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La race humaine de la préhistoire à la civilisation gréco-romaine.

Autore:
Curatore: Traduction de B. de Zélicourt.
Editore: Payot.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14x23, pp.349, 58 figg.e cartine in bn.nt., brossura, cop.fig. Buon esempl. Collection Bibliothèque Scientifique.

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Traduction française par M.Chevalier. Paris, Payot 1948, cm.14x23, pp.331, 38 figg.in bn.nt., brossura, cop.fig. Piccola menda alla base del dorso ma buon esempl. Collection Bibliothèque Scientifique. Première édition. Tirage limité à 3000 exemplaires.
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Prato, Aurora Boreale 2023, cm.15x21,5, pp.124, illustrazioni. brossura copertina figurata a colori. William Dean Howells (March 1, 1837 - May 11, 1920) was an American novelist, short story writer, literary critic, magazine editor, and mentor who wrote for various magazines, including theAtlantic Monthly and the Harper's Magazine. He played an essential role in shaping the American literary sensibility of the nineteenth and twentieth centuries, particularly the shift toward naturalism and realism. Howells' Criticism and Fiction, published in 1891, is a closely argued manifesto for American realism. «Bad criticism is mischievous enough, and I think that much if not most current criticism as practised among the English and Americans is bad, is falsely principled, and is conditioned in evil. It is falsely principled because it is unprincipled, or without principles; and it is conditioned in evil because it is almost wholly anonymous. At the best its opinions are not conclusions from certain easily verifiable principles, but are effects from the worship of certain models».

EAN: 9791255041313
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Torino Einaudi 2015, cm.14x21, pp.291, brossura copertina figurata a colori. Coll.PBE Arte, 11. Questa storia dell'arte del primo Novecento intende evitare la convenzionale sequenza di "ismi", cronologie, autori e opere celebri alla quale siamo spesso abituati. Deponendo le categorie abituali, l'autrice articola l'esplorazione intorno ad alcune questioni critiche che illuminano da punti di vista differenti uno dei periodi più straordinari dell'intera storia dell'arte occidentale. Muovendosi tra le polarità dialettiche costituite da un lato da avanguardia e tradizione, dall'altro da propaganda e impegno, il saggio attraversa problemi di carattere formale e di tenore ideologico, fra i condizionamenti del mercato e della politica. Al centro, discute i problemi propriamente linguistici posti dalla pittura, dalla scultura e dall'irruzione della realtà oggettuale nel dominio dell'arte, introducendo ai luoghi, concreti o metaforici, in cui gli artisti lavorarono: città, atelier, laboratori, palcoscenici. Il volume non pretende di esaurire la vicenda dell'arte del periodo: sacrifica alcuni nomi, su altri insiste di continuo; privilegia certi movimenti artistici, lasciandone altri in ombra. Attorno ai casi prescelti prova però a intessere un discorso plurale in cui le definizioni e le valutazioni critiche, all'interno di nuovi contesti e nel confronto reciproco, possono rimodellarsi e perfino capovolgersi.

EAN: 9788806220327
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