CARRELLO vai al carrello
Libri
Totale
SPESE DI SPEDIZIONE GRATIS
PER IMPORTI SUPERIORI A
35 € IN ITALIA
70 € IN EUROPAlimiti e condizioni

Liriche e Prose.

Autore:
Curatore: A cura di Vincenzo Errante.
Editore: Sansoni Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13x21, pp.XX,957, legatura ed.in tutta tela.

CondizioniUsato, buono
Note: copertina scolorita.
EUR 15.00
2 copie
Aggiungi al Carrello

Vedi anche...

Traduz. di Vincenzo Errante. Milano, Edizioni Alpes 1929, cm.14x19,5, pp.(10),388,(2), un ritratto fotogr. di R.M.R. all'antiporta, brossura, copertina rimboccata. Coll. Opere di R.M. Rilke, 2.
Da collezione, molto buono
EUR 15.00
Ultima copia
Traduz.e cura di Franco Rella. Testo originale a fronte. Milano, Feltrinelli Ed. 2008, cm.12,5x19,5, pp.176, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Classici. Universale Economica,2025. Cosa può fare ancora, dopo di Voi, un poeta? Un maestro (Goethe, ad esempio) lo si può superare, ma superare Voi - significa (significherebbe) oltrepassare la Poesia. Così scriveva Marina Cvetaeva a Rilke, identificando in lui la poesia stessa, il poeta assoluto e insuperabile della nostra epoca. Eppure questa poesia altissima ha essa stessa un vertice: "I sonetti a Orfeo". I sonetti, come le "Elegie" dello stesso Rilke, come i grandi testi di Eliot e di Montale, non sono un mero momento epifanico. Sono un vero e proprio racconto: tessono la trama degli eventi, dell'intreccio apparentemente incomprensibile delle cose, proponendo un'immagine visibile di quel logos, di quella ragione dei contrari e della differenza, che ci presenta il mondo nella sua ultima verità. Infatti Orfeo, il dio del canto, è il dio che canta questo nostro mondo: il mutare delle cose e degli uomini che abitano presso di esse.

EAN: 9788807820250
Usato, buono
EUR 8.00
-25%
EUR 6.00
Ultima copia
Traduzione di Vincenzo Errante. Introduzione di Fabrizia Ramondino. Milano, TEA 1988, cm.10,5x17,5, pp.242, brossura cop.fig.

EAN: 9788878190337
Usato, molto buono
EUR 7.00
Ultima copia
Traduzione di Christian Kolbe. Massa, Edizioni Clandestine 2016, cm.12,5x19, pp.188, brossura copertina figurata a colori. Coll.Highlander. Nelle "Storie del Buon Dio" (1900), opera decisamente singolare rispetto alla produzione di Rilke, sono raccolti tredici racconti, "narrati ai grandi perché li ripetano ai bambini" - come sottolineò lo stesso poeta - tutti incentrati su Dio, che viene continuamente cercato e, laddove nascosto, atteso con rinnovata speranza. Il Dio menzionato da Rilke non ha nulla a che fare con quello della religione cristiana, al contrario, si mostra tascabile quanto un ditale, al punto da suscitare l'impressione che "qualunque oggetto possa impersonarlo, basta soltanto dirglielo". Ed è un Dio distratto, che lascia le creature sfuggire al suo controllo e talvolta si arrabbia, mettendosi a discutere con un angelo; un Dio che crea, con poca razionalità e molta poesia e che si intenerisce al pianto di una bimba. Ma da questi racconti, intrisi di realismo e fantasia, non è solo Dio a emergere, bensì l'uomo, con i suoi valori e le sue pecche, le inquietudini e l'infinita creatività. Tredici storie parzialmente ispirate da racconti popolari russi: "Melodie - scrisse Rilke - che nessuno, né cosacco né contadino, ha potuto ascoltare senza piangere, eppure permeate da un fine umorismo".

EAN: 9788865966365
Nuovo
EUR 7.50
-13%
EUR 6.50
Disponibile

Visualizzati di recente...

A cura di Vittorio Cian. Premessa di Alessanro Gnocchi. Nota al testo e indici a cura di Giulia Raboni. Milano, Ediz.Sylvestre Bonnard 2007, cm.14x21, pp.146, brossura con bandelle,cop.fig. Coll.Il banco dei Rari. Un'edizione che fece epoca poiché rivelava per la prima volta un tratto ignoto di colui che la critica italiana aveva assunto a campione del petrarchismo: con questi strambotti, infatti, il colto cardinale protagonista del Rinascimento italiano, adottava proprio quelle forme poetiche aborrite, secondo la tradizione critica, dai petrarchisti. Vittorio Cian nel 1888 aveva già alle spalle un discreto numero di pubblicazioni su Pietro Bembo. La sua tesi di laurea, discussa con Arturo Graf, era diventata nel 1885 un volume pubblicato a Torino da Loescher, editore del GSLI (Un decennio della vita di Pietro Bembo,1521-1531). Nel 1887, il GSLI ospitava un ampio saggio sui rapporti tra Pietro Bembo e Isabella d'Este Gonzaga. In quest'ultimo lavoro,chiosando una lettera di Bembo a Isabella d'Este in cui il giovane poeta accennava a «dieci sonetti e due stramotti alquanto usciti da la loro regola», Cian notava che «perfino il Bembo, il massimo e più ortodosso rappresentante,nella lirica del sec. XVI, della tradizione aristocratica e petrarchesca, cedette talora all'indirizzo della poesia popolareggiante, rappresentata specialmente dagli strambottisti e ancora sopravvivente nelle corti italiane all'aprirsi del 500». Con questo semplice accenno, Cian faceva di colpo invecchiare irrimediabilmente l'articolo con cui Arturo Graf pochi anni prima aveva tentato di impostare il problema del rapporto tra Petrarchismo e antipetrarchismo nel Cinquecento. La divisione un po' manichea tra petrarchisti e antipetrarchisti del Graf subisce subito una dura smentita: proprio il maestro dei primi si è esercitato in generi metrici tipici del campo avverso.

EAN: 9788889609163
Nuovo
EUR 35.00
-50%
EUR 17.50
Disponibile