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Le parfum de Rome. T.I-II.

Autore:
Curatore: Préface de T(héodore) de Wyzewa.
Editore: Georges Crès et Cie.
Data di pubbl.:
Dettagli: 2 tomi di 2, cm.10,5x17, pp.(4),378,(2), una incisione all'antiporta; (4),412, una incisione all'antiporta, rilegature coeve uniformi in mz. pelle, dorsi a 4 nervi con impressioni a secco e titoli in oro. Collection Gallia, XIX.

CondizioniDa collezione, buono
Note: Abrasioni superficiali ai dorsi.
EUR 34.00
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#117839 Religioni
Avec une Etude sur l'art chrétien par E. Cartier. nD'Apres les Momuments de l'arte depuis le catacombes Jusqu' à nos jours. Paris, Firmin-Didot frères, 1875, cm.20x29, pp.572, 23 planches h.-t. dont 16 en chromolithogr 5 en héliogravure (dont 1 très grande dépliante), et 2 en photogravure, 180 gravures sur bois dans lem texte. Splendida legatura in tutta tela, con titoli e fregi in oro al dorso, taglio oro.
EUR 156.00
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Ediz.a cura della Sovr.Archivistica della Toscana. Presentaz.di A.Carmi. Premessa di P.Benigni. Firenze, Edifir per Cassa di Risparmio 1999, 3 voll.in cofanetto. cm.24x34, pp.936 compl. legature editoriali copp.figg. Ristampa anastatica del manoscritto del XVII secolo.
Usato, molto buono
EUR 45.00
Disponibile
Traduz.di Giacomo Falco. Milano, Garzanti 1954, cm.11x18,5, pp.118, brossura Piccolo guasto alla base del dorso. Coll.Serie Saper Tutto,6.
EUR 4.00
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Paris, Atlas 1999, cm.24x30, pp.272, ill.col. Relié. Notre société moderne se nourrit de mythes en tous genres, certains sont éphémères, d'autres sont destinés à entrer dans la mémoire collective. Ferrari est l'un de ces mythes, alliant l'émotion à la technologie, le prestige à la beauté et la tradition à l'innovation. Vous trouverez dans cet Atlas des Ferrari Grand Tourisme, tous les plus beaux modèles qui ont su marquer notre époque et nous faire rêver. De la sublime Testarossa à la puissante F40, en passant par la célèbre GTO, plus aucune de ces voitures n'aura de secrets pour vous.

EAN: 9782723430388
Usato, come nuovo
EUR 23.90
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#301743 Filosofia
Traduzione di Claudiana Fumagalli. Prefazione di Marcel Jouhandeau. Milano, Medusa Edizioni 2017, cm.12x15, pp.130, brossura con bandelle. Collana Le Api,30. “Nato il 10 agosto 1900 a Parigi da genitori parigini, il che gli permette di avere l’aria slava. Liceo, Sorbona, facoltà di diritto. Servizio militare fino alla fine del 1923, da qui l’impressione di vivere veramente soltanto dopo alcuni mesi. Non è stato né in Tibet, né in Groenlandia e neppure in America, ma i viaggi non fatti in superficie ha cercato di farli nel profondo. Così può vantarsi di conoscere bene certe strade e i loro alberghi di giorno e di notte. Ha orrore di tutti gli estetismi, sia che si tratti di quello di Oxford e dei pantaloni larghi, sia di quelli dei rimorsi di cinema con le loro case di traverso, quello dei negri e del jazz, delle sale da ballo e dei pianoforti, ecc. Per i romanzi futuri vorrebbe trovare personaggi così nudi, viventi come i coltelli e le forchette che rappresentavano gli uomini e le donne nelle storie destinate a rimanere inedite ma che lui raccontava quand’era bambino. Aveva iniziato le ricerche per una tesi di dottorato in lettere su “Diderot romanziere” quando, con Marcel Arland, Jacques Baron, Georges Limbour, Max Morise, Roger Vitrac, fondò una rivista, “Aventure”, che gli fece dimenticare l’ottocento e il novecento. Fu allora che conobbe Louis Aragon, André Breton, Paul Éluard, Philippe Soupault, Tristan Tzara e un giorno, davanti a un quadro di Giorgio de Chirico, ebbe la visione di un mondo nuovo. Trascurò definitivamente il vecchio granaio logico-realista, capendo che era da vigliacchi rinchiudersi in una mediocrità ragionevole e che, nei veri poeti, non trovava né giochi di parole, né giochi d'immagini, ma li amava – e fra tutti in particolare Rimbaud e Lautréamont – per il loro potere liberatorio. Ha partecipato alle prime esperienze ipnotiche da cui André Breton trasse spunti per il suo “Manifesto del Surrealismo”. Ha quindi potuto constatare di persona che il surrealismo era il meno letterario e il più disinteressato dei movimenti e, persuaso che non c'è vita morale possibile per chi non è docile a seguire le vie sotterranee o si rifiuta di riconoscere la realtà delle forze oscure, ha deciso una volta per tutte e col rischio di passare per un Don Chisciotte, un arrivista o un pazzo, di cercare, attraverso le sue azioni e gli scritti, di abbattere le barriere che limitano l'uomo e non lo sostengono” (Dall’“Autobiografia” di René Crevel). Prefazione di Marcel Jouhandeau.

EAN: 9788876983627
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-37%
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