Kamasutra.

Prefaz.Di Icilio Vecchiotti. Introduz.Di K.M.Panikkar. Roma, Ubaldini Astrolabio Ed. 1963, cm.15,5x21,5, pp.220, legatura ed.cop.fig.sorac.trasparente in acetato. Coll.Civiltà dell'Oriente.

Paris, Au Cercle di Livre Précieux 1962, cm.12,5x20, pp.XXVI,290,(8), 16 tavv. in nero ft. applicate, leg. ed. in tutta tela color panna, impressioni a secco ai piatti, titoli e fregi in oro al dorso, sopraccoperta trasparente in acetato.

Torino, Edizioni Polaris 1993, cm.16x24, pp.156, numerose tavole a colori ft. brossura copertina figurata a colori. Coll.Manuali Pratici.

Traduzione di Richard Burton. Roma, Astrolabio Ed 1963, cm.12x17, pp.202, brossura

Prefaz.di Giovanni Jervis. Traduz.di Riccardo Luccio, Milano, Feltrinelli Ed. 1980, cm.12,5x20,5, pp.205, brossura, Coll.Medicina e Potere,4.

Milano, Rizzoli 2016, cm.16x23,5, pp.180, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Scala italiani. [volume nuovo] È la primavera di un anno terribile, il 1917, quando Maria Rosa Radice a poco più di vent'anni lascia gli agi della sua casa a Napoli. Scappa da sua madre, dal salotto aristocratico che fino ad allora è stato il suo unico, soffocante orizzonte. La destinazione è la sola possibile per una donna non sposata e in fuga: il fronte. L'impatto della guerra è brutale. In un piccolo ospedale sul Carso cura centinaia di feriti, li vede soffrire e morire. Ma c'è una luce nelle sue giornate, una scintilla di cui si accorge poco a poco. È la sua silenziosa compagna di stanza Eugenia Alferro, una provinciale del Nord che sogna di diventare medico. Giorno dopo giorno, le insegna a sopravvivere in corsia e a superare la paura. La guerra regala alle due ragazze una libertà altrimenti impossibile. Così, nel tempo, avvertono una passione inattesa crescere tra loro e a mezza voce, la notte, si dichiarano l'amore. Non sanno se il futuro permetterà loro di rimanere vicine, entrambe però sentono di essere cambiate. Ora sono pronte a lottare per restare se stesse. In un romanzo vibrante, Elisabetta Rasy racconta la guerra dalla prospettiva misconosciuta delle donne al fronte. Ritraendo un'intimità limpida ma circondata dalle tenebre, ci mostra come l'amore non abbia mai avuto confini, perché i sentimenti esplodono sempre senza chiederci il permesso.

Firenze, Sala Strozzi, 26-31 gennaio 1998. Firenze, Università degli Studi di Firenze 1998, cm.17x24, pp.125, brossura.

Contents: 1. Identifiable books from the pre-Conquest library of Malmesbury Abbey Rodney Thomson 2. Milred of Worcester's collection of Latin epigrams and its continental counterparts Patrick Sims-Williams 3. The prefix un- and the metrical grammar of Beowulf Calvin B. Kendall 4. Hrothgar's 'sermon' in Beowulf as parental wisdom Elaine Tuttle Hansen 5. Lexical evidence for the authorship of the prose psalms in the Paris Psalter Janet M. Bately 6. Byrhtferth of Ramsey and the early sections of the Historia Regum attributed to Symeon of Durham Michael Lapidge 7. Byrhtferth's Enchiridion and the computus in Oxford, St John's College Peter S. Baker 8. Princeps Merciorum gentis: the family, career and connections of Ælfhere, ealdorman of Mercia 956–83 A. Williams 9. The laws of Cnut and the history of Anglo-Saxon royal promises Pauline Stafford 10. Sprouston, Roxburghshire: an Anglo-Saxon settlement discovered by air reconnaissance J. K. S. St Joseph 11. Histories and surveys of Old English literature: a chronological review Daniel G. Calder 12. Bibliography for 1980 Carl T. Berkhout, Martin Biddle, T. J. Brown, Peter A. Clayton, C. R. E. Coutts and Simon Keynes Index to volumes 6–10. Cambridge University Press 1982, cm.15x23, pp.326, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata. Among topics covered in this volume, two important authorship questions are settled; the discovery of a major Northumbrian settlement is reported; the conceptions of Old English literature which have prevailed during the last three hundred years are paraded for critical inspection and substantial contributions are made to our knowledge of subjects as diverse as a monastic library of the first rank, eighth-century Latin poetic activity, metrical technique and literary convention in our greatest surviving vernacular poem; the family basis of political power in the tenth century; late Anglo-Saxon legal concepts; and scientific exposition in the early eleventh century. The usual comprehensive bibliography of the previous year's publications in all branches of Anglo-Saxon studies rounds off the book (with a separate section onomastic section). There is also an index to volumes 6 – 10, complementing the index found in volume 5.