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Percorsi dell'incredulità. Religione, amore, natura nel primo Tasso.

Autore:
Editore: Salerno Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Studi e Saggi,32.
Dettagli: cm.15,5x22,5, pp.254, brossura sopracop.figurata Coll.Studi e Saggi,32.

Abstract: Il volume indaga gli aspetti "eretici" del pensiero tassiano, ovvero quelle componenti di incredulità filosofica che il poeta coltivò durante la sua prima formazione e che denunciò all'Inquisitore di Ferrara nel 1577. L'eternità del mondo, la mortalità dell'anima individuale, le religioni rivelate come strumento politico, l'amore come chiave di accesso a una concezione panteistica dell'universo: questi, in sintesi, gli elementi di eterodossia che affiorano nei Dialoghi e nelle lettere tassiane. Il volume affronta di seguito, come materia strettamente correlata, la grande poesia dell'Aminta, testo paradigmatico degli aspetti piú aperti e spregiudicati del pensiero di Tasso, nonché la sua peculiare fortuna in epoca libertina.

EAN: 9788884024220
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A cura di Riccardo Buscagli e Gino Tellini. Fiesole, Società Editrice Fiorentina 2016, cm.14x21,5, pp.XL,378, brossura copertina figurata a colori. Biblioteca Palazzeschi,15. Centro Studi Aldo Palazzeschi. "Già nel 1985, nel momento in cui, con il compiersi dei suoi settant'anni, Lanfranco Caretti lasciava l'insegnamento universitario per andare - come allora si diceva, e le norme prevedevano - "fuori ruolo", gli allievi allestirono una miscellanea in onore del Maestro: ne uscirono i due imponenti tomi dal titolo Studi di filologia e critica offerti dagli allievi a Lanfranco Caretti, di complessive 952 pagine, un'impresa (senza Tabula gratulatoria, per espressa e categorica volontà del festeggiato) resa possibile dalla devota generosità del direttore della Salerno Editrice, Enrico Malato. L'opera fu presentata all'Accademia Fiorentina della Colombaria, mercoledì 16 aprile 1986, insieme con il numero speciale della rivista «Filologia e Critica» (Omaggio a Lanfranco Caretti, x, fascicoli I-III, maggio-dicembre 1985, pp. 552), anch'esso dedicato - doverosamente, si direbbe - al "trovatore" geniale del binomio poi divenuto il titolo stesso della rivista. In quella data, presentatori d'eccezione furono Eugenio Garin, Giuliano Innamorati, Giorgio Luti, Claudio Varese: ebbe ben ragione Caretti, nella sua cordiale replica, a definirsi «un uomo fortunato», attorniato com'era nella sua robusta e sempreverde terza età da tanta dovizia di colleghi-amici, e da una corona nutrita di allievi, allora nel primo rigoglio della loro piena assunzione di responsabilità accademiche."

EAN: 9788860323835
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#117018 Esoterismo
Verona, L'Albero Ed. 1943, cm.15,5x21,5, pp.217, brossura Collana di Studi metafisici.
Usato, accettabile
Note: Alcune sottolineature a penna nel testo.
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Roma, Salerno 2020, cm.15x21, pp.364, brossura copertina figurata a colori. Coll.Sestante,46. Mario Luzi (1914-2005) è stato uno dei maggiori poeti del nostro Novecento: con la sua poesia ha attraversato l’intero secolo, affermandosi come autore centrale nel canone italiano ed europeo. La monografia di Daniele Piccini affronta in modo integrale tutti gli ambiti della creazione letteraria del grande poeta. Dopo un ampio resoconto sulla vicenda umana e intellettuale di Luzi, il libro mette a fuoco ciascuna delle sue opere poetiche, interrogandole con metodo rigoroso e insieme con vivace capacità di lettura, in un continuo dialogo con le voci della critica. Si traccia cosí una storia che dal singolare e rarefatto esordio in versi degli anni Trenta (La barca) porta alla rivoluzione espressiva di Nel magma (1963) e ai libri dell’ultima stagione, immersi nel grande codice del vivente: si pensi a titoli come Per il battesimo dei nostri frammenti (1985), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), fino a Dottrina dell’estremo principiante, l’ultima opera pubblicata in vita dal poeta (2004). Piccini esamina puntualmente anche il teatro, le prose e la saggistica di Luzi, permettendo cosí al lettore di accedere in modo organico a una produzione tanto ricca quanto profondamente interconnessa. Se il teatro, a partire da Ipazia (1972), sviluppa premesse e scoperte della scrittura poetica, la saggistica si rivela un territorio densissimo di riflessioni, oltre che sugli autori studiati, anche sul proprio fare poesia. Il libro si propone quindi come un contributo importante non soltanto per la ricezione di Luzi, ma anche nel quadro degli studi sulla poesia novecentesca. In questa direzione vanno i rimandi ad altri autori della sua generazione, come Caproni e Sereni, e i riferimenti a quei poeti-critici – da Fortini a Pasolini – che lo hanno letto e commentato a caldo: nel “fuoco della controversia”, per usare un’espressione a lui cara.

EAN: 9788869734663
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