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Aforisti italiani del Settecento. Pensieri al crocevia della modernità .

Autore:
Editore: Società Editrice Fiorentina.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Quaderni Aldo Palazzeschi. Nuova serie.
Dettagli: cm.15,5x23,5, pp.292, brossura cop.fig.a col. Coll.Quaderni Aldo Palazzeschi. Nuova serie.

Abstract: Pensieri mondani, massime erudite, note scientifico-letterarie, precetti morali, motti, riflessioni private, elzeviri, raccontini: sono solo alcune delle varietà in cui si propone la prosa aforistica nell'età dei Lumi. Algarotti, brillante conversatore, viaggiatore inquieto, cultore delle scienze e delle arti, mette su carta le sue osservazioni quando il presagio della morte si fa più vicino, mentre Francesco Maria Canotti riprende la tradizione educativa della prosa morale. Tormentato dal rovello dell'autoanalisi, Cesare Beccaria saggia nella prosa aforistica la risolutezza dello stile giuridico. E infine il combattivo e spregiudicato Pietro Verri alterna nelle sue pensées la più squisita sensibilità della confessione autobiografica.

EAN: 9788887048803
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#312672 Religioni
Bologna Edizioni Dehoniane 1973, cm.14x21, pp.298, brossura cop.fig. Coll.La spiritualità moderna 6/1 Storia della spiritualità cristiana. Il XVI secolo, che segna l'emancipazione della cultura dalla tutela del clero, offre nel campo della spiritualità un'impressionante abbondanza di materiale scritto, favorita anche dall'invenzione della stampa. Accanto alla frattura protestante e alla reazione cattolica, la Chiesa assiste in questo periodo anche a una riforma dall'interno suscitata da un gran numero di "santi" impegnati a fare rifiorire una religiosità più autentica. Senza uscire dall'istituzione che talvolta li avversa o li frena e che costituisce il bersaglio della loro contestazione implicita, i grandi spiriti religiosi ritengono possibile un vero rinnovamento e un'autentica pratica cristiana nella Chiesa vivendo in prima persona le esigenze del vangelo. Tre di queste grandi figure segnano il "secolo d'oro" della spiritualità spagnola: Ignazio di Lojola (1491-1556), Teresa d'Avila (1515-1582) e Giovanni della Croce (1542-1591), protagonisti, assieme alle loro scuole, del volume.
Usato, molto buono
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