Della vita di Giuseppe Mazzini.

Ristampa anastatica di 1450 esemplari sull'ediz.Milano,Treves,1887. Saggio introduttivo alla ristampa di Franco della Peruta: Garibaldi: Leggenda e azione. Palermo, Epos Società Editrice 1982, 2 voll. cm.23x31, pp.XII,843 complessive, num.riproduz.litografiche di Edoardo Matania. legature editoriali in imitlin,titoli in oro ai dorsi. Coll.Grande Biblioteca Storica.

Prefazione di Pietro Finelli. Scicli, Ediz. Storia e Studi Sociali 2015, cm.14x21, pp.208, brossura copertina figurata. Coll.Questioni Storiche. "La miseria in Napoli", opera di denuncia e di studio tra le più significative dell'Italia postunitaria, si articola in quattro sezioni, la prima dedicata alle condizioni di vita degli strati più bassi della popolazione napoletana, la seconda alla descrizione del funzionamento, assai precario, delle opere pie e degli istituti di carità, la terza e la quarta infine dedicate ai possibili rimedi, agli esperimenti filantropici già in atto e al confronto con le esperienze straniere e in particolare con quelle inglesi. Nel descrivere le realtà più problematiche di Napoli, Jessie White Mario rifugge dalla tentazione di una narrazione coloristica, proponendo invece un testo modellato secondo i canoni dell'inchiesta sociale e giornalistica, già sperimentata da Villari e, sulla sua scorta, da

Milano, Sonzogno s.d. (primo '900), cm.23,5x31,5, pp.XII,495,(1), 62 incis.in bn.ft., rilegatura in mezza tela.

Opera illustrata con ritratti e composizioni d' insigni artisti. Milano, Sonzogno 1891, cm.23,5x31.5, pp.495,(1), 62 incis.in bn.ft., rilegatura in mezza pelle, titoli in oro al dorso. Edizione economica.

Bergamo, Ist.Ital.d'Arti Grafiche 1965, cm.26,5x29, pp.102, 60 tavv.a col.applic. legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.Scrigno.

Prefaz.di Michele Mari. Premio Strega 1988. Torino, UTET Fondazione Maria e Goffredo Bellonci onlus 2006, cm.12x18, pp.XIX,192, legatura ed.in tutta tela, sopracop., in cofanetto. Collez.Premio Strega. I 100 Capolavori.

Tesi di laurea in filosofia, 7 luglio 1947. A cura di Giuseppa Saccaro Del Buffa Battisti. Premessa di Carlo Ossola. Firenze, Olschki Ed. 2017, cm 17 x 24, vi-136 pp., brossura Istituto di Studi Italiani. Università della Svizzera Italiana. Biblioteca,1. Nell’arco che va dalla Vie des formes di Focillon (1934 e 1939) al saggio di Luigi Pareyson, Estetica: teoria della formatività (1954), la tesi di Eugenio Battisti, Contributo ad una estetica della forma (1947) si situa come un ago sensibile tra riflessione e sperimentazione: quella ch’egli andava conducendo tra le arti – musica, teatro, comunicazione radiofonica – a Torino, nel momento in cui l’Italia rinata eredita dalle avanguardie del primo Novecento e dal sogno conquistato di libertà. Battisti mette in scena, scrive testi, traccia programmi, ma non dimentica l’essenziale che distingue creazione e maniera, il tocco. La tesi dunque, e il ragionato e variegato agire di Eugenio Battisti, ricostruito da Giuseppa Saccaro Del Buffa, non solo mettono a vivo nervature dimenticate, o volutamente cancellate, della vita delle arti nel dopoguerra torinese, ma rivelano un pensiero estetico ed etico di consapevole profondità: ogni imitazione, ogni variazione, ogni rottura di canone, in fondo altro non è che «desiderio di forma».

Introduzione di Leonardo Borghese. Milano, Martello 1944, 2 volumi, cm.12x18, pp.341-282, legature editoriale con sovraccoperte figurate.