su San Piero a Grado.

Autore:
Editore: Ediz.ETS.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Muse Pisane,8.
Dettagli: cm.14x22, pp.78, con figg.bn.nt. brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Muse Pisane,8.

Abstract: Lo Sposalizio del Mare era un rito civico che si ripeteva annualmente nei pressi di San Piero a Grado a celebrazione dei fasti della repubblica marinara, stranamente dimenticato nelle cronache e nelle storie, ma evocato qualche secolo dopo nel diario d’un viaggiatore d’eccezione – Michel de Montaigne – ed ora riscoperto nelle accorate quartine d’un tenue verseggiatore quattrocentista. Una cappella dedicata a santa Petronilla, eretta nel 1463 nella veneranda basilica, è la prima architettura rinascimentale pisana. Un antico culto della fecondità legato ad una colonna che un tempo segnava la via di Portopisano che si protrae fino ai giorni nostri.

EAN: 9788846709967
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Torino, Einaudi Ed. 2014, cm.11,5x19, pp.126, brossura con bandelle. Coll.Super ET. Possono esistere felicità trascurabili? Come chiamare quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi nel buio? Sei in coda al supermercato in attesa del tuo turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Quando all'improvviso la realtà intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora capisci di averne appena incontrato uno. I momenti di trascurabile felicità funzionano così: possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato. Per farti scoprire, ad esempio, quant'è preziosa quella manciata di giorni d'agosto in cui tutti vanno in vacanza e tu rimani da solo in città. Quale interesse morboso ti spinge a chiuderti a chiave nei bagni delle case in cui non sei mai stato e curiosare su tutti i prodotti che usano. A metà strada tra "Mi ricordo" di Perec e le implacabili leggi di Murphy, Francesco Piccolo mette a nudo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze con le quali tutti noi dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento dopo momento, si finisce col venire travolti da un'ondata di divertimento, intelligenza e stupore. L'autore raccoglie, cataloga e fa sue le mille epifanie che sbocciano a ogni angolo di strada. Perché solo riducendo a spicchi la realtà si riesce ad afferrare per la coda il senso profondo della vita.

EAN: 9788806219659
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Pisa, Pacini 2019, cm.14x22, pp.270, brossura copertina figurata a colori. Coll.Strumenti di Filologia e Critica,27. L'opera di Milo De Angelis (Milano, 1951) è uno dei pochissimi punti sicuri sulla mappa, sempre cangiante e sottoposta a continui riassestamenti, della poesia italiana contemporanea. Difficilmente incasellabile in categorie che pure ne colgono aspetti di rilievo, quali "neo-romantica" o "neo-orfica", la poesia deangelisiana si è imposta fin dagli anni '70 come un'esperienza decisiva e polarizzante, capace di porsi alla testa di un rinnovato fronte lirico in lotta contro gli sperimentalismi estenuati della neoavanguardia e contro le ipoteche politicizzanti della critica di stampo marxista. Questo lavoro è dedicato proprio all'esordio di Milo De Angelis, e mira, partendo dallo studio della particolarissima sintassi del suo primo libro, Somiglianze (Mondadori 1976), a una comprensione profonda di una poesia tanto importante quanto ancora oggi considerata oscura, inafferrabile, renitente ai tentativi di inquadramento mediante gli strumenti della critica letteraria.

EAN: 9788869955662
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Nel volume: "Lettere inedite di G.B. Bodoni ad Angelo Fabbroni" di Vittorio Cian; "Un capolavoro pisano a Trapani" di Leopoldo Baroni; "La Tipografia in Pisa dal sec. XV alla metà del sec. XIX" di Ugo Morini; "Solidarietà in arte" di Giuseppe Sonnino; "Ricordo dei primi passi" di Sabatino Lopez; "Inutil fronda." di F. Tagliagambe Buoncristiani; "Due lettere inedite di Caterina Franceschi Ferrucci a Felice Le Monnier" di Arnaldo Bonaventura; "Giosue' Carducci e un editore - tipografo livornese" di Pietro Vigo; "Sulla statua di Cosimo I de' Medici in Pisa" di Dario Simoni; "Un libraio e un tipografo nel secolo XVI in Pisa" di Alfredo Segrè; "Lorenzo Torrentino e la sua dimora in Pescia" di Carlo Fedeli; "Il Camposanto di Pisa nell'ora del tramonto" di Gino Del Guasta; "I caratteri mobili" di Roberto Papini; "Una visita di Filippo V al Granduca di Toscana in Livorno (1702)" di Torello Del Chicca; "Nicola Pisano" di Gherardo Ghirardini; "L'incendio del duomo di Pisa" di I.B. Supino; "L'inventario delle biblioteche monastiche di San Vito e Gorgona" di Aristo Manghi; "Alcune lettere di Aurelio De' Giorgi Bertola" di Mario Pelaez; "L'ironia socratica di Galileo" di Alessandro Paoli; "Un saggio di caratteri tipografici del Cinquecento" di G.L. Passerini; "Un viaggio strano" di Achille Pellizzari (in merito a Niccolò Paganini); "Notizie sul palazzo dell'Orologio in Piazza dei Cavalieri" di Augusto Bellini Pietri; "Un episodio del dominio spirituale degli Arcivescovi di Pisa su la Sardegna" di Domenico Santoro; "Il campanile di Pisa" di Nello Toscanelli. Ulteriori scritti di Ramiro Torrini, Emilio Teza, Ranieri Simonelli, Guido Mazzoni. Edizione fuori commercio, priva di giustificazione della tiratura, su carta Rossi di Schio. In Pisa, da Emilio Pacini nella stamperia del Mariotti 1907, cm.24,5x33, pp.306, brossura.
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Padova, Editrice Antenore 2011, cm.14,5x22, pp.XIII,263, brossura a fogli chiusi. Copertina figurata a colori. Coll.Miscellanea Erudita,LXXIX. Intonso. Dalle "rime sparse" al canzoniere amoroso, uno studio sulla lingua lirica del Tasso negli anni della reclusione. Negli anni di reclusione ferrarese a Sant'Anna, Torquato Tasso lavora assiduamente, come mai in altre stagioni della sua vita, al progetto di sistemare in maniera organica parte della sua sparsa produzione di rime. Il presente studio offre un'analisi linguistica e stilistica a largo raggio del frutto più notevole di questa rielaborazione, il canzoniere amoroso raccolto nel manoscritto autografo Chigiano L VIII 302, dove Tasso viene trascegliendo e correggendo componimenti editi seriandoli con altri scritti per l'occasione. Dall'indagine si ricava un quadro della lingua lirica tassiana tanto nelle sue costanti formali quanto nelle varianti, d'ordine specialmente sintattico e metrico, cui è sottoposta negli anni della maturità.

EAN: 9788884556615
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