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Un nome da torero.

Autore:
Curatore: Traduz.di Ilide Carmignani.
Editore: Guanda Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Narratori della Fenice.
Dettagli: cm.13x20,5 pp.170, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Narratori della Fenice.

Abstract: Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949. È cresciuto a Valparaiso, in Cile, assieme al nonno paterno, un anarchico andaluso fuggito in Sud America, e uno zio. I suoi genitori erano in fuga perché suo padre era stato denunciato dal nonno paterno per motivi politici. Il nonno e lo zio glia hanno trasmesso l’amore per il romanzo d’avventura. Da piccolo Luis Sepúlveda leggeva i libri di Salgari, Conrad e Melville. A scuola iniziò a scrivere racconti per il giornalino scolastico e all’età di quindici anni si iscrisse a gioventù comunista. Due anni più tardi iniziò a lavorare per radio e quotidiani. Nel 1969 con il suo primo libro di racconti “Cronacas de Pedro Nadie”, vinse il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio di 5 anni per studiare all’Università di Mosca. La sua esperienza nell’Unione Sovietica durò solo pochi mesi, in quanto venne espulso a causa di contatti con alcuni dissidenti. Tornato in Cile, lasciò la casa paterna e venne espulso da gioventù comunista. Trasferitosi in Bolivia, fu membro dell’ Eiército de Liberaciòn Nacional. Dopo un periodo trascorso in Bolivia, torna in Cile e consegue il diploma come regista teatrale. Iscrittosi al partito socialista, diventa anche guardia personale del Presidente Salvador Allende. Con il colpo di Stato di Augusto Pinochet, Luis Sepúlveda venne arrestato e torturato e venne liberato sette mesi dopo grazie alle pressioni di Amnesty International. Una volta libero, riprese riprese ad esprimere le sue idee politiche attraverso il teatro. Incarcerato nuovamente, fu condannato all’ergastolo, ma poi, sempre grazie ad Amnesty International, la pena fu commutata in esilio. Tra il 1977 e il 1978 viaggiò molto per il Sud America, fu in Brasile, Ecuador, Uruguay e Paraguay. Visse per sette mesi a contatto con gli indios Shuar. Nel 1979 si unì alle Brigate Internazionali Simon Bolivar che combattevano in Nicaragua. Dopo la vittoria, ricominciò a lavorare come giornalista e in seguito si trasferì in Europa. Dopo un periodo trascorso ad Amburgo, si spostò in Francia dove prese la cittadinanza. Dal 1982 al 1987 si imbarcò su una nave di Greenpeace e dal 1989 potè tornare in Cile. Il suo primo romanzo è dello stesso anno, e si intitola “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Dopo il successo, ha pubblicati altri numerosi romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra cui “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996). Luis Sepúlveda dal 1996 vive a Gijon, in Spagna.

EAN: 9788877467690
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Traduz.di Ilide Carmignani. Milano, Feltrinelli Ed. 1995, cm.14x22, pp.104, brossura Coll.Traveller.

EAN: 9788871081212
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Traduzione di Ilide Carmignani. Milano, La Repubblica su licenza Guanda Ed. 2004, cm.15x21, pp.176, brossura cop.fig.a col. Coll. Le Strade del Giallo,31. Berlino, seconda guerra mondiale: una collezione di antiche e preziosissime monete d'oro scompare dai forzieri della Gestapo. Cinquant'anni dopo, in una Berlino ormai liberata dal Muro, un ex guerrigliero cileno dal passato complicato, e che porta il nome di un famoso torero, Belmonte, viene incaricato da una compagnia di assicurazioni di ritrovare il tesoro della Collezione della Mezzaluna Errante. Ma c'è anche qualcun altro interessato a quelle monete: in quella stessa Berlino un ufficiale dei servizi segreti della Germania Est riceve lo stesso incarico. Comincia così per l'ignaro Belmonte un duro inseguimento che dall'Europa lo porterà fino alla Terra del Fuoco.
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Traduz.di Ilide Carmignani. Milano, Guanda Ed. 1999, cm.14x22, pp.128, brossura Coll.Le Fenici Tascabili,7. Il diario di viaggio di Sepúlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: riflessioni, racconti, leggende e incontri che s'intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l'avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita. Il vecchio Eznaola, che naviga senza sosta per i canali cercando un vascello fantasma; i gauchos che ogni anno organizzano il "campionato di bugie" della Patagonia; l'aviatore Palacios e lo scienziato Kucimavic; Bruce Chatwin, Butch Cassidy e Sundance Kid... una serie di personaggi eccezionali sullo sfondo di un eccezionale paesaggio.

