Chi furono gli Accademici della Crusca che prepararono la Divina Commedia del 1595?

Firenze, Olschki 1989, cm.23x31,5, pp.226, 83 tavv.ft. legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col. Ist.Naz.di Studi Etruschi ed Italici.Monumenti Etruschi.

A cura di Carla Corsi Miraglia. Firenze, Mandragora Editrice 2005, cm.24x28, pp.194, numerose figure a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori con bandelle. Qual'è il segreto di un bel giardino? «Non basta piantare qualche albero dove capita», così come «una collezione di piante non è un giardino». Ce lo insegna fin dai suoi esordi Pietro Porcinai, architetto-giardiniere attento al minimo dettaglio: dai giardini pubblici alle "invenzioni" paesaggistiche e ai restauri che confermano le sue capacità di landscape gardener, le sue creazioni sono salutate dai committenti come veri e propri "paradisi terrestri". Riccamente illustrato e introdotto da Carla Corsi (Soprintendenza BAP-PSAE di Arezzo), il volume prende in esame i progetti ideati o realizzati da Pietro Porcinai nell'Aretino, avvalendosi di un'analisi puntuale e inedita della documentazione ad oggi disponibile - in particolare del materiale conservato presso l'Archivio Porcinai e l'Archivio della Soprintendenza di Arezzo, che nell'occasione ha curato il restauro delle tavole progettuali - e riservando un'attenzione particolare al primo periodo dell'attività del paesaggista e al suo impegno nella pubblicistica. L'appendice dal titolo "Le piante per i giardini dell'Aretino" introduce un elenco ragionato delle essenze utilizzate o proposte nel territorio in esame. L'opera si conclude con una sezione di scritti inediti o difficilmente reperibili di Porcinai e una bibliografia specifica aggiornata. Indice del volume 1. Esordi aretini 2. Formazione e professione 3. Gli anni quaranta e la tutela del paesaggio 4. La committenza per un progetto "globale" 5. Tra architettura e natura Le piante per i giardini dell'Aretino I progetti nel territorio aretino Documenti Bibliografia.

Milano, Sugarco Ediz. 1989, cm.12x19,5, pp.142, brossura cop.fig. Coll.Tasco,140.

Ediz.integrale, bilingue. Milano, Editrice Airone 1967, cm.24x34, pp.399, num.ill.a col.nt. legatura ed.in imitlin, titoli e fregi in oro al piatto ant.e dorso.

1985. Contiene:Famiglie di Genova antiche e moderne,estinte e viventi,nobili e popolari-Stemmi di Famiglie Nobili Italiane. A cura di A.Cella, G.Guelfi Camajani. Genova, Edit.Europea di Araldica 1985, cm.22,5x33, pp.100, brossura

Traduz.di Giovanni Fattorini. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1974, cm.16x21,5, pp.370,(2), 5 cartine in bn.nt., legatura ed.cartonata, sopraccop.fig. [buon esemplare.] Coll.Le Scie.

Prefaz.di Jimmy Ghione. Firenze, Vallecchi Ed. 2006, cm.14x21, pp.112, brossura cop.fig.a col. Wanna Marchi e il tapiro di sale è un libro ironico al punto giusto, ben documentato e, ritengo, utile alla prevenzione delle teletruffe di matrice magico-esoterica. Con l'augurio che in futuro il sale venga usato... solo per cucinare, ricordandovi che il motto di. "Striscia" è: capire, non inquisire". (Dalla prefazione di Jimmy Ghione)

Napoli, Niccola Vanspandoch-Tipografia di Giuseppe Colavita 1841-1845, 2 voll. in un tomo cm.16,5x23, pp. (2)-320-331-(1) rilegatura in mezza pelle coeva, tagli spruzzati Allegoria della favola in antiporta, testo su due colonne.