Il problema dell'unicità giapponese. Nitobe Inazô e Okakura Kakuzô.

Pisa, Ediz.ETS 1999, cm.17x24, pp.218, brossura con bandelle, Coll.Studi del Dip.della Politica dell'Univ.di Pisa,8.

Venezia, Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 1996, cm.17x24, pp.500, 80 tavv.in bn.e a col.ft., brossura, cop.fig.a col.con bandelle. Stato di nuovo. Coll.Memorie,65.

Twenty two great jazz standards from the 1950s, arranged for piano, voice and guitar. London, Wise Publications, 1996, cm.23x30,5, pp.80, brossura cop.fig.a col.

Photographies de Georgette Chadourne. Paris, Librairie Plon 1948, cm.19x24, pp.(8),242,(6), 12 tavole fotografiche in bn. nel testo , brossura, cop.fig. copertina posteriore macchiata e con segno di piega all'angolo sup.; firma coeva di appartenenza alla III bianca ma nel complesso copia in discreto stato. Ediz.di 3100 esempl. numerati il nostro reca il n.150.

Palermo, Sellerio Editore 2002, cm.12x16,5, pp.298, brossura sopracop.fig. a col. Coll.La Memoria,540. Franco Enna è lo scrittore che forse ha provincializzato il giallo italiano. Savinio e lo stesso Calvino avevano dato una sentenza definitiva: il paesaggio domestico non è adatto a fare da scenario a un poliziesco. Cannarozzo, alias Enna, senza osare ancora presentarsi con un nome così poco in tono con le atmosfere del thriller, osava invece tra i primi, negli anni Cinquanta, tuffare il delitto, il torbido e l'intrigo nelle nostre pigre e crepuscolari province, magari le più folcloristiche, come Marsala e Pantelleria. E creava un genere che Alberto Tedeschi battezzò "giallo d'arte", intendendo con ciò quello che oggi chiameremmo giallo realistico.