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Finis Italiae. Declino e morte dell'ideologia risorgimentale. Perché gli italiani si disprezzano.

Autore:
Editore: All'Insegna del Pesce d'Oro.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. La Coda di Paglia, 28.
Dettagli: cm.12x17, pp.59,(5), brossura, cop. muta, sopraccoperta fig. applicata al dorso. Coll. La Coda di Paglia, 28.

EAN: 9788844412838
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Note: Sottolineature a lapis nel testo.
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Milano, Rizzoli 2000, cm.15x23, pp.522, 60 figg.in tavole ft. legatura ed.soprac. Una folla di personaggi, di luoghi, di eventi popola il nuovo libro di Sergio Romano. Il filo conduttore è la curiosità onnivora dell'autore, che insegue le sue tante passioni: la politica internazionale del Novecento, l'Italia vista dagli stranieri, la storia occulta dei servizi segreti, la Russia e l'America come incarnazioni di opposti caratteri nazionali. Convinzione dell'autore è che la storia, anche la più remota, è sempre storia del presente. Grazie alla sterminata cultura di Romano, alle sue doti di osservatore acutissimo, alla sua prosa limpida e brillante, il lettore ha l'impressione di veder scorrere sulla pagina l'intero Novecento.

EAN: 9788817864190
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Milano, Scheiwiller 1989, cm.12x17, pp.153, brossura Coll.Prosa. Ediz.num.di 1000 esempl.

EAN: 9788876441257
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Traduit de l'italien per Sophie Gherardi. Roma, Ecole Française de Rome 1982, cm.17x24, pp.267, 24 tavole in append. fuori testo , brossura, copertina con bandelle. Collection de l'Ecole Française de Rome,65.

EAN: 9782728300495
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MIlano, Rizzoli 2003, cm.14x23, pp.441, con illustrazioni e foto in bianco e nero. legatura editoriale, copertina rigida con sovracoperta. Gli articoli e i saggi che Sergio Roamno ha raccolto in questo libro parlano di confini. Confini fisici tra gli Stati: voluti da una grande potenza, difesi da una piccola nazione, attraversati dagli eserciti, sconvolti da una rivoluzione o ratificati dai trattati; ma anche i confini della storia, quelli che, a partire dall'11 settembre 2001, sembra siano stati all'improvviso spostati in avanti. Questi saggi raccontano le vicende ottocentesche dell'Afghanistan del Grande Gioco delle potenze mondiali, le tormentate relazioni fra russi e ceceni, la formazione del Medio Oriente attuale, l'America fra isolazionismo e interventismo, l'Europa e la difficile questione dei suoi confini.

EAN: 9788817872973
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A cura di B.Trubiani. L'Aquila, Deputaz.di Storia Patria per gli Abruzzi, Ed.Japadre 1983,1985, 2 voll. cm.17,5x25, pp.XVI,717, brossura, intonso, Coll.Documenti per la Storia d'Abruzzo,4.
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Roma, Salerno 2019, cm.13x20, pp.132, brossura copertina figurata. Coll.Aculei,35. Collana diretta da Alessandro Barbero. La fine del primo conflitto mondiale aveva lasciato in eredità al vecchio continente tensioni tra vincitori e vinti, la convinzione che i trattati di Versailles avessero tradito non solo lo spirito della «pace giusta» promessa dal presidente Wilson ma anche le aspettative di rinnovamento (o di grandezza) che avevano spinto molti europei a cercare la guerra. La pace si rivelò un fallimento anche per molti italiani, soprattutto per i giovani. La nuova Italia uscita dalla vittoria non sembrò a molti quella gloriosa potenza imperiale, ammirata e rispettata, che si aspettavano. La questione di Fiume, la città portuale, italiana di cultura, che il governo di Roma aveva omesso di chiedere tra i compensi per l'intervento del 1915 e il cui destino era appeso a pazienti discussioni con i vecchi alleati, sembrò catalizzare tutte le delusioni, le umiliazioni e le ingiustizie di un dopoguerra amaro. Su di essa finirono per convergere le frustrazioni di una generazione di giovani che si sentiva mortificata da un olocausto apparentemente inutile, oltre che le ansie e le velleità di una galassia di spiriti bizzarri e insoddisfatti (intellettuali, artisti, avventurieri di ogni risma) che la fine delle battaglie aveva lasciato senza un palcoscenico. Questo libro racconta la questione fiumana nel contesto internazionale di un'Europa in crisi, squassata da rivendicazioni nazionali e generazionali e scossa da guerre non dichiarate tra gli stati successori degli imperi dissolti dal primo conflitto mondiale. Lungi dall'essere una questione italiana (o italo-slava), Fiume fu un teatro mondiale, la messa in scena di una comunità di giovani sedotta dalle parole di cattivi maestri e convinta di poter scatenare la rivoluzione contro il vecchio ordine.

EAN: 9788869733642
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