Le grandi civiltà del vicino Oriente, del Mediterraneo e dell'Africa.

Preface du Jean Daniel Forest. Paris. Hatier 1994, cm.23x32, pp.64, Coll.Atlas de l'Histoire de L'Homme. [ottimo esemplare]

Language:Spanish. Prefacio de Cinzia Bearzot. Cartograqfia Alessandro Bartolozzi, Roberto Simoni, Chiara Pignaris. Barcelona, VOX Bibliograf 1995, cm.23x32, pp.64, Coll.Atlas de la Historia del Hombre. [mint copy]

Preface du Ives Coppens. Intr. par Fiorenzo Facchini. Paris. Hatier 1994, cm.23x32, pp.64, Coll.Atlas de l'Histoire de L'Homme. [ottimo esemplare]

Language:Spanish. Prefacio de Julien Ries. Cartografia Alessandro Bartolozzi, Roberto Simoni. Barcelona, VOX Bibliograf 1994, cm.23x32, pp.64, Coll.Atlas de la Historia del Hombre.

Piacenza, La Cultura 1961, 3 voll. in cofanetto. cm.17,5x25, pp.333,349,314, 21 tavv.a col.ft. legatura ed.

Roma, Carocci Ed. 1998. cm.17x24, pp.204, brossura Archivio Sardo del Movimento Operaio Contadino e Autonomistico, 50.

Disponiamo: vol.I,II,III,(1949,50,51)pp.ca.400,leg.in un tomo. voll.IV,V,VI,(1952-53,54)pp.ca.750,leg.in un tomo. vol.VII-VIII,(1955-56)pp.ca.400. vol.IX,(1957)pp.ca.450. vol.X,(1958)pp.ca.500. vol.XI,(1959)pp.500,XIV. vol.XII,(1960)pp.587,XII. vol.XIII,(1961)pp.568,XIII. vol.XIV,(1962)pp.484,XI. vol.XV,(1963)pp.540,XIII. vol.XVI,(1964)pp.475,XIII. vol.XVII,(1965)pp.509,XIII. vol.XVIII,(1966)pp.547,XII. vol.XIX,(1967)pp.615,XIII. vol.XX,(1968)pp.616,XVII. vol.XXI,(1969)pp.437,XII. vol.XXII,(1970)pp.507,XVII. vol.XXIII,(1971)pp.352,XVI. vol.XXIV,(1972)pp.374,XVI. Pisa, a cura dell'Amministrazione, legatura in tutta tela rossa con tassello in pelle al dorso con titoli in oro. Ciascun vol.

Pistoia, Gli Ori 2002, cm.24x30, pp.155, illustrazioni a colori. legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori. Testo Italiano, Inglese e Tedesco. "Ecco i miei gioielli" disse Cornelia Gracco, consacrata all'educazione dei figli, mostrando i suoi piccoli a una matrona che ostentava le sue pietre preziose. Con lo stesso tono che riassume dedizione e vita Giampaolo Babetto potrebbe dire "ecco i miei figli". Il lavoro di Babetto è infatti scevro da ogni tentazione di appariscenza e di frivolo ottenimento di consenso e contiene tutti i segni di una costruzione paziente e vera, la stessa appunto che un genitore dedica alle proprie creature. Il suo lavoro, seppur nella particolarità del piccolo formato, si colloca a pieno diritto fra i lavori d'arte fugando fin dalla prima analisi ogni possibilità di essere interpretato come ornamento o sofisticato artigianato.