Varlin e l'Italia con la "Lettera del pittore da Napoli".

“Tracce di un’antologia”, a cura di Rita Guerricchio. Firenze, Ediz.Pananti 1987, cm.24x26, pp.318, 78 tavv.bn.e 78 a col.nt. legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori.

Venezia, Marsilio 1990, cm.15,5x21,5, pp.208, num.tavv.bn.e a col.ft. brossura copertina figurata a colori. Coll.Saggi.

Milano, Rizzoli Ed. 1990, cm.16x24, pp.325, num.tavv.a col.ft. legatura editoriale in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso.

Milano, Bompiani 2011, cm.14,5x21, pp.308, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori.

Durante il banchetto di nozze della figlia, il dottor Bilob accoglie l'invito dell'eterea Angelica a fare una passeggiata nel bosco. La realtà si trasfigura in sogno, dilatandosi fino a svanire in una visione fantastica. Palermo, Sellerio Ed. 1994, cm.12x16,5, pp.141, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,324. Troviamo Giovanni Bilob a Roma in una torrida giornata estiva. Accompagna la figlia che sceglie l'abito di nozze; ma è distratto, e segni vaghi ma sempre più insistenti sembrano voler distoglierlo dal suo presente. Decide quindi di fare il viaggio di ritorno a Frosinone da solo, in treno, mentre i segni si precisano grazie ad un incontro. Più tardi, alla cerimonia, conoscerà Angelica, sirena del lago e punto di incontro di tradizioni e pensieri diversi. E nella notte che entrambi li avvolge, saranno incantamenti e malie, corpi di luce e animali fantastici, una terra dal respiro sconosciuto eppure finalmente familiare che Giovanni Bilob riconoscerà, di immagine in immagine, come quella del suo passato.