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Pisa e il suo santo patrono.

Autore:
Editore: Giardini Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.17x24, pp.51, 4 tavv.bn.ft. brossura Biblioteca di Studi Religiosi,14. Intonso.

EAN: 9788842710134
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Pisa, Giardini Ed. 1989, cm.17x24,5, pp.211, brossura Bibl.di Studi Religiosi. Intonso.

EAN: 9788842711711
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Pisa, Ediz.ETS 1989, cm.14x21, pp.200, alcune figg.bn.nt. brossura

EAN: 9788877414700
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#307515 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 8. Pisa, ETS 2012, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Antonio Antony de Witt, coltissimo portavoce del dibattito europeo relativo agli scambi tra Oriente e Occidente, in un articolo del 1936, dal titolo Italia e Cina nell’arte, si soffermava sulle note indagini berensoniane riguardo all'orientalismo di certi trecenteschi e quattrocenteschi toscani, in particolare senesi, concludendo: «Quel che conta (...) è il poter riconoscere un'affinità d'elevata natura spirituale tra certe posizioni dell'intendimento artistico senese e l'altro di alcuni popoli d'Oriente, una spiccata raffinatezza in entrambi di facoltà diciamo trascendentali e una congrua dotazione di mezzi acconci a tradurle nella rappresentazione artistica». Ed è proprio de Witt che elencava le prerogative comuni tanto ai Senesi quanto agli artisti dell'Estremo Oriente, quali «il disegno immaginativo» e «una coloritura tutt'altro che grassa e corposa, sibbene piatta», fino a citare certe dichiarazioni di Emilio Cecchi riguardo all’affinità del cromatismo di Pietro Lorenzetti con le lacche cinesi. Il tema dell'oriente, scelto come tema monografico di questo numero della rivista, trova quindi un suo fondamento in un programma di rivisitazione critica di un fenomeno figurativo nelle sue tangenze con la cultura artistica del Novecento italiano e segnatamente toscano. Un collezionista di libri aveva ingaggiato lo scrittore americano Henry Miller affinchè scrivesse in cambio di cento dollari al mese racconti erotici; l'autore del Tropico del Capricorno aveva accettato, ma poi aveva passato la commissione alla sua amica Anaïs. "Così - racconta la Nin - incominciai a scrivere ironicamente, divenendo così improbabile, bizzarra ed esagerata, che pensai che il vecchio si sarebbe accorto che stavo facendo una caricatura della sessualità. Ma non ci fu nessuna protesta". Il ricco collezionista, ricevuti i primi testi, raccomandò meno poesia e più dettagli specifici sul sesso. La Nin rispose a tale invito con una lettera che illumina ancora oggi sulle modalità con cui affrontare i temi dell'erotismo: "Il sesso - scrive Anaïs - perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un'ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di qualunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all'emozione, all'appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l'intensità (...). Questo è quel che conferisce al sesso la sua struttura sorprendente, le sue trasformazioni sottili, i suoi elementi afrodisiaci. Lei sta rimpicciolendo il mondo delle sue sensazioni". E ancora: "Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all'estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino. Quanto perde con questo periscopio sulla punta del pisello, quando invece potrebbe godersi un harem di meraviglie tutte diverse e mai ripetute!". E come la giovane modista di Parigi, quella Matilde descritta in un racconto della Nin, anche la modella della copertina di questo numero si guarda allo specchio in un sottile gioco erotico dove compiacimento e provocazione si mescolano indissolubilmente. Tra l'altro la nostra scrittrice affermava giustamente che scrivere di sesso era diventata una strada verso la santità invece che verso la dissolutezza e, se vogliamo, la pittura di Vittorio Corcos, mirabilmente analizzata nel saggio di Francesca Cagianelli, non indica proprio questo cammino?

EAN: 9788846732477
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Republiés avec la collaboration de P.M.De Contenson, Enrica Follieri et Peter Schreiner. Roma, Ediz.di Storia e Letteratura 1978, cm.17x25, pp.XIX,456, brossura intonso. Coll.Storia e Letteratura. Raccolta di Studi e Testi,145.

EAN: 9788884988911
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Bari, Dedalo Ed. 1988, cm.15x21,5, pp.418, ill.bn.nt. legatura editoriale , con sopraccoperta figurata a colori Coll.Storia e Civiltà,23.

EAN: 9788822005236
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Firenze, Vallecchi Ed. 2007, cm.12x16, pp.63, legatura cartonata ad anelli, cop.fig.a col. Coll.I Quaderni del Mangiar Sano. Strano ortaggio la melanzana, con quel suo nome che non si capisce bene da dove provenga. Gli arabi la chiamavano "badinjan", e a partire dalI'VIII secolo ne hanno sparso i semi in tutto il bacino del Mediterraneo. In epoca medievale dalla Sicilia la fecero entrare in Italia, dove a lungo è stata ritenuta la causa di tremende malattie: si diceva infatti che la "mela insana" rendesse malinconici e lussuriosi, e che consumarla facesse addirittura venire la peste o diventare folli. Rivalutata oggi sul piano nutrizionale, la melanzana sta riscuotendo un enorme successo gastronomico. Grazie al suo scarso apporto calorico e ai molti metodi di cottura cui si presta risulta perfetta per le esigenze dietetiche della vita moderna e permette di scatenare la fantasia ai fornelli.

EAN: 9788884271938
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#186021 Firenze
Padova, Gallo antiquario 2007, cm.21,5x30,5, pp.87, num.illbn.e col.ft. legatura editoriale in tutta tela, figurata a colori applicata al piatto anteriore , titoli in oro al dorso e al piatto. Pubblicato dalla Galleria Antiquaria Gallo in occasione della XXV Biennale d'Arte di Firenze, racchiude opere del Seicento e Settecento fiorentino. La maggior parte dei dipinti, qui esposti per la prima volta, sono scoperte che contribuiscono alla conoscenza e alla definizione di una scuola originale ed esclusiva che sta finalmente riscuotendo il successo che merita. Published by the Galleria Antiquaria Gallo on the occasion of the 25th Florence Biennale, it contains works from the 17th and 18th centuries in Florence. Most of the paintings, exhibited here for the first time, are discoveries that contribute to the knowledge and definition of an original and exclusive school that is finally enjoying the success it deserves.
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