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Saul Bellow.

Autore:
Editore: Macmillan.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13,7x21,5, pp.IX,140, brossura, cop.fig.a col. Buon esempl. Macmillan Modern Novelists Series.

EAN: 9780333516973
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London, Macmillan 1995, cm.13,7x21,5, pp.X,163, brossura, cop.fig.a col. Buon esempl. Macmillan Modern Novelists Series.

EAN: 9780333522622
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Rome, Ecole Française de Rome, Palais Farnèse 1994, cm.16x25, pp.667, 4 planches h.t. et 6 cartes dans le t., legatura ed.cartonata, cop.fig.a col. Bibliothèque des Ecoles Françaises d'Athènes et de Rome, 1ère Série, Fasc.284.

EAN: 9782728303090
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#188592 Filosofia
Pisa, Ediz.ETS 2005, cm.14x22, pp.184, brossura cop.fig.a col. Coll.Philosophica (15). A partire da un confronto con l’estetica, la riflessione politica e la filosofia del Novecento – da Wölfflin a Worringer, da Benjamin e Schmitt a Canetti e Foucault, da Bergson e Merleau-Ponty a Simondon e Deleuze – si tenta una prima approssimazione teoretica al concetto di informale e se ne verifica la tenuta nei campi dell’arte e della politica. Esiste, infatti, un’affinità fondamentale tra opera d’arte e atto politico. Ma essa può venire intesa in modi addirittura opposti: come affinità nella costruzione di un tutto ben organizzato (la bella rappresentazione, il buon ordinamento statuale), oppure nell’affermazione di molteplicità non organiche. L’informale (che solo dal punto di vista di una filosofia e di una politica della forma si ha interesse a non distinguere dall’informe) presenta una concettualità rigorosa e autonoma rispetto a quella della forma organica: mentre questa si definisce in base al principio di rappresentazione, la cui logica consiste nell’esibizione di un luogo privilegiato a partire dal quale il molteplice viene ordinato, l’insieme informale si definisce come molteplicità aperta e continua, come luogo comune di relazioni qualunque.

EAN: 9788846711670
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#192928 Arte Musei
Introduz.di Philip Hendy. Fotografie di David Harris. Milano, Silvana Editoriale d'Arte 1968, pp.286, numerose ill.in bn.e tavv.a col.nt., legatura ed.in tutta tela marrone, impress.in oro al piatto ant.e titoli in oro al dorso, sopraccop.fig.a col. [copia in buono stato]
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Prefazione di Luigi Santucci. Bologna, FirenzeLibri Editore 1991, cm.14x21, pp.213, 8 tavole fuori testo. brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Viaggi in Italia,9. Ristampa dell'edizione di Milano, Fin de Siècle 1890-1900. 1946. Pochi sanno che Raffaele Calzini, il forse troppo dimenticato autore di Segantini o il romanzo della montagna, scrisse pagine molto belle sulla Milano (e dintorni) della sua infanzia cioè la Milano di fine Ottocento. Sul filo della memoria, il Cal-zini fa rivivere, in queste pagine, da noi ora ristampate, la Milano appunto di fine Ottocento, in tutti i suoi aspetti. Le donne, innanzitutto. Di tutti i ceti sociali. Dalle nobili e aristocratiche, alcune delle quali, non certo le più giovani, potevano ricor-dare, sia pur vagamente, di aver visto Stendhal in qualche salotto, a quelle della piccola e media borghesia che sempre più avanzavano sul teatro cittadino, a quelle dei ceti più umili che venivano dal contado in città "per servire". A queste ultime il Calzini dedica una pagina commovente, in cui polemica e poesia armoniosa-mente s'intrecciano. Dopo le donne gli uomini. Generalmente attivi ed intrapren-denti ma con qualche ingenua mania. Per esempio di essere iscritti a qualche pre-stigioso circolo. Dopo le donne e gli uomini, le case o, meglio, gli interni delle ca-se descritti dal Calzini con amorosa. precisione. Dopo le case vengono i cibi che in queste si consumavano con particolare riguardo, evidentemente, a quelli tipi-camente milanesi. Anche la vita culturale non è certo dimenticata, in special modo quella legata al teatro. In proposito vi è, nel libro, un finissimo ritratto-ricordo di Edoardo Ferravilla, il famoso attore comico. Un altro bel ricordo-ritratto è dedica-to a Monsignor Ratti, allora Prefetto dell'Ambrosiana e divenuto poi Papa. Sem-pre in ambito religioso, oltre alla vivace descrizione delle feste tradizionali, vi è, nel libro, un singolare ricordo dedicato al Cardinale Ferrari, visitato dal Calzini assai giovane, proprio quando egli era sul letto di morte. Aprono il volume alcune intense pagine dedicate a Milano subito dopo i terribili bombardamenti del 15 a-gosto 1943. Il libro ha una limpida e cordiale prefazione di Luigi Santucci, lo scrittore forse più milanese della letteratura italiana d'oggi.

EAN: 9788876224171
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