EAN: 9788877469830
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Traduzione di Ilide Carmignani. Roma, CDE su licenza Ugo Guanda 1999, cm.13,5x20,5, pp.136, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949. È cresciuto a Valparaiso, in Cile, assieme al nonno paterno, un anarchico andaluso fuggito in Sud America, e uno zio. I suoi genitori erano in fuga perché suo padre era stato denunciato dal nonno paterno per motivi politici. Il nonno e lo zio glia hanno trasmesso l’amore per il romanzo d’avventura. Da piccolo Luis Sepúlveda leggeva i libri di Salgari, Conrad e Melville. A scuola iniziò a scrivere racconti per il giornalino scolastico e all’età di quindici anni si iscrisse a gioventù comunista. Due anni più tardi iniziò a lavorare per radio e quotidiani. Nel 1969 con il suo primo libro di racconti “Cronacas de Pedro Nadie”, vinse il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio di 5 anni per studiare all’Università di Mosca. La sua esperienza nell’Unione Sovietica durò solo pochi mesi, in quanto venne espulso a causa di contatti con alcuni dissidenti. Tornato in Cile, lasciò la casa paterna e venne espulso da gioventù comunista. Trasferitosi in Bolivia, fu membro dell’ Eiército de Liberaciòn Nacional. Dopo un periodo trascorso in Bolivia, torna in Cile e consegue il diploma come regista teatrale. Iscrittosi al partito socialista, diventa anche guardia personale del Presidente Salvador Allende. Con il colpo di Stato di Augusto Pinochet, Luis Sepúlveda venne arrestato e torturato e venne liberato sette mesi dopo grazie alle pressioni di Amnesty International. Una volta libero, riprese riprese ad esprimere le sue idee politiche attraverso il teatro. Incarcerato nuovamente, fu condannato all’ergastolo, ma poi, sempre grazie ad Amnesty International, la pena fu commutata in esilio. Tra il 1977 e il 1978 viaggiò molto per il Sud America, fu in Brasile, Ecuador, Uruguay e Paraguay. Visse per sette mesi a contatto con gli indios Shuar. Nel 1979 si unì alle Brigate Internazionali Simon Bolivar che combattevano in Nicaragua. Dopo la vittoria, ricominciò a lavorare come giornalista e in seguito si trasferì in Europa. Dopo un periodo trascorso ad Amburgo, si spostò in Francia dove prese la cittadinanza. Dal 1982 al 1987 si imbarcò su una nave di Greenpeace e dal 1989 potè tornare in Cile. Il suo primo romanzo è dello stesso anno, e si intitola “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Dopo il successo, ha pubblicati altri numerosi romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra cui “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996). Luis Sepúlveda dal 1996 vive a Gijon, in Spagna.
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Pisa, Palazzo Reale-Chiesa di San Matteo,2/12/1990-28/2/1991. Pisa, Pacini Editore 1991, cm.21x26, pp.173, centinaia di ill.e tavv.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col.

EAN: 9788877811295
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#118904 Arte Pittura
Viareggio,Palazzo Paolina,27 luglio-20 agosto 1989. A cura di Antonella Serafini. Firenze, Electa Ed. 1989, cm.22x24, pp.71, num.tavv.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col.
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A cura di Alessandro Del Puppo, Giancarlo Pauletto, Flavio Fergonzi. Cinisello Balsamo, Silvana Ed. 2005, 3 voll. cm.23x28, pp.175,111,159, num.ill.e tavv.bn.e a col.nt. brossura con bandelle, copp.figg.a col.in cofanetto con piatti figg.a col. Il centenario della nascita dello scultore Ado Furlan (1905-1971) è stato celebrato a Pordenone, sua città natale, con un'esposizione dislocata in tre sedi che ha presentato al pubblico la sua opera e l'ha contestualizzata nell'arte friulana e italiana del suo tempo. Rileggere la personalità di Ado Furlan è diventata anche un'occasione per riflettere sui linguaggi, le tipologie e le tecniche della scultura moderna. Le tre mostre sono state accopagnate da tre diversi cataloghi raccolti in un cofanetto. Il primo, «Lo scultore e le passioni del suo tempo», curato da Flavio Fergonzi dell'Università di Udine, presenta una retrospettiva del lavoro dello scultore. Attraverso una cinquantina di opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, viene tracciata la parabola stilistica dell'artista, grazie anche al confronto con il lavoro di altri scultori, a lui affiancati per ragioni sia biografiche che stilistiche. Fra questi Eugenio Bellotto, Pericle Fazzini, Arturo Martini, Auguste Rodin, Adolfo Wildt e Francesco Messina. Il secondo volume, curato da Alessandro Del Puppo dell'Università di Udine, ha accompagnato la mostra «Scultura in Friuli Venezia Giulia. Figure del Novecento», e si propone di ricostruire la tradizione scultorea del Novecento in Friuli Venezia Giulia da Luigi De Paoli, passando per i fratelli Basaldella fino alle ricerche degli anni cinquanta, esperienze che hanno accompagnato, e spesso si sono intrecciate, con il lavoro di Ado Furlan. Il terzo volume, «Artisti e amici romani. Opere 1930-1945», curato da Giancarlo Pauletto, documenta in maniera analitica i contatti che Furlan ebbe negli anni del cruciale soggiorno romano (1938-1943) quando frequentò assiduamente importanti artisti operanti nella capitale, da Cagli a Fazzini, da Guzzi a Montanarini, esponendo insieme a loro ed elaborando uno stile particolare e sofisticatamente classicheggiante.

EAN: 9788836606238
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