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#197191 Arte Pittura

Courbet.

Autore:
Editore: Editions du Dimanche.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.24,5x31, pp.n.n.(154), 7 tavv. a col e numerose ill. e tavv.in bn.nt., brossura, sopraccop.in carta velina. (lacuna di alcuni cm. all'angolo sup. della sopraccop. ma buon esemplare.) Collection "Les Demi-Dieux". Edition limitée à 500 exempl. numérotés (n. exempl. n.220.)

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#124257 Arte Pittura
A cura di Llano-Florez e Anna Marsan. Parigi, Editions du Dimanche 1951, cm.24x31, pp.18,num.tavv.a col.e bn.ft.alcune a p.pagg. brossura sopracop.in velina. Coll.Les Demi-Dieux.Ed.di 500 copie. Lievi mende alla sopracop.
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Traduzione di Claudina Fumagalli. Milano, Medusa Edizioni 2019, cm.12x15, pp.170, una tavola bn. brossura con bandelle. Collana Le Api,56. Il 26 marzo 1863 un reggimento della Legione era sbarcato a Vera Cruz, in Messico. Un mese dopo, il 30 aprile, presso il villaggio di Camarón de Tejeda, i legionari, comandati dal capitano Jean Danjou, vennero attaccati e decimati dai nativi messicani guidati dal colonnello Francisco de Paula Milàn. Quella data e il luogo, Camerone, rappresentano il vero mito di fondazione della Legione straniera francese. Ogni anno a Aubagne, nell'entroterra della Costa Azzurra, dove ha sede il comando generale dei legionari e dove avvengono ancora oggi gli arruolamenti, si celebra quella data "sacrificale" e un simulacro in legno che raffigura la mano del capitano Danjou viene mostrato come una reliquia che fonda nel sangue la gloria dell'arma. Molto controversa è la storia della Legione fin dalla sua nascita nel 1831 per decreto di Luigi Filippo; ai quattro angoli del pianeta ha versato sangue proprio e dei suoi nemici, senza risparmiarsi crudeltà e gesti eroici. È un corpo speciale che raduna i "dannati della terra": delusi dalle rivoluzioni, gente in fuga dalla giustizia e altri alla ricerca di un lavoro per vivere in modo non troppo diverso dai mercenari. Uomini che non hanno origini comuni e valori patriottici da difendere, ai quali si attaglia molto bene il "vincere o morire". Ma è il loro riconoscersi come corpo e la mistica della guerra a mantenerli uniti e fedeli l'uno all'altro. Sono, a ben vedere, una espressione militare, forse la più singolare in Europa, dell'epoca coloniale. In questo breve saggio "storico" del 1933 uno dei più intriganti scrittori francesi, Pierre Mac Orlan, "avventuriero" della parola, ce ne restituisce un'immagine ancora "romantica", senza nascondersi i lati meno edificanti della Legione.

EAN: 9788876984556
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Con un saggio di Guido Ceronetti e una postfazione di Francis Lacassin. Milano, Adelphi 2012, cm.14x21, pp.143, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. Fabula,245. "Una donna disposta a sfruttare se stessa, anima e corpo, senza restrizioni, senza scrupoli morali e senza misticismo, è una forza della natura paragonabile all'elettricità, della quale si dominano i capricci senza mai penetrarne il mistero originario": per quanto cinica possa sembrare, è questa la "morale" che l'autore stesso, giunto quasi all'epilogo del suo libro, trae dalle storie che ha narrato. Perché dei cinque personaggi che incontriamo nella prima, memorabile scena - il giovane squattrinato che aspetta un'avventura da "acchiappare al volo", il disertore dell'esercito coloniale, il pittore tedesco che intuisce la presenza della morte nei luoghi che dipinge, l'inquietante macellaio - l'unica a cavarsela e a diventare "potente", e forse anche l'unica a sopravvivere, sarà la donna: la prostituta Nelly. Alla fine dell'interminabile notte trascorsa al Lapin Agile (celebre cabaret di Montmartre), dove sono stati costretti ad affrontare a colpi di pistola una banda di malviventi acquattati nel buio, i quattro uomini si avvieranno infatti verso un destino variamente funesto - mentre Nelly andrà incontro alla vita da "conquistatrice". Quando la ritroveremo, nel 1919, sarà diventata "la divinità della strada, ma di una strada arricchita dalle folli prodigalità di tutti gli scampati al massacro". "Sono tutti morti per la mia salute fisica e morale" penserà. E ad alta voce aggiungerà: "Naturalmente!".

