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#229085 Filosofia

Le ragioni dell'ira. Potere e riconoscimento nell'antica Grecia.

Autore:
Editore: Carocci Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. Lingue e letterature Carocci.
Dettagli: cm.15x21,5, pp.148, brossura copertina figurata a colori. Coll. Lingue e letterature Carocci

Abstract: partire dalla basilare categoria umana del dolore provocato dalla deliberata violenza di chi, con la sopraffazione e l'offesa, nega valore all'identità di un altro, il libro esplora il sentimento dell'ira nell'antica Grecia proiettandolo nella sfera dei rapporti di potere tra soggetti e intendendolo, con ciò, quale passione eminentemente politica. Interpretata nella sua interazione con le nozioni di "hybris" e di "aidos", l'esperienza collerica può allora fungere da strumento ermeneutico per una rilettura delle istanze identitarie di una personalità unificata che, adirandosi, dichiara di esistere ed esige un riconoscimento morale. Prefazione di Umberto Curi.

EAN: 9788843069798
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Roma, Editrice Antenore 2006, cm.16,5x25, pp.XXII,362, brossura intonso. Coll.Medioevo e Umanesimo,111. L’esperienza estetica in Montaigne, Lomazzo e Bruno. Lo studio si pone quale punto di incontro fra tre aree autonome, ossia la filosofia, la letteratura e l’arte e propone un percorso originale nell’estetica del Rinascimento alla ricerca di speculazioni che hanno posto l’accento sul polo soggettivo dell’esperienza estetica. Al centro dell’opera c’è l’analisi di tre autore in particolare, analizzati attraverso una lettura rigorosa e attenta dei dati intertestuali: si tratta di Michel de Montaigne (1533-1592), Giovan Paolo Lomazzo (1548-1592) e Giordano Bruno (1548-1600). Ne emerge un quadro ricco e di notevole interesse, in quanto le posizioni dei tre autori, nonostante sposino la stessa linea del pluralismo, presentano delle eterogeneità notevoli nella dottrina, nel metodo e nel fine. In un’epoca in cui la riflessione sul bello e sull’arte non ha ancora trovato spazio in un’area disciplinare autonoma, ma si sviluppa invece in ambiti regolamentari diversi, lo studio degli autori presi in considerazione diviene pertanto necessario. La scoperta della funzione che nella poetica di questi scrittori ha assunto il grottesco rappresenta il più felice degli esiti d’indagine: in effetti tutti e tre hanno subito il fascino delle serie ibride e mostruose di questo “tratto” artistico molto diffuso e l’hanno assunto quale visione soggettiva dell’arte e del mondo, offrendo così agli studiosi un terreno di confronto privilegiato.

EAN: 9788884556073
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Bologna, FirenzeLibri Editore 1990, cm.15x21,5, pp.310, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Saggi,31. Questo studio è un tentativo di delineare, fin dagli anni giovanili, l'itinerario poetico e umano di Cesare Pavese (una lettura sul filo del rapporto arte-vita, poetica-esistenza). Questo nodo di arte e vita, pur così stringente e costringente, è lontano mille miglia, tuttavia, in lui, da ogni romantica, nebulosa fusione e confusione dei due termini, da formule ambigue, equivoche, del tipo "arte come vita" e "vita come arte". Un Pavese, insomma, visto al di là del mito, ingom-brante e fastidioso, che ne ha spesso pregiudicato, negli anni, una onesta e serena lettura e restituito invece ai miti della sua arte, a quell'accento dolente ed elegiaco (portato sui temi dell'infanzia, della campagna, della donna, della solitudine, del destino), che si fa spesso, nelle sue pagine, struggente poesia.

EAN: 9788876224065
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Con una conversazione di Marcello Bernardi con l'Autore. Bologna, FirenzeLibri Editore 1994, cm.15x21,5, pp.426, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Saggi,31. Con questa nuova edizione ritorna un libro considerato da tutti gli "addetti ai lavori" e non, come un classico, nel suo genere. E la sua validità fu del resto ben intuita già da Benedetto Croce, che dedicò al libro una positiva recensione quando uscì la prima edizione. La nuova edizione è stata riveduta e corretta ed ha, come prefazione, una brillante conversazione tra il professor Marcello Bernardi e l'Autore.

EAN: 9788876223815
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Contiene: C. Pulsoni, "Et imitationem non fugiet sed celabit". Per uno studio delle rime e delle serie ritmiche in Petrarca (tav. I-III); G. Papponetti, Un inedito commento di Barbato da Sulmona alla "Iantandem" del Petrarca; C.M. Monti, Redazioni anteriori di opere petrarchesche tra gli scritti di Barbato; C. Pulsoni, Il Dante di Francesco Petrarca: Vaticano lat. 3190 (tavv. IV-VII); A. Contò, Petrarca, Verona e un nuovo manoscritto di Feliciano (tav. VIII-X); M. Rodella, "Un libretino anticho nel quale si contengono li versi mandati dal Petrarcha a Madonna Laura". Il ms. Ambrosiano S.P. 44 (tav. XI-XIII); V. Grohovaz, Francesco Melchiori e Lodovico Castelvetro: frammenti di un dibattito cinquecentesco, A proposito di Rerum vulgarium fragmenta CCCLXI; J. Allenspach, Ancora sul commento ai "Trionfi" di anonimo quattrocentesco; D. Rizzi, Bibliografia petrarchesca in Russia; Gius. Billanovich, Ladri e falsari amano i libri del Petrarca. Recensioni - Segnalazioni - Libri ricevuti. Padova, Editrice Antenore 1997, cm.17x25, pp.(8),379,(1), brossura, cop.muta, sopraccoperta applicata al dorso; intonso. Pubblicaz. a cura dell'Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo.

EAN: 9788884552556
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