Vecchio Abruzzo, addio!

Milano, Fratelli Treves 1919, cm.12,5x19,5, pp.172, brossura

Firenze, Sansoni Ed. 1972, cm.17,5x24, pp.247, 399 ill.e tavv.bn.interc.nt. brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Orientamenti.

Milano, Excelsior 1881, 2009, cm.18x21, pp.262, oltre 300 fra ill.e tavv.bn.e col.nt. brossura copertina figurata a colori. Coll.Limousine,7. Dal vestito, alle stoffe, agli accessori, il futurismo rinnovò radicalmente la moda e questa, altrettanto, divenne uno degli ambiti più concretamente ricettivi della "ricostruzione futurista dell'universo", che il movimento andava propugnando. In questo modo, la tuta blu da operaio frutto del genio di Thayaht o le stoffe disegnate da Balla, Crali e Depero, che ancora oggi rivediamo nei disegni di Pucci, divennero presenza del "nuovo" nella vita di tutti i giorni: una di quelle sollecitazioni assai spinte di continua emotività immaginativa, che il futurismo si proponeva di dare. Una sollecitazione che ancora oggi, nella moda, continua in arrestata.

Aus dem Italienischen übersetz von Charlotte Birnbaum. Berlin-Darmstadt-Wien, Deutsche Buch-Gemeinschaft 1961, cm.12x19,5, pp.311,(1), legatura ed. in mezza falsa pergamena, stemma in oro al piatto ant., titolo in oro al dorso.

Firenze, Università degli Studi 1997, cm.15x23, pp.102, brossura Edizione fuori commercio limitata in 500 esemplari.