EAN: 9788845926709
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Traduzione e cura di Laura Madella. Milano, Medusa Edizioni 2018, cm.12x15, pp.120, brossura con bandelle. Collana Le Api,41. «La Parigi anni Venti - scrive Laura Madella nella prefazione a questi tre scritti sui "peccati capitali" - ha peccati per tutti, borghesi e bohémiens, ma non tutti i peccati sono uguali e non tutti gli uomini sono uguali davanti al peccato. Mac Orlan, Salmon e Jacob questo lo vedono bene, assisi a scrivere nella posizione privilegiata di un giudice di sedia, solo meno esposti. Perché bohémien non si nasce se non per inclinazione, e poveri invece sempre senza; e una volta raggiunta la notorietà il bohémien-intellettuale entra nella cerchia delle conoscenze più o meno occasionali di qualche potenziale danaroso sponsor, di varia estrazione, non esclusa la borghesia (purché sia alta); lì uniforma il necessario, dress code, galateo e conversazione, ma l'acume critico rimane ben desto - in qualche misura serve anche a preservargli una distinzione di personalità, giacché raramente il danaroso sponsor se lo coltiva per avere un doppione di se stesso. (...) I tre peccati di questi racconti insegnano soprattutto questo al lettore contemporaneo: un oggetto, sia pure di sommo pregio, sia pure made in Italy, non può essere in quanto tale fonte di piacere o di peccato, di invidia o di gola. Tutto sta in una rete di storie e di simboli che gli si costruisce attorno, e una civiltà che tende pericolosamente a percepirsi senza storia sarà ben presto incapace persino di dannarsi cercando la bellezza».

EAN: 9788876984228
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#57532 Archeologia
Traduzione di Orazio Paoletti. Milano, Rusconi 1998, cm.15x21, pp.272, 321 ill.in bn.nt., brossura, copertina figurata a colori. Collana Movimenti d'Arte e Monografie. Rusconi Arte.

EAN: 9788818910230
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Milano, Ultra Ed. 1944, cm.15,5x24, pp.68, 12 tavv.bn.ft. brossura cop.fig. Coll.Biblioteca Universale della Conoscenza,1.
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Freiburg, Schillinger 1981, cm.32x33, pp.208 di tavole a col.nt. legatura ed.soprac.fig.a col. in cofanetto.

EAN: 9783921340684
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#178545 Archeologia
Traduzione di M.Castracane. Milano, Jaca Book 2007, cm.24,5x30,5, pp.223, 132 ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. La pittura allegorica compare nelle decorazioni interne delle case romane alla fine degli anni Ottanta del I secolo a.C. Scompare una quarantina d'anni più tardi con la generazione che ne aveva creato la moda, durante gli sconvolgimenti politici seguiti all'assassinio di Cesare alle Idi di Marzo del 44 a.C. Le sontuose composizioni, che rappresentano architetture in parte immaginarie e prive di qualsiasi presenza umana, sono state devotamente preservate dai successivi proprietari delle dimore, a causa probabilmente della condizione sociale di coloro che le avevano commissionate, fino a che l'eruzione del Vesuvio le ha a sua volta conservate permettendo di ammirarle. Si indaga qui questa moda decorativa, dalla sua probabile nascita sul Palatino, nella casa di uno dei capi della fazione conservatrice dell'aristocrazia senatoria, fino alla sua fase conclusiva nelle ville della ricca zona residenziale del golfo di Napoli. Il significato di queste pitture è analizzato in dettaglio, con un tentativo di ritrovare lo sguardo dei proprietari che le fecero eseguire. Si tratta di ricostruire in tutti i suoi aspetti sia la memoria di questi personaggi che le loro abitudini di percezione visiva. Tra il gruppo di giovani aristocratici decisi a resistere alle azioni dei populares e coloro che erano andati a cercare presso i filosofi di Atene le ragioni per credere nel loro destino, spicca la grande figura di Cicerone, che possedeva una residenza nel territorio di Pompei.

EAN: 9788816603868
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